Al via i lavori sulla SP9 tra Isnello e Castelbuono: Chiusura al transito dal 10 novembre per 90 giorni

Dopo anni di attesa, partiranno finalmente i lavori di messa in sicurezza e rifacimento della Strada Provinciale n. 9 “Delle Madonie”, nel tratto compreso tra Isnello e Castelbuono. La notizia arriva dalla Direzione Viabilità della Città Metropolitana di Palermo, che con la Determinazione Dirigenziale n. DD 4979 del 29 ottobre 2025 ha comunicato la chiusura totale al traffico a partire dal 10 novembre 2025 e per una durata prevista di 90 giorni, fino al 9 febbraio 2026, “e comunque fino al termine dei lavori”.
Si tratta di un intervento molto atteso e necessario, considerata la pericolosità e il degrado di un’arteria fondamentale per i collegamenti tra i comuni madoniti. I lavori, affidati all’impresa Mammanà Michelangelo S.r.l., rientrano nel progetto di manutenzione straordinaria della SP9 e prevedono il rifacimento del corpo stradale al km 27+100, in corrispondenza della frana di contrada Donnalici, e al km 28+700, poco dopo il ponte dell’Aquileia, dove verrà realizzata una nuova palificata di sostegno. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 2,8 milioni di euro.
La Direzione Viabilità aveva inizialmente comunicato ai sindaci di Isnello e Castelbuono, il 24 ottobre, che la chiusura sarebbe scattata dal 3 novembre. Tuttavia, su richiesta del sindaco di Isnello, avanzata il 28 ottobre, la Città Metropolitana ha disposto lo slittamento al 10 novembre, per consentire un miglior coordinamento dei servizi e della viabilità alternativa.
Sulla vicenda è intervenuto il gruppo consiliare “Fare Comunità”, che accoglie con favore l’avvio dei lavori ma solleva gravi perplessità sul modo in cui l’amministrazione comunale ha gestito la comunicazione verso i cittadini. “Ci chiediamo – si legge nella nota – come mai, a una settimana dalla chiusura e dopo oltre una settimana dalla prima comunicazione ufficiale, l’Amministrazione comunale non abbia ancora informato la popolazione, nonostante disponga di numerosi canali di comunicazione, dal gruppo WhatsApp ‘Comune Informa’ alla pagina Facebook istituzionale, fino al maxi schermo posto davanti al Municipio”.
Per il gruppo consiliare, la mancanza di trasparenza e tempestività è inaccettabile, soprattutto quando si tratta di un’informazione che inciderà profondamente sulla vita quotidiana di chi percorre ogni giorno quella strada per motivi di lavoro, studio o salute. I disagi per i pendolari, infatti, si preannunciano enormi, poiché la chiusura totale della SP9 interromperà di fatto il collegamento diretto tra Isnello e Castelbuono, costringendo gli automobilisti a lunghi percorsi alternativi su strade secondarie già in pessime condizioni.
Il gruppo “Fare Comunità” evidenzia inoltre che la chiusura cade nel pieno della campagna olearia, un periodo cruciale per l’economia locale e per le famiglie che vivono di agricoltura. “Si poteva pianificare diversamente – scrivono – e studiare soluzioni che limitassero i disagi, come la realizzazione di una bretella provvisoria, anche sterrata, sfruttando una vecchia carrettiera che da contrada Lanziria conduce fino sotto il depuratore comunale di Isnello. In questo modo si sarebbe potuto garantire almeno un passaggio di emergenza, evitando di isolare completamente il territorio”.
Il gruppo propone anche di regolare il resto della strada con sensi di marcia alternati e semafori, per mantenere una minima continuità di transito. “Ci preoccupa la formula della chiusura per 90 giorni ‘e comunque fino al termine dei lavori’, che potrebbe significare tempi più lunghi del previsto”.
“Pensiamo che un sindaco e un’amministrazione – conclude la nota – abbiano il dovere di comunicare con tempestività e di mediare con gli enti competenti per ridurre i disagi dei cittadini. Ancora una volta assistiamo invece a una gestione distante dai problemi reali delle persone, come se questa fosse un’emergenza improvvisa e non il risultato di anni di mancata manutenzione e programmazione”.
La SP9, arteria fondamentale per la mobilità madonita, si appresta dunque a un intervento atteso ma che comporterà inevitabilmente pesanti conseguenze per i cittadini, in particolare per i pendolari costretti a spostarsi quotidianamente tra Isnello e Castelbuono, con tempi di percorrenza e difficoltà che rischiano di mettere a dura prova la vita quotidiana delle comunità locali.

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