Acqua Geraci: “I permessi negati a noi e dati agli altri”. Nuova denuncia dell’amministratore Spallina

geAcqua Geraci: “I permessi negati a noi e dati agli altri”. Nuova denuncia dell'amministratore Spallina

Da 21 anni Acqua Geraci aspetta la concessione per ampliare la propria attività ma due società concorrenti stanno per ottenere il permesso di ricercare acque minerali. Ciò che viene negato a uno, viene in sostanza concesso all’altro. Sono i termini di una nuova denuncia di Giuseppe Spallina, amministratore unico di Acqua Geraci. Con una lettera aperta alle Procure di Palermo e di Termini Imerese Spallina chiede se la pubblica amministrazione che da 21 anni non decide sull’istanza di ampliamento della sua concessione di acque minerali può concedere il permesso di ricercare acque minerali rinvenibili in terreni limitrofi a tale concessione, chiesti nel 2012 e nel 2013 da due società controllate da Antonio Mangia e dal Gruppo Giaconia.

 

Il quesito scaturisce dai alcuni fatti che vengono cosi riassunti. “L’Acqua Geraci – spiega Giuseppe Spallina – dopo aver ottenuto una concessione che le permette di sfruttare solo due sorgenti di acqua minerale con portata media annua di 1,5 litri al secondo, ne ha chiesto l’ampliamento con un’istanza del 1992 e successive integrazioni per completare i suoi programmi imprenditoriali. Il Comune di Geraci Siculo si è costantemente opposto alle istanze, pur avendo venduto all’azienda i terreni in cui essa ha realizzato lo stabilimento di imbottigliamento e programmato di costruire un centro termale con contratti che le riconoscevano il diritto di preferenza per lo sfruttamento di tutte le sorgenti di acqua minerale del territorio geracese. Inoltre il Comune ha tentato di impadronirsi di tali aree con diversi atti ingiusti. L’inadempimento contrattuale e gli abusi del Comune ai danni dell’azienda sono stati accertati dal Tribunale di Cefalù con una sentenza di primo grado (è la n. 215/2012)”.

 

“Inoltre – continua Spallina – il Comune ha chiesto finanziamenti europei per milioni di euro per trasformare una scuola di Geraci in un centro benessere e ha indetto una gara per la vendita di un terreno comunale prossimo a quelli dell’Acqua Geraci per farvi realizzare un altro complesso termale. La scorsa estate si è appreso che le spa “Iniziative Turistiche Geracesi” e “Madonie Terme Benessere” controllate da Antonio Mangia e dal Gruppo Giaconia hanno chiesto all’assessorato regionale all’Energia il permesso di ricercare acqua minerale in due distinti terreni confinanti con la concessione di cui la Terme ha chiesto l’ampliamento nel 1992. L’Acqua Geraci si è opposta a tali istanze, denunciando, tra l’altro, l’illegittimità e l’assurdità economica di due concessioni confinanti, ma pochi giorni fa Antonio Mangia ha dichiarato in un’intervista alla stampa: “… Adesso ho un progetto di imbottigliare acqua minerale..” con la società “Iniziative Turistiche Geracesi” che si chiamerà “Acqua minerale delle Madonie” e sarà meno cara dell’acqua Geraci”. Pertanto – conclude Spallina – gli imprenditori e il popolo Iialiano hanno il diritto di sapere se i pubblici ministeri considerano lecito o illecito l’eventuale rilascio di permessi di ricerca in favore delle società controllate da Mangia e da Gruppo Giaconia a confine con la concessione dell’Acqua Geraci boicottata per 21 anni”.

 

fonte: www.lavoceweb.com

 

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