Castelbuono, caos positivi, replica del sindaco Cicero al PD

Riceviamo come commento e pubblichiamo di seguito la risposta del sindaco al PD sulla situazione confusa a proposito dei positivi a Castelbuono e su un altro caso sospetto di contagio con sintomi gravi
Mi chiedo è da responsabili, fare una dichiarazione del genere? ho utilizzare notizie riservate, sapute magari perché qualche conoscente lavora nella sanità? È da dirigenti politici dire il falso, affermando che aspettano risposte dal Sindaco. Di seguito pubblico lo scambio di messaggi tra il Sindaco e il Segretario del PD. Comprenderete quali sono le priorità del Sindaco e del gruppo dirigente del P.D.
Il Sindaco
Mario Cicero
Di seguito lo scambio di messaggi:
[8/11, 11:25] Vince Capuana: Sindaco, c’è un castelbuonese ricoverato nei giorni scorsi al Policlinico con polmonite da Covid accertata.
Ne sei a conoscenza nella qualità di autorità sanitaria locale?
[8/11, 13:16] Mario Cicero: Fino a poco fa ho guardato la mail ufficiale, non mi hanno comunicato niente, sto cercando di mettermi in contatto con l’asp per avere conferma. Mi ha dato notizia il medico curante.
[8/11, 13:26] Mario Cicero: Purtroppo l’usca di Cefalù no ne sanno niente, l’igiene pubblica sabato e domenica per assurdo e chiusa, ho chiamato il Giglio, che è il primo ospedale che ha preso in carico il paziente, si stanno interessando loro per farmi avere notizie ufficiali.
[8/11, 13:30] Vince Capuana: Rossella con il 118 sta salendo ora per una paziente Covid a Castelbuono
[8/11, 13:31] Mario Cicero: Per prelevare una paziente Covid?
[8/11, 13:31] Vince Capuana: Si
[8/11, 13:34] Mario Cicero: Io ho parlato con ospedale e con Usca, se non ho dati ufficiali non posso muovermi, loro sono nella totale disorganizzazione. Più tardi chiamo i medici di famiglia per avere un coordinamento tra noi.
[8/11, 13:35] Vince Capuana: Denuncia questo come abbiamo fatto noi, la disorganizzazione di Musumeci e della sua Giunta.
[8/11, 13:38] Mario Cicero: Oggi devo garantire la comunità, sto cercando di interfacciarmi con i vari protagonisti, per le denunce politiche abbiamo tempo.
per la prima volta dò ragione a Cicero…
Quindi il Sindaco sapeva….
Siemu nna cascia
D’accordo. Però siamo confortati dal fatto che il cimitero è stato messo in ottime mani. Possiamo morire tranquilli
Che vergogna è come siamo scesi in basso, utilizzare queste conversazioni private per farne un uso pubblico.
Uno squallore.
Purtroppo, da tanto tempo , troppo tempo, che questo sindaco non fa il sindaco, ma altro (fontaniere, camionista , cameriere etc.).
Per una volta si elevi, e invece di farci guardare dal mondo, pensi che a guardarlo sono i suoi concittadini e non sono per niente soddisfatti del suo operato.
Pensi a come fare a rendere loro meno drammatico il momento, e non pensi come al solito ai turisti che non ci sono.
Flores
Il sindaco penso sapesse tutto da tempo ma, dovendo fare il servizio di Castelbuono covid free, si è nascosto dietro alla mancata ufficialità della comunicazione dall’usca. Si capisce che non può ancora dire che abbiamo casi di covid a Castelbuono ma non può neanche dire che siamo covid free.
…”ho utilizzare notizie riservate”…
Carissimi tutti,
Forse si sta perdendo ogni riferimento.
Polemizzare, rispondere alle polemiche pubblicando azioni di terze persone per lo più operatori sanitari,
L’emergenza non si può gestire sbraitando. La trasparenza istituzionale sopra ogni cosa. L’atteggiamento responsabile di ogni cittadino sempre
Onestamente non sembra che il segretario del PD abbia manifestato priorità sbagliate o intenti incongrui. E’ solo intervenuto, in modo sacrosanto, perché:
1. Si fornissero alla popolazione informazioni corrette e cautelative, senza mai citare o divulgare dati riservati o personali. Tra l’altro, da quello che pubblica il sindaco, lo scambio whatsapp è dell’8/11 mentre ancora il 5/11 il sindaco strombazzava che Castelbuono fosse Covid free.
