Caso asini, le proteste degli animalisti sui social

La vicenda degli asini ripresi a mangiar rifiuti ha scatenato le proteste degli animalisti, in particolare quelle di Paola Foderà che, oltre ad un duro attacco sull’accaduto definendolo vergognoso, sul proprio profilo Facebook ha chiesto spiegazioni e vari lumi sulla storia in questione:
“È vero che gli asini vengono usati per raccogliere la nettezza? Mi dicono di sì..Bene, PERCHÉ?
È vero che oltre il carico della spazzatura caricano anche gli operatori? PERCHÉ?
Perché il sindaco lo permette?
Perché non ordina di lasciare in pace questi poveri asini?
Perché non usare, come tutti, comuni camioncini? Ecologico? Forse si..
Ingiusto? SICURAMENTE..”
Molti commentatori hanno poi espresso le loro proteste sulla pagina social del Comune di Castelbuono, ma anche l’associazione Delfini è intervenuta nella discussione precisando che i fatti sarebbero risalenti a novembre e che adesso la situazione è del tutto normalizzata.
La stessa Foderà ha però poi affermato “che resta VERGOGNOSO per chi avrebbe potuto parlare prima e non lo ha fatto..”, insistendo su una posizione degli animalisti ,ormai ben nota, che vorrebbe che il servizio operato dagli asini cessasse del tutto con queste parole:
“È comune a tutti che questi animali vengano usati per la raccolta della nettezza e credo che qualsiasi amante degli animali,a prescindere dalla valutazione che si possa dare dello stato di salute degli stessi, debba provare vergogna e disgusto e mai approvare, MAI..” Insomma, gli asini nel bene e nel male fanno sempre discutere di sé
Io mi ritengo animalista ma a volte leggendo certi commenti di presunti animalisti mi chiedo da quale pianeta vengo.
In primis purtroppo internet è diventato il tribunale in cui sussistono giudice, giuria e boia allo stesso tempo. Non c’è possibilità di appello o di difesa, a prescindere si è subito colpevoli! E questo è un atteggiamento gravissimo! Andiamo verso un imbarbarimento che rischia di portarci indietro nel tempo. Altro che democrazia e civiltà!
E non credete il metodo è applicato da ognuno di noi, finché non ci passiamo direttamente! E tra l’altro a tutti questi animalisti vorrei ricordargli che tra poco e Pasqua quanti sono a tal punto animalisti da non mangiare agnello o si è animalisti fino ad un certo punto?
Aveva ragione Giorgio Bocca:
“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Di solito venivano subito messi a tacere, ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel”.
Le domande poste dalla Foderà non sono scomposte, non sono volgari ma sono assolutamente in linea con la battaglia animalista. Mi stupirei del contrario.
Infatti mi stupiscono le sue di affermazioni, se è davvero l’animalista che dichiara di essere, oppure lei è altro, e il suo intervento passa solo per una difesa di qualcuno e non degli asini.
Questo facciamo che lo ha detto Umberto Eco