Consorzio Turistico. Cicero e Meli a Trm Mattino dribblano le domande del conduttore. Per Meli: «il turismo di Antonio Mangia non ci interessa. Roba da 20 euro al giorno». La replica: «ignoranti e in mala fede»

Consorzio Turistico. Cicero e Meli a Trm Mattino dribblano le domande del conduttore

 

(Fonte: ilcaleidoscopio.info)

Nel consueto appuntamento di approfondimento delle notizie del giovedì mattina che ha luogo negli studi di Canzone su Trm ancora una volta si parla, dell’altrettanto consueta, questione Distretto Turistico “Cefalù – Madonie – Himera”.

Usiamo la parola “consueta” perchè, come più volte detto, questa è una storia a puntate che, molto probabilmente, avrà il suo epilogo in un aula di Tribunale.

Ospiti della trasmissione del 20 novembre sono stati il sindaco di Collesano Giovanni Meli e il neo presidente del Consorzio/Distretto, il consigliere comunale di Castelbuono e rappresentante di parte privata in seno allo stesso consorzio, Mario Cicero. Facciamo due doverose premesse, una di natura tecnica, che sommessamente consegniamo alla valutazione del Cicero, e la seconda di natura meritocratica, che portiamo alla considerazione di chi ci legge.

Rispettivamente: la prima riguarda il nostro giornale, “Il Caleidoscopio delle Madonie Report & News”, che è stato registrato secondo i canoni di legge e per questo ha ottenuto l’autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese n. 1/2013 dell’ 8 marzo 2013 quale quotidiano online; la seconda riguarda gli attori di tutta questa “maledetta vicenda”, che come tutte le cose di Sicilia nonostante i buoni propositi viene rovinosamente messa a rischio, per i quali mai nessuno ha sollevato la questione “Amore per il Proprio Territorio”. Infatti, non crediamo che qualcuno operi contro la propria terra o che remi per farla affondare e ciò al netto di tutti quei giovani che hanno imbracciato e continuano a imbracciare la valigia per andare a trovare fortuna in “continente”, salvo poi avere nostalgia degli scorci di territorio che gli hanno dato i natali.
Questa seconda premessa la poniamo per dare forza alle parole dell’ottimo amministratore Giovanni Meli, che ha parlato di lavoro posto nell’interesse del territorio, e del creativo quanto bravo amministratore Mario Cicero, che giustamente ha detto che anche la parte a lui avversa all’interno del Distretto ama il proprio comprensorio.

Riteniamo questa nostra introduzione la giusta premessa per rappresentare ai soggetti citati e a tutti gli attori in commedia il fatto che nulla di personale insiste nel rassegnare la cronaca d’inchiesta che riguarda, per l’appunto, il Distretto Turistico. Facciamo ciò anche per rassicurare chi, sui social network, ha puntato l’indice contro il nostro editore usando parole poco edificanti, che se non fossero state poste con metodi vigliacchi, sarebbero potute essere oggetto di querela (anche se difficilmente una citazione in giudizio avrebbe potuto trovare spazio nella coscienza di chi ritiene doveroso rendere la cronaca per quello che è, sapendo di divenire facile bersaglio di polemica, diffamazioni e di aggressione verbale).

Ma veniamo al racconto dell’ennesima puntata che ha avuto luogo dopo quella andata in onda la settimana scorsa, sempre sulle stesse frequenze di Trm, i cui interpreti sono stati Rosario Lapunzina, Francesco Scancarello e Pino Di Martino.

Canzone, conduttore della trasmissione, ha dovuto faticare non poco per avere soddisfazione alle domande che poneva. Domande che riguardavano l’“affaire” firme false, il volere insediare ad ogni costo il nuovo Cda e la sopravvenuta citazione in giudizio del presidente Cicero nella qualità di rappresentante del Consorzio, che ricordiamo dovrà costituirsi il prossimo 27 febbraio.

Per ciò che riguarda il primo interrogativo Meli ha risposto con una contro domanda, chiedendosi, e chiedendo, quali interessi avrebbero potuto avere i presunti falsificatori ad apporre firme false. Insomma li hanno messe (quella di Antonio Mangia e Angelo Miccichè) e basta, cosa volete che sia di fronte all’eternità.

Venti sculacciate e tutto ritorna come prima…

Lo stesso Sindaco di Collesano ha, inoltre, rassegnato il proprio disappunto sull’uscita di scena di Ficile, andando puntualmente fuori tema, (anche perché non glielo ha chiesto nessuno) e ha presentato gli obbiettivi raggiunti dal lavoro di So.Svi.Ma. Spa guidata dallo stanco (?) Presidente, Alessandro Ficile.

Per ciò che concerne la citazione in giudizio, del Consorzio, si è detto sereno e sicuro che i giudici daranno ragione alla parte che è alla guida del Consorzio.