2. Suggerire al sindaco di elevare proteste contro la disorganizzazione degli enti regionali preposti, gli stessi enti regionali a cui il sindaco si era rivolto un paio di giorni fa suggerendo loro di dissociarsi dalla decisione del governo di aver definito la Sicilia zona arancione
Se per le denunce politiche c’è tempo, come dice il sindaco, perché proprio due giorni fa ha scritto questa lettera aperta (era meglio l’avesse chiusa mi sa) a Musumeci? Se gli ha scritto quella, dov’è lo scandalo a dirgli ora, giustamente, che la Sicilia è arancione perché le strutture preposte sono inadeguate?
Le frasi del segretario PD non denotano affatto quelle priorità sbagliate che il sindaco vede; sembra un po’ come indicare la biblica pagliuzza negli occhi degli altri ignorando la trave nei propri.
Monsieur Cicerò,
comme nous diçons ici a Paris s’accampass i pezz e si faciss la rue avec le jour.
Que, entre parentes, ci fa plus fiur.
Mais elle, tant, comme tout le monde sa, les malafiurs ne l’accatte pas.
Anz,
palesati e sposami.
Je suis pour faire les zites virtuelles.
Plutot, dis-moi, amour mon, comme cazz s’ecriv en français la o avec l’ac????
Pour savoir demandez-vous au sinnac qu’est le plus grand expert de verb et conjonction (pas nzerta aucun jamais). Ma demandez nsicilien silvuplè, autrement iddr se confonde (et neca ci vo pas beacoup)
Mentre a Vo Eugeneo cercavano il paziente zero noi perdiamo tempo tra i sierologici e molecolari
Allora, ricapitoliamo. Un cittadino chiede informazioni al suo sindaco su un fatto successo non in una casa privata ma nella casa comunale, in orario lavorativo, alla presenza di dipendenti, altri cittadini, in pubblica piazza: il malore di un signore, la richiesta di intervento del 118, il trasferimento in ospedale. In paese tutti parlano del fatto strano che stavolta il tampone rapido dà esito negativo ma i sintomi e il tampone molecolare dicono che il signore avrebbe il covid 19. Le comunicazioni del sindaco erano state poco dirimenti. D’altra parte, un rappresentante delle istituzioni non può comunicare che ci sono dei casi se prima non ne riceve comunicazione ufficiale. Tuttavia i numerosi tamponi rapidi positivi lasciano pensare che forse qualcuno sarà confermato dal molecolare e tanto basta per evitare che si dica Castelbuono è covid free. E’ così difficile da capire? O forse la cosa assume un altro aspetto solo perché chi chiede informazioni è anche segretario del PD? O un ragionamento di questo tipo è polemica? I Democratici per Castelbuono precisano che si tratta di sciacallaggio. Ma dei “democratici” dovrebbero conoscere il concetto di libertà di espressione. Poi, se nell’espressione libera ricorrono i termini di un reato la giustizia serve per ristabilire le garanzie democratiche. A Castelbuono è diventato un peccato originale parlare? E’ andata a finire che chiunque parla, chiede, informa vuole attaccare, vuole fare polemica, odia il sindaco o fa sciacallaggio. Ma la vogliamo finire? Stiamo assistendo a uno scadimento culturale peggiore delle più squallide didatture. Il torto non è di chi fa un errore, il torto è di chi lo fa notare. Finiamola, non è così che si mantiene il consenso. Non è alzando i toni che un governo amministra bene i suoi cittadini. La verità non va urlata, va spiegata. Altrimenti nella società c’è qualcosa che non funziona e millenni di civiltà sono andati a farsi benedire.
“Non chiedetemi dove andremo a finire perché già ci siamo.”
ENNIO FLAIANO
Nessuno meglio dello sciacallo sa bene cosa sia lo sciacallaggio.
