Castelbuono, affidamento servizi cimiteriali, avviata l’inchiesta della Procura della Repubblica su sospette irregolarità

Si apre un altro fronte d’indagine nell’attività dell’amministrazione, questa volta riguarda la gara di affidamento del servizio di tumulazione e manutenzione del verde del cimitero di Castelbuono.
Secondo quanto riporta Giuseppe Spallino sul GdS, il dott. Cartosio della Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per chiarire se siano fondate le sospette irregolarità denunciate pubblicamente riguardanti l’esclusione della ditta che aveva presentato l’offerta più bassa ovvero se sia riscontrata la sussistenza di una falsa dichiarazione secondo quanto invece sostenuto in un esposto a firma del dirigente che si era occupato della gara.
Nei giorni scorsi,i dubbi sull’irregolarità della gara avevano interessato le parti politiche fino al susseguirsi di due interrogazioni consiliari.
Al riguardo, il capogruppo di minoranza Tumminello ha dichiarato “il presidente di Madonie Servizi può dirsi ampiamente soddisfatto della propria scelta fatta in campagna elettorale, quando ha apertamente supportato l’attuale sindaco salendo sul palco, e può ben capirsi come adesso abbia i suoi buoni motivi per difenderlo pubblicamente attaccando i suoi avversari”.
Il sindaco Cicero, alla notizia dell’inchiesta, ha replicato che non vuole entrare nel merito delle indagini scaturite dalla denuncia fatta dagli uffici comunali aggiungendo“ che l’attività investigativa che stanno portando avanti i carabinieri e la magistratura avrà conseguenze sulle polemiche di oggi, perché queste sono strumentali”.
ci nè una a matina pari a mia.
DOV’È’ OGGI LA CULTURA NELLA POLITICA? CHE POSTO OCCUPA CASTELBUONO ? HA UN POSTO MORALE ?
La cultura oggi si tengono fuori, a una certa distanza dalle organizzazioni e dai movimenti politici, non è incoraggiante: i politici e la politica di oggi de-culturalizzati, espellono la cultura, non la praticano, aggrediscono chi non pensa come loro, minacciano le querele e le denunce perché hanno paura del confronto politico, la dialettica politica non esiste più. Evitano gli intellettuali e ormai è chiaro che li temono perché sono convinti, che gli intellettuali e la loro cultura tengano lontani gli elettori. Per questo riempono le istituzioni di pigiabottoni obbedienti e idioti.
Quando le mucche affondano la testa nella mangiatoia se ne fregano dei problemi della gente, l’obiettivo arrivare al potere e denaro facile, per questo gli elettori definiscono i partiti e movimenti “sono tutti uguali” è proprio questo è il guaio dei nostri giorni. Che caduta, che verogna, ma quanto ancora?