Al quartiere S. Salvatore, località “U cuozzu”, il premio della miglior “quarara” 2017”
Momenti di sana allegria hanno visto giovani e meno giovani ballare nei pressi delle postazioni mentre il Gruppo Folk Gazzara di Caltavuturo, di ritorno dal festival mondiale del folk di Danoje (Corea), esprimeva il meglio di sé con il suo spettacolo itinerante sostando ed esibendosi presso ogni postazione.
Notate diverse comitive di turisti italiani e stranieri alloggiati nelle strutture alberghiere della costa che si sono calati nell’atmosfera di una ruspante sagra paesana.
Cittadini e turisti, complice la serata estiva e la coincidenza del fine settimana, in migliaia hanno fatto le ore piccole attardandosi nei locali pubblici fino alle 4 del mattino.
Da segnalare che, su direttiva del Sindaco, pienamente condivisa dalla Pro Loco, le varie postazioni hanno abbandonato la consuetudine, instaurata da qualche anno, di abbinare la tradizionale degustazione di fave, patate etc. con la preparazione del c.d. cibo da strada.
Gradualmente, infine, si sta raggiungendo un obiettivo che ci si è prefissato da tempo, quello di organizzare la Festa di San Giovanni con le fave prodotte nel nostro territorio. Infatti diverse cooperative agricole finanziate da Fondazione con il Sud e privati cittadini hanno fornito il 75% del fabbisogno. La rimanente parte, in assenza di altro prodotto del nostro territorio, è stato acquistato a Leonforte, da un coltivatore presidio slow food per la c.d. fava larga.
Come da tradizione si è provveduto ad assegnare un riconoscimento alla migliore postazione di “quarare” che per qualità dei prodotti, senso dell’accoglienza nei confronti dei turisti, allestimento scenografico in tema, ha interpretato, a parere di una apposita commissione rimasta segreta e che ha visitato i siti durante la manifestazione, il vero spirito della tradizionale Festa di San Giovanni.
Qualche altra postazione sarebbe stata meritevole di un riconoscimento ma il premio messo in palio è stato assegnato al gruppo spontaneo dei residenti nel quartiere storico di S. Salvatore, contrada “Cozzo”.
La motivazione che ha prodotto questo risultato, a parere dei componenti della Commissione, consiste, oltre ad avere soddisfatto tutti i requisiti previsti nel citato Bando, nell’avere saputo ricreare nell’apposito spazio scelto (area di parcheggio ai piedi del castello) uno scenario che ha richiamato, alla memoria di tanti, una tradizionale postazione del passato quando le “quarare” erano organizzate appunto nei quartieri storici di Castelbuono, obiettivo che la Pro Loco intende continuare a perseguire.
Preme sottolineare quella che si ritiene una “buona pratica”: parte del cofinanziamento, oltre ad una promessa di futuro, modesto, contributo da parte del Comune, si è ottenuto con le economie realizzate in un precedente evento (Primomaggio alla siciliana) su condivisa decisione delle altre Associazioni coorganizzatrici: Glenn Gould e Consulta giovanile. Il concetto di base, che si spera di replicare in futuro, è il seguente: un evento può concorrere a finanziare il successivo.
Un riconoscimento particolare nei confronti di quanti, organizzatori, residenti, volontari, operai di Castelbuono Ambiente s.r.l., protezione civile, hanno “bonificato” l’area prima dell’evento, pulendo il sito con relative scarpate e raccogliendo ben oltre 40 sacchi di immondizia, compresi, addirittura, dei copertoni abbandonati da tempo. A parere di tanti la zona, così pulita, ha mostrato tutta la sua bellezza che deve essere tutelata e conservata.
(foto di Salvatore Siragusa)
Il premio è stato pienamente meritato, lo posso affermare con certezza assoluta, in quanto ho trascorso una meravigliosa serata di S. Giovanni proprio lì, nel quartiere più antico di Castelbuono !!! Un parcheggio per automobili magicamente trasformato in una splendida ed accogliente piazzetta piena di tavoli apparecchiati di tutto punto, in cui ho ritrovato ed abbracciato tanta bella e genuina gente che non vedevo ormai da tanti anni: da “masciu” Santi che ci portava, io bambino, il latte appena munto fin davanti casa ( irrinunciabile il primo assaggio di quel nettare ancora caldo ) e della cara sua signora, alla famiglia da “Za Serafina di Binidittini”, altro quartiere storico in cui ho vissuto i primi anni della mia vita, a tanti altri residenti “du Sarvatuti” più o meno a me vicini, che ci hanno accolto in maniera impeccabile con il loro calore umano e la convivialità d’altri tempi ! Con il pretesto dell’assaggio di tradizionali “Fave e patate bollite”, gli appassionati ed infaticabili amici del comitato organizzatore, ci hanno offerto poi pizza, pasta, “sasizza”, e dolci, il tutto innaffiato da buon vino che “calava” ancora meglio in quell’atmosfera allietata dalle melodie delle fisarmoniche del Sig. Montoro e compagni !!! Io non mi sono ritrovato lì per caso, ma espressamente invitato, con altri familiari ed amici, da uno dei fautori di tutto ciò: il fraterno amico Ottavio Farinella! Egli è conosciuto ai più, a parte gli altri innumerevoli impegni sociali, principalmente quale vice-presidente infaticabile del Comitato organizzatore dei festeggiamenti della Patrona S. Anna, ruolo che ricopre, in maniera insostituibile, ormai da diversi anni. A causa di motivazioni a me insondabili però, proprio quella sera mi arriva voce che da lì a breve egli si troverà quasi costretto a rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico!!! Con la consapevolezza e la convinzione, non solo personale, che il binomio Ottavio-Comitato sia indissolubile, vorrei dire a chi di dovere che la figura, l’incarico, la poltrona (Ottavio non si è mai seduto) di Vice-Presidente è sempre rimasta unica e sola, cioè non si è mai e poi mai sdoppiata, per cui non è giusto dare il benservito a chi si è speso in questi ultimi trent’anni in maniera irreprensibile a scapito di enormi sacrifici personali e familiari !!! Non è certamente questo il messaggio che si può consegnare nelle mani di quei validi ed entusiasti giovani, tra cui il mio alunno Federico, che si sono proposti con le loro fresche energie ad assicurarne la continuità! E allora che facciamo, epuriamo anche le altre istituzioni comunali e sovra-comunali piene zeppe di appassionati che così bene hanno lavorato in questi anni ??? Ottavio Farinella, in quel contesto, è la persona CULTURALMENTE più adatta e preparata, nel senso di Cultura della nostra Patrona S. ANNA ! Egli rappresenta una colonna portante di questa struttura, come Colapesce che regge quella di Capo Peloro per evitare che la nostra isola sprofondi ! Grazie e…scusate!!!
Concordo in pieno con Marcello sulla bellezza della location, sul calore e l’accoglienza della gente du Sarvaturi per quanto riguarda la festa di San Giovanni , e sopratutto sulla figura del Sig. Ottavio Farinella infaticabile organizzatore.
Sono capitata li per caso….la location era molto suggestiva..la gente educata e gentile…sembrava di essere a casa in famiglia. Complimenti agli organuzzatori e agli abitanti del quartiere. Premio meritato !!!