Ha poi riportato un episodio che avrebbe visto protagonista uno dei soci dissidenti che lo avrebbe contattato per rassegnargli le motivazioni, tutte politiche, secondo le quali Cicero non poteva essere eletto presidente perchè uscito dal Pd per aderire a Sel. Ha raccontato dell’Assemblea dei Soci del 17 ottobre a Caccamo, oggetto della citazione in giudizio da parte dell’avv. Pantuso per conto dei soci dissidenti, affermando che in quella sede si è deliberato alla quasi unanimità la “mozione Ficile” secondo la quale dopo l’insediamento del CdA si sarebbe operato al fine di sanare lo Statuto presso i Consigli Comunali.

Infine, rileviamo la stoccata che Meli ha lanciato all’indirizzo di Antonio Mangia, socio di parte privata in quanto rappresentante dell’Aeroviaggi, quando ha detto che il suo «è un turismo da 20 euro al giorno e non ci interessa».

Per questa affermazione abbiamo chiesto una replica all’interessato che ha detto:«un’affermazione del genere può essere fatta solo da una persona ignorante e in malafede! Ignorante perché non conosce i presupposti che abbisognano per fare turismo e del quale la storia del sottoscritto é testimonianza sia in termini quantitativi che economico qualitativi e in malafede perché non tiene conto che dal nulla e senza l’aiuto dei potentati ho creato una quantità di posti di lavoro che immette in economia una liquidità pari a circa 13 ml di euro l’anno. La Sicilia, così come l’Italia, è un serbatoio di patrimonio culturale che va sfruttato con i giusti mezzi, ma soprattutto con le adeguate competenze. Questo patrimonio é come l’oro nero per gli arabi: un pozzo senza fine dal quale attingere per ridare vitalità all’economia».

Orbene, fermo restando il rispetto nei confronti del sindaco Meli e non volendo entrare nella polemica riguardante l’orario di lavoro che ha sollevato contro l’impiegato regionale Scancarello, che ha inviato una mail durante la trasmissione della quale parleremo più avanti, ci chiediamo del perché non abbia stigmatizzato lo scorretto comportamento di chi ha posto le firme false, magari preannunciando un’indagine interna al consorzio e l’eventuale espulsione e denuncia a carico degli stessi rei del delitto, e del perché non abbia parlato della “quantità” dei soci, e naturalmente di chi erano, presenti durante la riunione, in seconda convocazione, del 17 ottobre u.s. ove si è proceduta alla nomina del Cda.
A nostro avviso sarebbe stato meglio dare piena soddisfazione alle domande piuttosto che avventurarsi in dichiarazioni personali riguardanti i presunti ruoli di “trombati” politici che non condividono il percorso sin qui fatto dall’ente monco.

A Mario Cicero è toccato il ruolo di difesa. Il neo presidente ha parlato di programmi del distretto e degli atti deliberativi compiuti sotto la sua guida, nella fattispecie ha fatto riferimento all’approvazione del bilancio 2013 e agli atti che si intendono portare avanti per lo sviluppo turistico del territorio e di come si intende farlo.

Ha inoltre evidenziato il suo appoggio alla presidenza di Angelo Miccichè, che ha guidato il Consorzio per oltre due anni, e si è stupito della sottoscrizione dell’atto giudiziario da parte dell’associazione degli albergatori, da lui stesso rappresentata, che lo avrebbero contattato, a detta di Cicero, per rappresentargli il proprio sostegno alla guida dell’ente.

Nella sua rappresentazione si è detto ridente quando viene ricordato che è un iscritto a Sel,  perché nel lavoro che porterà avanti alla guida del Consorzio, la politica sarà posta in secondo piano.

Cicero sulla questione degli Statuti difformi rispetto a quelli licenziati dai Consigli Comunali è come un disco rotto: «se il Notaio, i Segretari Comunali e l’Assessorato sostengono – anche formalmente, ndr – che è tutto a posto, qual è il problema?». Ma le Leggi in Italia le fanno i Notai, i Segretari Comunali e gli Assessorati? Ci viene da dire allora che oltre al Parlamento nazionale e regionale, bisognerà aggiungere nella Costituzione Italiana nuove figure con il potere di legiferare.

Infine, in merito alla pervenuta mail di Franco Scancarello, nella quale l’esponente del “Patto per Geraci” ha avanzato un’apertura di credito nei confronti di chi é stato chiamato in giudizio ribadendo di essere pronto a ritirare l’atto d’accusa purché il Cda venga azzerato e si proceda ad una nuova seduta d’assemblea per approvare i documenti finanziari e per rieleggere i membri del consiglio, Cicero ha dichiarato che non è «preoccupato per la citazione in giudizio e che non è intenzionato a dimettersi dal suo nuovo ruolo».

Gli sforzi che ha fatto Canzone sono da noi condivisi e i suoi auspici sono il nostro augurio, soprattutto quando dichiara che bisogna trovare tutte le soluzioni utili affinché l’unità dell’ente e  il buon senso che deve accompagnare la gestione unica del Consorzio/Distretto “Turistico Cefalù – Madonie – Himera”, possa prevalere sulle discordie che fin qui sono state l’unica notizia di rilievo della quale abbiamo potuto dare contezza.

Speriamo in una nuova ripartenza e siamo fiduciosi d’essere “costretti”, a breve, a scrivere una nuova pagina di questa maledetta telenovela.

Prima parte (24′,38”)



Seconda parte (7′,47”)



Terza parte (3′,06”)

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