Alla Sala delle Capriate il convegno sulle “dipendenze patologiche e responsabilità educative”
Si ha il piacere di invitare la cittadinanza al convegno “Dipendenze Patologiche e Responsabilità Educative” che si terrà venerdi 04/12/15 alla Sala delle Capriate, si allega la locandina.
L’incontro, che sarà tenuto da professionisti impegnati, in ambito locale e non, presso i servizi sociosanitari specialistici in dipendenze patologiche, vuole essere un primo momento di avvio e approfondimento delle problematiche oggetto di discussione a cui seguiranno altri incontri di approfondimento ed ulteriori iniziative.
Si è scelto di discutere di dipendenze patologiche, analizzandone la neurofisiopatologia ed approfondendo le forme di ludopatie ed alcooldipendenze, su cui è opportuno tenere alta l’attenzione; lo necessitano, infatti, i tanti mutamenti culturali, sociali, economici che unitamente alla facilità di accesso a dette dipendenze, hanno inciso sul livello di riconoscimento e consapevolzza a favore di meccanismi, volontari o meno, di disconoscimento o comunque di passiva accettazione individuale, familiare e sociale della stessa dipendenza.
Verranno anche approfondite le responsabilità educative che ciascuno di noi per ruolo familiare, lavorativo, sociale, ha sia nelle varie forme di prevenzione delle dipendenze come nei percorsi di fronteggiamento ad esse, evidenziando come i nostri agiti possano costituire “fattori di rischio” od anche “fattori di protezione”. In tale ottica, attenzione privilegiata verrà data al ruolo che la stessa comunità ha quale possibile attuatrice di azioni collettive finalizzate a migliorare la qualità di vita e alle connessioni tra organizzazioni e le agenzie presenti divenendo “comunità competente”.
Sarà anche narrata una storia di vita quale spunto per riflettere sul ruolo che ha il riconoscimento delle proprie emozioni nelle scelte di rifugiarsi nella dipendenza e/o nel superamento della stessa.
Infine, dopo aver ascoltato l’esperienza di un Centro di Ascolto, verrà dato spazio al dibattito.
L’Assessore Dr. S. Leta
