A giorni sarà on line il sito dedicato a Francesco Minà Palumbo

palumbo

 

Non so se sia opportuno o lecito distogliere i lettori rapiti in estasi dalle sublimi dissertazioni mistiche che si sono abbattute a valanga su CastelbuonoLIVE nell’ultima settimana.

Ad ogni buon conto, anche in forza della laicità – uno dei pochi lussi che ancora possiamo permetterci – vorrei comunicare a quanti eventualmente dovessero essere ancora interessati all’immanente, a cose terrene ma non per questo terra-terra, che nei prossimi giorni sarà on-line il sito www.francescominapalumbo.it interamente dedicato alla figura e all’opera SCIENTIFICA del medico e naturalista Francesco Minà-Palumbo, di cui nel 2014 ricorre il bicentenario della nascita.

 

Il sito ha il precipuo scopo di rendere fruibile la parte di materiale di Minà-Palumbo e su Minà-Palumbo, non si può dire quanto consistente, che è stata possibile reperire in archivi e biblioteche di tutta Italia, ma anche presso collezioni private. L’iniziativa non tende a valorizzare il personaggio, peraltro già abbastanza noto ancora oggi e non solo in Italia, quanto piuttosto a restituire al territorio che Minà Palumbo indagò scrupolosamente nel corso della sua lunga vita e a coloro che a qualsiasi titolo vogliono approcciarsi alla conoscenza e allo studio di questa multiforme figura di naturalista, buona parte dei materiali da lui prodotti ma anche ciò che altri hanno scritto attorno ai suoi studi e alle sue ricerche.

www.francescominapalumbo.it, aperto al contributo di tutti, ha la struttura simile a quella di un blog dove i documenti – a parte i pochi già archiviati che ne costituiscono l’ossatura – verranno inseriti gradualmente. Tuttavia, per la natura diacronica di ciò di cui si occupa, non può essere considerato un blog, con gli aggiornamenti che si susseguono quasi incessantemente ma, più propriamente, un archivio on-line.

In www.francescominapalumbo.it, infatti, una volta a regime, sarà possibile consultare tutte le pubblicazioni di Minà-Palumbo e ogni altro tipo di materiale che lo riguarda: dagli articoli di giornale, ai documenti biografici e bibliografici, ai lavori scritti da altri studiosi sulla sua opera, alle numerose specie animali e vegetali che gli sono state dedicate. Ma anche studi “liberi” che ciascuno vorrà produrre, come quello assai interessante, offerto da Tommaso Gambaro per la messa on-line del sito, che analizza da un punto di vista semiologico i tre noti scatti fotografici che ritraggono Minà Palumbo.

A tutti voi, quindi, benvenuti e buona navigazione.

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