Antonio Fiasconaro: “a Castelbuono mai più presentazioni di miei libri”

Per Castelbuono continuo ad essere “nemo profeta in patria”. E lo sarò per sempre. Mi spiace dirlo, ma è così, da troppo tempo, ormai.
Da quando nel 2013 presentai il mio libro “MORTE D’AUTORE A PALERMO” ho potuto constatare l’indifferenza di una popolazione e soprattutto di amministratori che, pur invitati dagli organizzatori, hanno disertato sistematicamente.
Avevo detto, in cuor mio, l’anno scorso, dopo la presentazione de “IL CAMMINATORE SOLITARIO” che non sarei più tornato a Castelbuono a presentare miei lavori e, invece, pur di non dire “no” all’amico e collega Rosario Mazzola che con grande sacrificio porta avanti i “Giovedì culturali al Chiostro” ho voluto mettermi ancora in gioco.
L’ho fatto, ahimé e ahinoi, in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando con il Coronavirus. Ci siamo messi in gioco e abbiamo detto, proviamo a scuotere le coscienze e tentare a riprenderci la vita, quella che si è lacerata con l’arrivo e il propagarsi della pandemia.
Così non è stato. Devo ringraziare lo sparuto pubblico che ha avuto la pazienza di seguire la sera di giovedì 16 luglio 2020 la presentazione del mio ultimo libro “LA PRINCIPESSA TAM TAM E IL SEDICENTE CONTE” (Nuova Ipsa Editore) ma, ribadisco ancora una volta che Castelbuono, un tempo culla della cultura e della intellighenzia, ancora una volta si è dimostrata, e non avevo dubbi, la tomba dell’indifferenza. E’ finito il tempo, quando si diceva che Castelbuono era “l’ombelico del mondo”. Non lo è più, ormai da troppo tempo. E non lo sarà più.
Negli anni ho avuto modo di presentare, nella terra che ha dato i natali a uomini come Ottavio Abbruzzo, Vincenzo Errante, Antonio Castelli, Antonio Mogavero Fina, Tonino Zito, Giuseppe Mazzola Barreca, diverse illustre personalità del mondo della cultura e della scienza che hanno accompagnato il mio cammino letterario e, purtroppo devo constatare con amarezza, il paese ha ignorato e sistematicamente disertato.
Ora basta! Ho deciso e l’ho detto pubblicamente giovedì 16 luglio 2020, che la presentazione alla rassegna “Giovedì culturali al Chiostro” sarebbe stata l’ultima. E lo è stata.
“Le civiltà muoiono per l’indifferenza verso i valori peculiari che le fondano” (Nicolas Gomez Davila).
Video: https://www.facebook.com/antonio.fiasconaro.96/videos/pcb.3234681959928388/3234681763261741/?type=3&theater
La riflessione è interessante, ma forse è interessante anche vista al contrario. Voglio dire, con tutto il rispetto possibile, che proprio perché Castelbuono è sempre stata molto ricettiva, anche l’autore dovrebbe porsi qualche domanda: e altrove, mi sono state tributate ovazioni? È sufficiente presentare al pubblico un libro edito da Ipsa (?) per aspettarsi il pienone? In tempo di Covid, poi? Riflettendo si migliora.
Il degrado culturale di Castelbuono è sotto gli occhi di tutti, solo gli stolti continuano a non vederlo. Gli unici interessi sono il bicchiere, la pancia e “a sacchetta” oserei dire. Quindi sagre, festival e risate di cattivo gusto. La prova è nella stessa attuale amministrazione. Un elettorato colto, avrebbe ben altri amministratori. È storia antica, ogni popolo ha il governo che si merita.
E cu fussi chiddru buanu? Ntoni?
no, tu. E chistu ca aviemu ora
Analisi giusta ma su un contesto inappropriato perché stiamo parlando di un evento singolo. Che potrebbe anche non interessare. Poi sulla lochescion ci sarebbe qualcosa da dire. Non sembrano molto partecipati infatti questi eventi al bar del museo. A dimostrazione che non ha senso un bar lì. Io suggerirei a Fiasconaro di ripetere la presentazione del suo libro in piazza castello verso le 22 di un giorno qualsiasi e potrà apprezzare la differenza magari non sulla qualità ma certamente sulla quantità dei presenti.
Appunto, non mi sembra proprio il caso di denigrare così tanto un’ intera comunità per questo evento.
Forse le persone non sono interessate?
