Castelbuono in comune: il Comune stanzi subito 1 milione di euro per misure di sostegno a imprese, professionisti e famiglie

L’analisi della situazione attuale è ben lontana dai consueti programmi elettorali … un situazione che nessuno avrebbe potuto immaginare.
Si parlava della crisi economica di un territorio, di un’isola, del sud che più di altri subisce la negativa congiuntura economica che penalizza le nostre poche e piccole aziende, con la “globalizzazione” che aggrava i nostri deficit strutturali e la concorrenza di Amazon che mette fuori gioco molte attività tradizionali.
E continuavamo nell’evidenziare come subiamo in Sicilia una “mancata” cultura della legalità, che spesso si limita alle apparenze e alle formalità di rito, senza effettiva sostanza della legalità.
D’altronde, forse, non ci può essere vera legalità senza vero sviluppo, senza occupazione.
A fronte di un’analisi realistica ma non rassegnata, certamente complicata, difficile ma sfidante, avevamo iniziato un cammino con l’ Amministrazione comunale passata che proponeva diverse azioni che avrebbero potuto portare all’obiettivo di cambiare, risanare e rilanciare il comune di Castelbuono per farne veramente e non a chiacchiere una paese che poteva essere la Svizzera del Sud, ed esempio da imitare per la nostra Sicilia.
Adesso ci troviamo a dover riscrivere, non solo l’analisi della situazione economico-sociale del nostro territorio, ma anche a riflettere sulla storia dell’intera umanità in cui l’Italia ha sacrificato in questi pochi mesi le vite di moltissimi uomini e donne nella lotta contro una pandemia, un fenomeno epidemico del virus chiamato COVID–19.
Sebbene ci sarà – nel nostro futuro – un prima e un dopo COVID-19, l’impegno e la nostra determinazione di risollevare la nostra Comunità da questa gravissima situazione in cui siamo stati catapultati è più che mai forte e determinato.
Ci siamo preoccupati di chiedere di salvare la vita dei nostri cittadini, proteggendone la salute con misure straordinarie e continuiamo a farlo, di chiedere azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà, ma riteniamo che le stesse siamo insufficienti, ecco perché chiediamo che vengano previste subito le somme che la Regione Sicilia ha stanziato (175.000).
Ma dobbiamo occuparci subito – in maniera straordinaria – di contribuire a mettere in salvo l’esistenza delle attività produttive del Paese e, in particolare, dei nostri territori, già logorati da una crisi economica sia nel settore produttivo, sia turistico , che commerciale e professionale.
Tutte le misure economiche e sociali che sono e saranno disposte a tutti i livelli istituzionali devono avere a riferimento la necessità che la situazione iniziale di sconforto e incertezza lavorativa possa e debba trasformarsi in un’opportunità di rilancio. In questo quadro chiediamo di stanziare tutte le risorse che il comune ha ( ovvero 1.000.000 di Avanzo di Amministrazione ) per far fronte a questa emergenza. Serve dare contributi concreti per tutte le piu di 200 attività produttive di Castelbuono utilizziamo le RISORSE DEI CASTELBUONESI per perseguire con più forza, aggiustando il tiro delle azioni dell’amministrazione, tutti gli obiettivi posti per lo sviluppo del territorio, non dobbiamo arretrare davanti a questa nuova e ardua sfida, non dobbiamo perdere nessuno, non possiamo permetterci che qualcuno resti nello sconforto e non riprenda la propria attività di prima con più slancio.
Proprio sulla scia di queste riflessioni ma anche raccogliendo in sede politica e sociale una crescente domanda d’aiuto, il gruppo consiliare Castelbuono in comune ha elaborato un documento che prevede:
un aiuto alle piccole imprese commerciali, artigianali, di rappresentanza nonché per le strutture alberghiere e di somministrazione ( Bar, Ristoranti, pizzerie, gastronomie, rosticcerie etc ) colpite dall’emergenza Covid 19.
Tale proposta è stata pensata in quanto è palese che il lockdown imposto da diversi provvedimenti del Governo nazionale e di quello Regionale hanno colpito tutte le predette attività in modo durissimo, mettendo seriamente alla prova la capacità di resistenza delle medesime.
Un aiuto per tutte le associazioni no profit che nel tempo con iniziative culturali di valore hanno fatto grande il nostro paese ( un sostegno che tenga conto delle spese già affrontate e i contratti in essere e per i quali si dovrà pagare una penale ).
Un aiuto per i professionisti ingegneri, architetti, geometri, avvocati..
Un aiuto per la sanificazione e messa in sicurezza degli ambienti di lavoro privati e pubblici, tale che possa portare il nostro paese ad essere COVID 19 compatibile.
Innanzi a tutto ciò, non si può rimanere fermi. Il Comune deve fare la propria parte fino in fondo nella imprescindibile attività di aiuto al sistema produttivo piegato dalla crisi sanitaria più imponente dell’ultimo secolo. Non può continuare SOLTANTO a chiedere allo
Stato e alla Regione Siciliana, che mi sembra per quanto di rispettiva competenza, hanno fatto la propria parte e certamente dovranno continuare a farla mettendo in campo ingenti risorse utili a salvaguardare il sistema produttivo ed al contempo assicurare uno sviluppo duraturo, ma il Comune deve fare la propria.
