Auto del Comune usata per fini privati: rinviato a giudizio il sindaco di Cefalù

Rosario Lapunzina deve rispondere di peculato e abuso d’ufficio. E’ accusato anche di non avere preso provvedimenti contro un dipendente che si sarebbe impossessato dei soldi dei parchimetri comunali. La replica: “Ho sempre operato correttamente”“

Il gup del Tribunale di Termini Imerese, Stefania Galli, ha disposto il rinvio a giudizio del sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina accusato di peculato e abuso d’ufficio. Il primo cittadino avrebbe usato l’autovettura comunale per impegni di natura personale e privata. Il dibattimento inzierà a luglio. Lapunzina inoltre non avrebbe preso provvedimenti contro un dipendente che si sarebbe impossessato dei soldi dei parchimetri comunali (denaro che sarebbe poi stato restituito ndr).

Lo rende noto lo stesso sindaco, che affida le sue riflessioni a un post su Facebook. “Mi ritengo estraneo agli addebiti che mi vengono contestati – scrive – che, in buona sostanza, riguardano il non avere assunto iniziative nei confronti di un dipendente comunale accusato di appropriazione indebita, nonché un uso non consentito di una Fiat Panda di proprietà del Comune. Nonostante ciò, non mi sorprende l’odierno provvedimento, perché comprendo che l’udienza preliminare non è il momento idoneo a stabilire l’innocenza o la colpevolezza, ma serve soltanto a valutare l’utilità della fase dibattimentale. Ed è nel processo che sono certo di riuscire a dimostrare, senza ombra di dubbio, che ho sempre operato correttamente, non favorendo e non coprendo alcuno, e facendo uso degli scarsi mezzi in disponibilità all’Ente per far fronte alle esigenze della cittadinanza, come ero solito fare con la Fiat Panda del servizio idroelettrico, con cui, a tutte le ore del giorno e della notte, mi sono recato presso i serbatoi comunali, per evitare che zone della Città rimanessero senza fornitura idrica. Non sarà questa spiacevole situazione a far venire meno il mio impegno di sindaco a tempo pieno. La fiducia che ripongo nella magistratura mi fa comunque essere certo che, al termine, potrò riacquistare anche il sorriso che questa storia innegabilmente mi ha sottratto”.
(Fonte: PalermoToday.it)

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