Non sono interessate al soggetto…..intendevo
La gente non va a visitare il museo perché assai distante dalla piazza, per lo stesso motivo non va a vedere la presentazione di un libro, in quanto al livello culturale Castelbuono si trova in una situazione migliore di quello che crede certa gente che giudica da fuori paese o peggio ancora chiusi in casa propria
AhahahAh! il livello culturale di Castelbuono a partire da chi l’amministra e passando ai fedelissimi è sotto gli occhi di tutti
Scusate, ma credo che l’autore abbia poco da lamentarsi dato che, in fin dei conti, si tratta sempre di una operazione “commerciale/promozionale” finalizzata alla vendita del libro. Quindi, dal mio punto di vista, lo scrittore deve porsi delle domande e sul prodotto e sul produttore. Se un altro nostro scrittore/giornalista castelbuonese dovesse presentare il suo libro, appena uscito nelle librerie, dove si parla di mafia e dovesse fare il pieno di pubblico, allora di botto il livello culturale a Castelbuono torna ad alti livelli.
Dal video si evince che lo scrittore Fiasconaro è indignato per la completa assenza di un minimo di rappresentanza istituzionale
Una volta ci si vantava che eravamo la capitale della cultura , mi spiegate cosa sia successo .Mi ricordate chi è l’Assessore ?
No, per niente. Il video mostra chiaramente che i Castelbuonesi sarebbero, secondo questa persona, indifferenti, mangioni e beoni (a sbafo). Un’intera comunità, dove peraltro c’è un alto livello di istruzione, denigrata. Una persona di cultura avrebbe reagito, al massimo, con una battuta umoristica.
L’intellighenzia meno male che non c’è più perché il significato di questa parola non è per niente positivo.
E’ chiaro che Fiasconaro si è incazzato perché non c’era nessuno all’incontro. Ma questo non lo autorizza a sparare nel mucchio perché volendo uno potrebbe anche infischiarsene dei suoi libri, pur essendo un letterato o anche un semplice cittadino senza per questo dovere essere insultato. E ciò vale per Baricco, per Carofiglio e a maggior ragione per Fiasconaro. Altro discorso è lagnarsi per la mancanza di qualcuno dell’amministrazione. Ma questo avrebbe fatto prima a farlo presente a qualcuno dei presenti in accordo di fase con i nostri governanti
Credo che il paese abbia una lunga tradizione culturale, ancora attiva: lo dimostra il fatto che sono operative tante Associazioni con iniziative di buon livello in svariati campi della cultura. Peraltro vengono abbondantemente usate le comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT): per esempio il Direttore del Museo Naturalistico F.M.P., dott. Franco Toscano, ha organizzato diversi “Osservatori” scientifici, rigorosamente attualizzati e con riferimenti di alta affidabilità. Forse potrebbe incrementare l’interesse del pubblico un coordinamento attento ed equilibrato per ottimizzare la diffusione dell’informazione dei vari eventi. In tal senso i blog del paese svolgono un ruolo meritevole.
Da tutti questi commenti, si nota che non venga presa in seria considerazione la parola “indifferenza”, E’ vero, la nostra comunità sta attraversando un momento difficile e cruciale nel passaggio di consegna della nostra cultura generazionale, buona o cattiva, alle nuove generazioni. Spiace dirlo, c’è molto disinteresse. Spiace ancora di più, vedere l’assenza degli amministratori.Personalmente ritengo, Antonio Fiasconaro un degno figlio di Castelbuono che con la sua professionalità, ha sempre messo in evidenza le sue origini castelbuonesi. Questo dovrebbe bastare, a riconoscergli dei meriti da parte della nostra comunità. Lo sfogo , è legittimo e comprensibile. Spero possa servire a risvegliare le nostre coscienze.
Lo sfogo è legittimo quando non offende una intera comunità.
Un vero degno figlio di Castelbuono non disprezza il proprio paese ma cerca i modi per migliorarlo.
Quello che avvolge Castelbuono altro non e’ che lo stesso “vuoto pneumatico” che e’ stesso “vuoto pneumatico” al quale ha fatto ricorso l’ Ing. De Benedetti per definiere Conte e che io dalla Germania ho fatto mio per definiere l’ horror vacui settantacinquennale di “questa” italia che non solo l’ Olanda, bensi’ l’ Europa tutta dalla Svizzera in su ripudia.
Mi spiace, ma io non ne sapevo niente. Mi avrebbe fatto anche piacere. Non è che per caso c’è un problema di ufficio stampa, promozione, comunicazione? Di solito – nel 95% dei casi – è così, e Castelbuono non è nuova a questi problemi.