Caso asini, le proteste degli animalisti sui social

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3 Commenti

  1. Animalista ha detto:

    Io mi ritengo animalista ma a volte leggendo certi commenti di presunti animalisti mi chiedo da quale pianeta vengo.

    In primis purtroppo internet è diventato il tribunale in cui sussistono giudice, giuria e boia allo stesso tempo. Non c’è possibilità di appello o di difesa, a prescindere si è subito colpevoli! E questo è un atteggiamento gravissimo! Andiamo verso un imbarbarimento che rischia di portarci indietro nel tempo. Altro che democrazia e civiltà!

    E non credete il metodo è applicato da ognuno di noi, finché non ci passiamo direttamente! E tra l’altro a tutti questi animalisti vorrei ricordargli che tra poco e Pasqua quanti sono a tal punto animalisti da non mangiare agnello o si è animalisti fino ad un certo punto?

    Aveva ragione Giorgio Bocca:

    “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Di solito venivano subito messi a tacere, ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel”.

    • Gioacchino ha detto:

      Le domande poste dalla Foderà non sono scomposte, non sono volgari ma sono assolutamente in linea con la battaglia animalista. Mi stupirei del contrario.

      Infatti mi stupiscono le sue di affermazioni, se è davvero l’animalista che dichiara di essere, oppure lei è altro, e il suo intervento passa solo per una difesa di qualcuno e non degli asini.

    • Mirco ha detto:

      Questo facciamo che lo ha detto Umberto Eco

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