Applauso, non serve aggiungere altro
Come vede Sindaco (e ademocratici per castelbuono) gli altri Sindaci scrivono a Musumeci preoccupandosi della salute dei cittadini e non come fa Lei per aprire i bar millantandosi Covid free. Aveva ragione quel cittadino che lo invitava a farlo.
Legga, legga e chieda scusa.
https://amp.palermotoday.it/cronaca/coronavirus-orlando-lettera-conte-musumeci.html
Non chiederà mai scusa a nessuno, non è nel suo stile, è troppo presuntuoso. Intanto una carovana di 15 ambulanze sale verso San Guglielmo.
Poco fa ho avuto l’opportunità di assistere a una lectio magistralis di stile e di adesione al ruolo rivestito e alle istituzioni, tenuta da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, durante la trasmissione di Fabio Fazio. Come è ben noto, giorni addietro, aizzati da quattro fascisti, un centinaio di esercenti e gente varia è andata a manifestare in maniera non prorpio pacata sotto casa del Sindaco Gori, come se fosse stato lui a dichiarare Bergamo zona rossa.
Io devo confessarvi di essere rimasto incantato dall’assoluto aplomb e dalla pacatezza di quest’uomo, impensabili in questi tempi in cui la scena pubblica e la scena politica abbondano di cialtroni e venditori di parole.
Il sindaco Gori ha detto, innanzitutto, che quella sera i toni non sono mai trascesi e gli animi non si sono surriscaldati, ma lo ha detto per senso delle istituzioni e per rispetto della città di Bergamo che si onora di rappresentare. Non ha detto, né fatto capire di aver pensato, che i manifestanti stessero facendo polemica, che stessero strumentalizzando qualche decisione e cose che appartengono precipuamente al frasario di chi ha la nebbia nel cervello, l’impedimento lessicale nella lingua e la stessa cecità oculare del pipistrello. Ha detto, anzi, di capire le ragioni dei manifestanti e di essere dell’avviso che nelle loro ragioni ci sia più di un fondo di verità. Di capire che chi manifesta è un lavoratore autonomo che il lockdown porta al reddito zero, ha detto che i bergamaschi,avendo già pagato enormemente in termini di vittime e di schianto economico, non si aspettavano questa nuova chiusura, almeno nella loro provincia. Da gran signore, e non da carrettiere, ha evitato di inveire contro il suo governatore Fontana che, con l’assessore al ramo, qualche responsabilità o forse più di una, la deve pur avere. Ha detto che quei lavoratori autonomi (non ha usato il termine idiota di “partita iva”) devono essere ristorati dal governo centrale per questa seconda enorme perdita che subiranno.
Poi, ha aggiunto di avere scritto a Conte e a Fontana insieme ai sindaci dei capolughi della Lombardia dell’est, non per fare il Masaniello, non per fare l’asino recalcitrante, ma per prospettare la possibilità – che per loro è una primaria necessità – di valutare l’ipotesi di lockdown locali ma, laddove necessari, che siano stringenti. E ha concluso: questa è la mia posizione. Mi batterò insieme ai sindaci di Brescia, Cremona e Mantova perché vengano accolte le nostre istanze. Ma se la sostanza del DPCM per noi non dovesse cambiare io, sindaco della città di Bergamo, sarò sempre in prima linea per farlo rispettare,
Ora voi capite lo spessore morale e istituzionale di quest’uomo, di Giorgio Gori, e capite anche il ciarpame che ci è toccato leggere e sentire in questi giorni. E capite anche perché, oggettiavmente, da più parti nel paese (al di là della propaganda di regime) comincia a montare il convincimento che davvero non se ne può più.
Mi scusi Professore, ma il paragone mi sembra parecchio azzardato.
Anche se non è stato citato in ballo, paragonare il Nostro amministratore al Dott. Gori è quasi una battuta da veglione.
Ma come disse qualcuno:
Ma di cosa stiamo parlando!
La pubblicazione della chat è veramente surreale… Chiediamo solo chiarezza, serietà e sicurezza…Per quanto possibile. Tutto il resto è superfluo e fuori luogo.