Ecco quindi, per quanto possa apparire strano in questo momento, l’emergenza da Coronavirus può divenire un’occasione non solo per ripensare il nostro stile di vita ma anche per impostare un modello di sviluppo socio/economico, in grado di assicurare equità e crescita costante, nel rispetto dell’ambiente, delle vocazioni del territorio e in ultima analisi dell’essere umano, ed i nostri territori delle aree interne potranno giocare un ruolo importante.
Certamente il recupero della credibilità della Politica può e deve iniziare dal comune, ovvero dall’ente di maggior prossimità.
Del resto ci chiediamo, sarebbe corretto far gravare il peso di quest’emergenza, che ha imposto la chiusura alle imprese commerciali, artigianali e di somministrazione ed ai lavoratori autonomi inoperosi , perché impostogli dalle autorità?
La risposta unanime credo che sia un <
Non solo è corretto ma è doveroso – nel rispetto delle disposizioni normative – che il Comune metta in campo tutte le risorse disponibili, a favore dei cittadini che non hanno prodotto.
L’Amministrazione si deve porre sullo stesso piano del Cittadino/contribuente e mai al di sopra dello stesso, in questo caso più che di un aiuto si tratterebbe di ristabilire il corretto equilibrio nei rapporti.
Ecco quindi che l’aiuto alla comunità passerà per uno sviluppo armonioso del nostro territorio dove i protagonisti del successo della nostra comunità di ieri saranno se sostenuti dall’amministrazione comunale gli attori di un nuovo sviluppo della nostra comunità fatto di una vicinanza più distanziata, in un ambiente sano esteriormente ed interiormente.
CASTELBUONO IN COMUNE
IL COORDINAMENTO E IL GRUPPO CONSILIARE
C’è gente che provoca, tanto non ci costa niente. Parlare al posto degli altri e facile, ma restano solamente discursa di cafe’. È FACILE CERCARE I SCECCHI MURTI PI LIVARICI I FIARRI…….
Bravi. Penso che nella attuale situazione che stiamo vivendo sia giusto pensare di dedicare l’avanzo di amministrazione al sostentamento delle attività produttive piuttosto che alla programmazione di opere pubbliche od all’effettuazione di manutenzioni. Del resto, mi chiedo ed invito tutti a riflettere, se scompaiono le attività produttive, se viene meno il lavoro, se l’economia locale muore, il nostro paese non corre il rischio di spopolarsi ancor di più ???? In questo malagurato caso a cosa serve avere un’opera pubblica in più o avere manutentito uno spazio o un edificio pubblico che di fatto non verranno mai utilizzati?? Un paese che di spopola senza una economia che traina, un comune senza entrate e possibilità di spesa non potrà nemneno pensare di vivere quale attrattore turistico. Perché, quindi non dare oggi ciò che si può per evitare ciò. Perché non coinvolgere le stesse attività in un ragionamento globale e lungimirante, io (amministrazione) oggi aiuto te per dare vita alla nostra comunità domani quando io (qualsiasi sia il colore) ho necessità di spendere per manutentire una strada, una rete, un edificio pubblico e non ho somme a disposizione intervieni tu quale categoria produttiva e in maniera diretta, con l’ausilio e la disponibilità e competenza della macchina amministrativa, realizzi le opere,
che portano giovamento sempre all’intera comunità, ( incrementando così il realizzabile eliminando i costi amministrativi insiti delle opere gestite come pubbliche) e facendo lavorare le maestranze locali s vantaggio della nostra economia. Il mio vuole essere solo un pensiero che porti le parti in causa ad una più attenta riflessione, scusandomi per il lessico dovuto ad una battitura di getto.
Se è possibile utilizzare il milione di euro, perché l’amministrazione non lo fa? Li vuole conservare per il Divino festival e Risate di gusto?
Gran premio Cannavale ah!ah!ah!ah!ah!ah!
Non uno ma due…
Il Dott. Antonio Tumminello ha pubblicato un video su facebook nel quale è stato molto buono nei confronti dell’amministrazione che non utilizza i fondi disponibili in questo momento.
Sarebbe l’ora che l’amministrazione ascoltasse l’opposizione perchè non penso che il dott. Tumminello abbia messo la sua faccia affermando che i soldi possono essere spesi per aiutare la comunità e cio’ non sia vero.
Facciamoci sentire anche anonimanente in questo blog, perchè il tempo passa, i problemi aumentano e non è giusto che l’amministrazione non aiuta la comunità come potrebbe e dovrebbe.
Sarebbe pure l’ora dell’umiltà, se l’amministrazione ritiene che non si possa fare e l’opposizione ritiene che si può fare, sarebbe l’ora che l’amministrazione delegasse l’opposizione a proporre dettagliatamente come fare.
Voglio ricordare che molti dei soldi che il Comune tiene in cassa, come ci ha informato l’opposizione, provengono dal lavoro dei negozianti, dei ristoratori, dei bar e di tutti gli altri artigiani e commercianti, compresi quelli che lavoravano in nero.
Speriamo per il bene di tutti ma il tempo passa e si cucina ridendo.