Castelbuono Ambiente chiude i rapporti con il Girasole e continua con Madonie Servizi. Il comunicato della cooperativa uscente

(Riceviamo e pubblichiamo) – Da oggi, 01/07/2021 la Cooperativa il Girasole non è più affidataria del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani e dello spiazzamento a supporto della società in house Castelbuono Ambiente SRL.

È arrivato il momento di metterci la faccia, oltre che la storia, senza fare torto alcuno alle cooperative Madonita e Ecopolis che sono state figlie del nostro modello organizzativo.

È arrivato anche il momento di spiegare il significato delle parole e il valore che esse hanno, di modo che si sappia di cosa si parla quando si è spettatori e/o interlocutori di una platea pubblica o privata.

La cooperativa Il Girasole nasce nel 1998 ai sensi della legge n. 381/1991 grazie alla quale le cooperative sociali hanno avuto la possibilità di instaurare convenzioni con gli enti pubblici, permettendo l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

Così si è fatto anche a Castelbuono in virtù di un progetto sociale i cui protagonisti sono stati l’allora e attuale sindaco Cicero, il presidente della Girasole Tommaso Marino e il Dipartimento di Salute Mentale di Palermo.

Nell’ambito di tale progetto sociale, dal 2004 Il Girasole è stata infatti affidataria del supporto alla raccolta rifiuti solidi urbani per il territorio di Castelbuono, prima con affidamenti diretti – sempre invariati nel tempo – del Comune stesso, poi di Ecologia e Ambiente spa e dal 2017 di Castelbuono Ambiente srl.

È opportuno dare anche dei dati:

Il Girasole dal 2004 ha dato opportunità lavorativa a circa 200 soggetti svantaggiati, di cui 12 – fino al mese scorso – erano in forza e tutti con contratto a tempo indeterminato nonostante i rinnovi della società in house fossero mensili.

Dal giugno 2021, dopo la gara della Castelbuono Ambiente, due dei nostri operatori vincitori del bando sono stati assunti dalla società in house e 10 sono rimasti in forza nella cooperativa.

La cooperativa negli ultimi anni ha dovuto affrontare delle difficoltà economiche che l’hanno obbligata, da febbraio 2021, a intraprendere la strada della liquidazione volontaria che è stata ritenuta da Castelbuono Ambiente srl incompatibile con il rinnovo contrattuale del servizio.

Al riguardo, più volte si è replicato che ogni ragione ostativa al rinnovo era stata rimossa attraverso la rimodulazione dei proventi contrattuali in favore dello stato di liquidazione così permettendo alla cooperativa in liquidazione di svolgere tutte le attività che producono utili nell’interesse dei creditori e dunque consentite dalla legge.

A dimostrazione di ciò, infatti, in tale periodo Il Girasole si è assunta la responsabilità ai fini della garanzia occupazionale dei lavoratori assicurando agli stessi sempre lo stipendio mensile e il versamento dei contributi.

Ma ciò non è bastato e dopo tre mesi è arrivato il categorico diniego della Castelbuono Ambiente che non ha più rinnovato l’affidamento del servizio alla Cooperativa Il Girasole con il pretesto della liquidazione, mentre su altri fronti la società in house continua a sorvolare sulle evidenti forzature della gestione del proprio servizio e non ultimo il fronte degli affidamenti diretti.

Preso atto del mancato rinnovo, Il Girasole ha quindi dato la propria disponibilità a tutte le azioni necessarie alla tutela e salvaguardia dei diritti dei lavoratori e della loro continuità lavorativa, anche se questo significa cedere contro la loro e la nostra volontà i contratti a una cooperativa nuova nella gestione del servizio di raccolta rifiuti, che vanta poca esperienza nell’inserimento di soggetti svantaggiati.

Ma occorre sottolineare che dal 1 Luglio 2021, la Castelbuono Ambiente ha comunque aumentato le ore alla Cooperativa Madonie Servizi che ha immediatamente assunto altri e nuovi operatori, mentre sta ancora temporeggiando – nonostante le diffide del sindacato – di occuparsi della tutela di quei lavoratori ancora in forza alla Girasole che sono rimasti senza lavoro.

La cooperativa non è un contenitore che può essere gettato via e i lavoratori non sono oggetti che possono essere spostati da un contenitore all’altro.

Quando si parla di sociale non significa solo garantire occupazione ma offrire supporto, percorrere una strada e accompagnare l’utente lavoratore nel proprio percorso di recupero e di dignità sociale.

Ci sono soggetti che oggi, oltre a un lavoro, hanno una famiglia, un riconoscimento sociale, hanno una vita e una indipendenza che non é solo economica e non si può né di deve giocare sull’incertezza di un pezzo di pane per soddisfare gli interessi di alcuni.

Qualsiasi sia l’esito e il destino che riguarderà “il contenitore”, sia che si tratti di volontà politica, sia che siano le norme a deciderlo, l’operato della Girasole non si fermerà e continuerà a svolgere il lavoro e la vocazione per cui è nata.

Adesso è importante che non venga reso vano il percorso intrapreso dagli operai, che hanno svolto un servizio per la comunità spesso e volentieri mortificante negli orari, nelle modalità di servizio, nelle attese anche di mesi di quanto loro dovuto.

Dopo 20 anni è necessario che a queste persone venga data la dignità che si meritano, senza che loro stessi diventino baluardo e strumento della volontà politica per darsi battaglia.

Infine, Il Girasole esprime i sentiti ringraziamenti ai cittadini della comunità di Castelbuono, territorio umanamente fertile e sensibile che ha dato tutta la forza necessaria per portare avanti la missione delle iniziative sociali fin qui condotte.

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