Castelbuono in comune non dimentica
(Riveviamo e Pubblichiamo) – Ci sono date che spezzano in due la storia e storie di vita spezzate da un semplice, terrificante gesto. Oggi, di qualche anno fa, la storia del nostro paese è cambiata. In uno squarcio di tempo infinito, il principio di servizio alla comunità, allo Stato, alla legalità, si è ridotto in mille brandelli.
Ogni giorno, da allora, il nostro paese, che ripudia qualsiasi forma mafiosa, ha il dovere etico e morale di ricordare, di ricostruire lettera dopo lettera quei nomi sfregiati dall’arroganza criminale.
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Le celebrazioni di un attacco vile alla speranza di cambiamento e rinascita della nostra terra non siano però retorica sterile ma stimolo per attivare una costante lotta al malcostume. Non è semplicemente nell’anniversario della strage di Capaci che affermiamo il nostro essere anti-mafiosi ma in ogni nostro quotidiano gesto che si oppone a qualsiasi forma di criminalità.
Ed ecco perché oggi ci troviamo qui, con le dovute precauzioni, nel luogo destinato al ricordo di tutti i paladini della legalità nel nostro paese, perché Parlare di Falcone e Borsellino è la stessa cosa di parlare di legalità e trasparenza. Ma quando noi oggi, qui in questo posto, in questo paese parliamo di legalità ci sentiamo a disagio e imbarazzo. Il giornale di Sicilia di ieri ha riportato un grosso articolo che parla di una indagine a carico del Sindaco, del vice sindaco. Ciò ci preoccupa e ci indigna anche perché i fatti purtroppo successi in questi anni, quali lavori eseguiti dall’amministrazione senza le dovute autorizzazioni, all’uso dell’autotutela su atti di interesse specifico, a procedure di affidamento di servizi palesemente viziate, che, a nostro avviso, hanno dimostrato un modo di amministrare eticamente discutibile, superficiale se non addirittura fazioso. L’elenco è lungo e carico di grossi interrogativi. Siamo preoccupati perché avvertiamo di respirare un’aria viziata. Siamo preoccupati perché il nostro paese non merita queste notizie. Tuttavia siamo sereni perché noi facciamo la nostra parte e sappiamo che la giustizia vuole i suoi tempi ma alla fine prevale sempre. Diamo la massima solidarietà umana, ma non possiamo dare la solidarietà politica, perché aver fatto della cultura del sospetto e del giustizialismo un’arma politica non è stato una scelta che condividiamo. Queste notizie lasciano la comunità intelligente di Castelbuono amareggiata e Castelbuono non merita questo.
Leo Longanesi diceva “attenzione ad appoggiarsi troppo sui principi, perché poi si piegano”.
Il garantismo non è un’opinione, il giustizialismo è una deformazione del principio di giustizia.
Allora ci sia permesso di riflettere sui comportamenti di noi tutti cittadini. Il nostro silenzio di fronte a certi fatti non deve esserci, perché la legalità e il non essere omertosi impone di esporre il proprio punto di vista nei luoghi e nei momenti opportuni. Una comunità in cui la legalità deve essere al primo posto e non la dubbia moralità, necessità di atti di coraggio, di partecipazione, e di sdegno, quando è necessario.
Il gruppo consiliare e il coordinamento politico “Castelbuono in Comune”
ma l’amministrazione??? Ah già! dimenticavo……..
Finalmente hanno detto le cose in faccia…
La verità verrà a galla…!!! Ma questo sindaco che è sempre coinvolto in questa notizie non ci piace….una sola cosa.
Dimissioni.
Ma io ricordo un 23 maggio 2017 con camicie nere bandiere listate a lutto…
Falcone profanato
Ma i democratici non mandano qui il loro comunicato??? Hanno paura che tutti non la pensano come loro…..Altro che sciacalli…..sono loro le iene! Bravi Castelbuono in comune. Questa volta avete la mia fiducia. Adesso costruite una alternativa seria e NUOVA!
In primis devono essere aiutati tutti i cittadini Italiani in regola con le utenze e le tasse comunali e che non hanno debiti con il comune di residenza, sono loro che meritano attenzione e vanno aiutati prima di altri , perché sono loro che mantengono lo stato sociale . Senza dilungarmi troppo , giova ricordare che, il comune ha dei “debitori“ ed “evasori” che debbono somme cospicue , questi per una buona parte sono da ricercare fra i commercianti, artigiani , ristoratori, cittadini comuni, ecc, ora alcuni piangono ma ieri cantavano e ridevono come le cicale , erano coloro che avevano la puzza sotto il naso e ridevono dietro le vetrine , quando dignitosi allevatori, agricoltori e autotrenisti, facevano scioperi di categoria, certamente non per fame ne per PANE, ma per avere i loro diritti ed attenzione dalla classe dirigente del momento . Ora pensate per solo due mesi, questi SIGNORI (centinaia) senza pudore e rossore, chiedono perfino la borsa alimentare e buoni . Ma d’altronde che cosa aspettarci del cittadino medio , ormai COPIA , prende esempio da chi amministra per il BENE del paese, tutto e lecito . Il cittadino onesto paga, magari in ritardo, ma paga sempre e guarda in faccia e non abbassa lo squardo .
Pare proprio che chi si lamenta di più dovrebbe farlo molto meno, visto che con una mano chiede e con l’altra non dà quanto dovuto.
“Chi non è in regola coi pagamenti ha ben poco da chiedere”. Cosi si educa il cittadino!
Una cosa si posso affermare con relativa certezza , chi davvero in questo momento ha bisogno, e magari non chiede perché prova vergogna, è anche chi ha versato fino all’ultimo centesimo alla collettività. La gente perbene spesso soffre in silenzio, possiede ancora fortunatamente rossore in faccia e dignità da vendere . Le disponibilità finanziarie residue del bilancio comunale se non l’avete capito, servono al SISTEMA paese per tutte le incompiute e le opere pubbliche mai fatte, ma sempre annunciate solo in campagna elettorale ed aggiungo anche per mantenere efficiente ed efficace la macchina dei servizi comunali, cosa abbastanza costosa, basta LEGGERE quanto costa mantenere il carrozzone RIFIUTI . Ora finiamola siamo seri, non sprechiamo risorse senza le dovute necessita , anzi prima che si rompa il vaso di pandora pubblicate le liste dei POVERI disgraziati , stavolta il mondo ci quarda… veramente!
Si, sarei curioso di sapere a chi sono andati tutti quei pasti che hanno sfornato solidarmente e socievolmente, (ora entra in gioco la privacy e non lo sapremo). Questo è un bel sistema paese.