Castelbuono in comune: “I tamponi della verità”

(Riceviamo e pubblichiamo) – Il monitoraggio del corpo docente delle nostre scuole ha solo sollevato il tappeto dalla polvere, in verità sarebbe bastato eseguire i tamponi qualche settimana addietro magari, al posto di quelli fatti eseguire ad alcune categorie di operatori commerciali ed oggi, probabilmente, avremmo le scuole aperte.

Ma non è tutto, se per tempo avessimo programmato l’apertura di altri spazi scolastici (e pensiamo alla scuola di San Leonardo come più volte ribadito), avremmo permesso la presenza dei nostri bambini in ambienti più ampi, quindi più salubri, quindi più sicuri.

Non è andata così, non poteva andare così, perché il percorso scolastico, per il primo cittadino, non è una priorità se addirittura viene affermato, pubblicamente, che il titolo di studio non è indispensabile, anzi come vanto afferma che amministra con la terza media (per fare l’amministratore dei condominio, ci vuole invece tanto di laurea e abilitazione ) e mentre ciò avviene affermato spudoratamente, il Ministero della Pubblica Istruzione lavora su un disegno di legge che sposta l’obbligo della scolarizzazione a 18 anni.

Purtroppo l’ignoranza non è una colpa ma una condizione e non produce danni se rimane circoscritta nell’azione di chi la indossa. Ma se produce effetti in chi deve prendere decisioni di comando o di potere allora, i suoi figli più diretti sono l’arroganza e l’improvvisazione con le conseguenze che ciò comporta.

Se le decisioni poi riguardano il campo sanitario, come nella fattispecie, è facile immaginare la gravità delle conseguenze

L’altra sera in Consiglio Comunale ci saremmo aspettati, da parte dell’Amministrazione Comunale, un bel po’ di chiarimenti a tal proposito, proprio alle legittime domande del gruppo ( o dei gruppi ) di minoranza riguardo i provvedimenti che si stanno prendendo per affrontare il momento difficile, che la comunità sta attraversando.

Invece, il Sindaco anziché dare risposte esaustive, tergiversa, e coglie l’occasione per fare comizi (su opere pubbliche che si realizzeranno … se si realizzeranno … sempre parlando al futuro) come del resto fa, nei comunicati, obbligatori per legge, sulle informazioni che deve dare alle comunità sull’andamento del Virus. Parole, parole, parole, soltanto parole.

Infatti

Non ha risposto sulla chiusura della Scuola.

Non ha risposto sui ristori alle Partite Iva.

Non ha risposto sul risultato dello screening in modalità Drive-in.

Non ha risposto in merito all’utilizzo dell’avanzo e gli aiuti alla comunità.

Ecco perché riteniamo che la situazione è fuori controllo.

Lo dimostrano la superficialità nella gestione della cosa pubblica, la mancanza di capacità di analisi e di metodo nel prendere provvedimenti adeguati ai problemi da risolvere. Soltanto annunci.

L’amministrazione comunale ha chiuso la scuola nella completa disorganizzazione e disinformazione. Cosa si sta facendo per riaprire la scuola?

Sappiamo tutti che la scuola in presenza è tutta un’altra cosa. Anche per andare incontro ad un bisogno sociale, si stanno valutando ipotesi di riapertura parziale di plessi o di classi?

Come detto, occorreva e occorre ridistribuire gli spazi, ottimizzare tutte le risorse (umane e materiali), garantire il diritto allo studio e all’apprendimento come prevede la Costituzione, fare in modo che la scuola non perda la sua forte peculiarità che risiede nell’idea della socializzazione, dell’integrazione e dell’inclusione.

La chiusura, laddove non necessaria, comporta inevitabilmente disorientamento, mancanza di motivazione e, cosa ancora più grave, incremento della dispersione scolastica nei contesti familiari dove si è sprovvisti di adeguati e necessari sussidi informatici.

Cosa si sta facendo per i soggetti Diversamente Abili e per garantire, come prevede la legge, la didattica in presenza.

E se, come è vero, il lockdown potrebbe ridurre il contagio, perché l’Amministrazione non ha provveduto a chiudere il mercato settimanale?

Perché l’Amministrazione non ha provveduto a riorganizzare gli uffici comunali utilizzando lo smart working per il lavoro dei dipendenti che sono in continuo contatto con il pubblico?

Perché l’Amministrazione non aumenta l’attenzione e i controlli per le vie del paese, nei bar nei negozi?

La confusione regna sovrana! E pure le bugie!

Il Sindaco in barba alla situazione nazionale e regionale, in un articolo del Gds pubblicato il 6 novembre e in un’intervista rilasciata, andata in onda su tg3, invitava i turisti a venire Castelbuono con lo slogan ”Castelbuono covid free” pur essendo già a conoscenza di casi positivi al test rapido, ( anche se non ancora dichiarati ufficialmente positivi al test molecolare dall’Asp. )

Una bella presa in giro per tutti, bugie che costano care per il danno all’immagine e anche irrispettose nei confronti dei nostri cittadini e degli altri Comuni che avevano comunicato con trasparenza, senza omettere, i casi positivi nel proprio Comune.

E ne vogliamo parlare del sostegno economico alle partite IVA che si trovano in grosse difficoltà a causa delle chiusure delle attività?

Sono trascorsi 8 mesi dal primo lockdown e cosa si è fatto? Anzi, adesso si cercano tutte le scuse per non dare nessuna aiuto, e quando sarà dato, saprà tanto di beffa… un elemosina di circa 800 euro.

Assurdo per un Comune che ha in cassa più di 4 milioni di euro, spendibile, da utilizzare per interventi in investimenti o per aiuti alla popolazione, ha previsto di utilizzarne soltanto 800.000 euro, a fronte dei 2.800.000 dell’anno scorso e di cui nessuno si è accorto.

Il sindaco e la sua amministrazione non sta facendo praticamente nulla…a parte riattivare l’aria pedonale urbana, mantenere i parcheggi a pagamento, la tassa di soggiorno, e fare le multe per gli accessi al centro storico. ..fa i comizi, intitola le scuole e gli asili chiusi, tiene i totem accesi a prova di contagio e fa rifare le strisce pedonali.

Sicuramente una politica più attenta ad un utilizzo efficace delle risorse, mirata al costante monitoraggio di tutta popolazione castelbuonese, avrebbe potuto dare adeguate e giuste risposte all’attuale situazione, certamente non facile che stiamo vivendo.
Serve trasparenza, dialogo, rispetto e coinvolgimento di tutti gli attori: il Consiglio comunale, le Forze politiche, le Associazioni di Categoria, l’Asp , gli Organismi regionali, la Protezione Civile, e le Forze dell’Ordine.

Soltanto così possiamo affrontare e superare i problemi che la Pandemia sta creando alla nostra comunità.

                               Il Gruppo Consiliare “Castelbuono in Comune”

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