Arte, nelle Madonie nasce la rete dei musei
C’è il museo Mandralisca di Cefalù, con il suo celeberrimo Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, e quello della manna di Pollina, quello che ripercorre gli anni d’oro della Targa Florio e quello naturalistico che Castelbuono dedica a uno dei suoi cittadini più illustri, ovvero Francesco Minà Palumbo. E ancora, il museo civico di Petralia e di Termini Imerese. Ventuno mete in tutto, nei Comuni delle alte e basse Madonie, riunite in un unico circuito: “Musea – rete dei musei delle Madonie”.
Il progetto, l’unico nel suo genere capace di mettere insieme tutto il patrimonio museale di questo vasto territorio, sarà presentato venerdì 12 giugno alle 16.30, a Petralia Sottana, nel convento dei Padri Riformati, alla presenza dell’assessore ai Beni culturali, Antonino Purpura. Promosso da Sosvima, l’agenzia di sviluppo locale delle Madonie, guidata da Alessandro Ficile, il progetto della rete, finanziato da fondi europei, è stato coordinato da Adriana Scancarello e Giuseppe Genchi. Musea può essere considerata una vera e propria opera di comunicazione integrata sovraterritoriale poiché, tramite tablet (10 per ogni museo) vere e proprie guide multimediali, mette in collegamento ventuno piccole realtà per creare un’unica rete museale. Grazie alla realizzazione di QR-Code e di totem appositi, saranno disponibili le informazioni e la storia di ogni museo. Inoltre, per tutti coloro che vorranno visitare le diverse strutture appartenenti al progetto, sarà istituita una speciale “destination card” che, oltre a regolare le modalità e i prezzi di accesso nei musei, comprenderà agevolazioni per servizi aggiuntivi presso strutture ricettive, ristoranti ed esercizi convenzionati.
Per garantire la massima copertura del servizio, tutti i contenuti saranno resi disponibili in quattro lingue: italiano, francese, inglese e tedesco.
Questa la lista dei musei in rete:
– Castelbuono, Castello dei Ventimiglia, museo civico;
– Castelbuono, Ex Convento S. Venera (Badia), museo naturalistico “Francesco Minà Palumbo”;
– Caccamo, Castello, museo delle Armi antiche (Maac);
– Castellana Sicula, Parco sub urbano Muratore, museo civico;
– Caltavuturo, chiostro dei Frati Minori Riformati “San Francesco”, museo civico “Don Giuseppe Guarnieri”;
– Cefalù, museo Mandralisca;
– Collesano, Palazzo municipale, museo “Targa Florio”;
– Gangi, Palazzo Sgadari (palazzo ottocentesco), museo civico – Pinacoteca Giambecchina – museo delle armi;
– Geraci Siculo, ex convento dei Frati Cappuccini museo delle Madonie – Polo comunale “Cultura d’eccellenza” MUSeBArch;
– Gratteri, museo naturalistico;
– Isnello, Centro sociale edificio contemporaneo, museo trame di filo;
– Lascari, MuVi, museo virtuale della memoria;
– Montemaggiore Belsito, Centro polifunzionale, museo civico;
– Petralia Soprana, Ex carcere oggi Palazzo comunale, museo civico della memoria del presente;
– Petralia Sottana, Ex carcere edificio cinquecentesco, museo civico comunale Collisani;
– Polizzi Generosa, civico museo archeologico;
– Pollina, edificio del 1800, museo della manna;
– San Mauro Castelverde, ex caserma dei primi del ‘900, museo etnoantropologico e dell’amicizia tra i popoli;
– Sciara, edificio contemporaneo, museo archeologico e delle tradizioni;
– Termini Imerese, Edificio del 1300 ex ospedale “Fatebenefratelli”, museo civico “Baldassare Romano”;
– Antiquarium di Himera, Termini Imerese.
Fonte: www.lavoceweb.com
C’e’ sempre una opportunità per chi della politica ne ha fatto un mestiere.
Sarebbe interessante e segno di trasparenza (forse obbligo di trasparenza?) conoscere la parcella dei politici-progettisti e come sono stati conferiti gli incarichi (curricula o appartenenza politica?)
Sì, sì, per chi fa politica ed in certa area c’è sempre un’opportunità…….purtroppo, e a volte a scapito della meritocrazia. l’importante è l’appartenenza e portare consensi.
Nel mitico ventennio del centrodinistra a castelbuono si sono usati solo bandi pubblici. Giuseppe allude perché non conosce o fa finta di non sapere. Anche perché questi profedsionisti oltre ad aver partecipato ad un bando pubblico lo fanno pure a titolo gratuito. Grazie ad Adriana e Giuseppe per l’alto senso civico dimostrato e per aver sempre mrsso al centro il bene comune nel loro impegno politico.
Ah ah ah ah (risata fragorosa). La meritocrazia è arrivata solo adesso, con il tanto biasimato Sindaco Tumminello.
Un esempio per tutti l’attuale Direttore del Museo Civico, nominata grazie al suo curriculum lungo quanto un’autostrada.
Durante il “mitico ventennio” questo non sarebbe stato neanche lontanamente immaginabile. Nomine solo per chi appoggiava meglio il candidato sindaco, altro che concorsi. Come avrebbe detto il grande Principe De Curtis: “ma mi faccia il piacere” ah ah ah ah
questa è proprio bella!
Cercasi competenze di livello internazionali per rilancio dell’immagine dei musei vaticani oscurata dalla rete dei musei madoniti. Intervento finanziato dallo Ior, parcella milionaria.
A me pare ironico il commento di meritocrazia. Nel ventennio tanti edifici pubblici erano divenuti di proprietà privata.
anche qualche automobile, se è per questo
E adesso di nuovo 🙁
Tengo famiglia, faccio politica debbo campa’.