Caso amianto a Castelbuono, indagato pure un netturbino

Secondo quanto riportato da Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia si arricchisce di nuovi scenari l’inchiesta per inquinamento ambientale sull’isola ecologica di contrada Piano Marchese e sul trasporto di amianto da quell’area a un terreno comunale sito nei pressi di tre scuole (asilo nido, materna ed elementare). Nel registro degli indagati della Procura di Termini Imerese, oltre ai due tecnici che hanno la responsabilità della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Castelbuono, spunta il nome dell’operatore ecologico che ha fisicamente trasportato i pannelli di amianto vicino agli istituti scolastici. Quindi, al momento, l’attenzione del pm Carmela Romano è concentrata sull’attività che hanno svolto nel tempo questi tre soggetti. Tuttavia non è escluso che ci possano essere risvolti.

Punto di partenza dell’indagine guidata dal maresciallo maggiore Ernesto Nese è l’esposto presentato dall’operatore ecologico Cristian Cuccia, in cui è allegata la chat WhatsApp con il sindaco Mario Cicero, in particolare una fotografia raffigurante del materiale in amianto abbandonato nel luogo di lavoro.

Intanto, la ditta incaricata della bonifica ha presentato un piano di lavoro che prevedeva l’immediata rimozione dell’amianto, ma è stato bocciato dall’Asp in quanto sarebbero rimasti comunque i residui. Pertanto è stata solo messa in sicurezza l’area mediante la copertura dei pannelli di amianto e la recinzione del terreno.

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