Giovedi 17 agosto 2017 a Gratteri “Il verbo degli uccelli” un cuntu per i popoli della Terra

Spettacolo tratto dal poema “Mantiq at tayr”
del poeta persiano Sufi Farid Ad-Din’Attar

con
Patrizia D’Antona voce recitante
Rita Collura musiche

Narra Attar che tutti gli uccelli della terra – i noti e gli ignoti – si danno convegno per interrogarsi perché fra loro non risieda un re, un essere illuminato che possa riportare l’armonia nel caos di un mondo scosso dalla guerra e dalla brama di potere.

Tra gli uccelli l’upupa, nel Corano indicata come messaggera di verità e giustizia del re Salomone, che esorta gli uccelli al viaggio e alla ricerca di Simorgh, unico e legittimo re degli uccelli la cui esistenza è certa, ma ignoto e dunque avventuroso il cammino per giungere fino a lui.

Gli uccelli, venuti da tutte le parti del mondo, esitano: per molti forte è il desiderio di partire, per altri prevale la paura, altri con sarcasmo ironizzano su questo bisogno di “verità”, ma alfine i più, grazie all’ardore dell’upupa, decidono di avventurarsi iniziando quel viaggio, ricco di tutte le esperienze ed incontri possibili, che porterà trenta di loro ad incontrarsi con il Simorgh (il cui significato è -i trenta-) che in realtà altri non è che una fulgida luce in cui gli uccelli ritrovano loro stessi.

Il verbo degli uccelli ci invita al viaggio, un volo, in questo caso, possibile grazie alla magia del teatro

A Gratteri giovedi 17 alle 21.15 si rinnova l’appuntamento con la rassegna Genius loci: I percorsi dell’anima. E’ la volta dello Spettacolo teatrale “Il Verbo degli uccelli. Un cuntu per i popoli della Terra” a cura dell’associazione teatrale Còrai di e con Patrizia D’Antona e Rita Collura, presso il Museo/Centro Ambientale del Parco delle Madonie, in via del Sole.
Questo racconto – poema allegorico che narra del raduno di tutti gli uccelli della terra e del loro fantastico viaggio alla ricerca del loro Re che ha trovato la sua popolarità internazionale grazie all’adattamento per la scena che Jean-Claude Carriére ha realizzato per la compagnia multietnica di Peter Brook – costituisce una tappa fondamentale del cammino artistico di Patrizia D’Antona e dell’Associazione Teatrale Còrai, che ha fondato nel 2000. Questa, lo ha realizzato già in diverse occasioni, tra cui in quella del progetto internazionale di teatro di ricerca “Voyage du Geste” con quindici giovani attori di tre nazionalità differenti: Italia, Libano, Francia, andato in scena nei tre rispettivi paesi, debuttando nell’agosto del 2005 all’Orto Botanico di Palermo all’interno del Kals’Art Festival.

La caratteristica peculiare di questa narrazione è che consente di coniugare un lavoro individuale ad un lavoro “corale”, offrendo spunti per una riscrittura scenica ad opera degli stessi partecipanti. Si presta quindi, in maniera puntuale, anche ad un laboratorio di breve durata con la caratteristica di essere residenziale. Una full-immersion in una delle storie più affascinanti e ricche del Vicino Oriente. Lo spettacolo teatrale sarà quindi seguito da due giorni di laboratorio; verrà condotto in coda allo spettacolo del 17 agosto, nei successivi giorni del 18 e del 19, all’interno degli spazi del Museo/Centro ambientale del Parco delle Madonie di Gratteri e sarà gratuitamente aperto a tutti.

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