Tumminello: “sulla mafia il mutanghero Cicero non può tacere deve chiarire senza oscure risposte”

(Riceviamo e Pubblichiamo) – Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior muto di chi non vuol parlare, perché il sindaco fa finta di esser sordo e non vuole ascoltare le precise domande che gli sono state poste e fa finta di esser muto per salvare la sua faccia.

Peccato che per salvare la sua faccia il mutanghero Cicero stia facendo sprofondare nella vergogna Castelbuono.

Sulla mafia il sindaco non può tacere, non può star zitto come un pesce, deve chiarire senza mezze e oscure risposte.

E’ il caso di ricordare al mutanghero Cicero quanto predicava il giurista e filosofo Noberto Bobbio e cioè che gli atti dei governanti dovrebbero essere conformi alla legge e perfettamente trasparenti, quella trasparenza sconosciuta al mutanghero Cicero e alla sua prona maggioranza.

Per fare un esempio, ad oggi, il dibattito politico nazionale e le procure si interrogano sulla mancata trasparenza del governatore Fontana suoi conti correnti esteri e nessuno invoca per lui la privacy.

E lo stesso vale per il mutanghero Cicero che deve rispondere sui suoi presunti rapporti con tale Pietro Ippolito arrestato per mafia nell’ambito dell’inchiesta Alastra.

Come sappiamo, il mutanghero Cicero si avvalso della facoltà di non rispondere in Consiglio Comunale, scambiandolo per la Procura della Repubblica, e adesso invece si sostituisce all’Inquisizione mandando al sig. Biddeci una lettera con richiesta di chiarimenti sul macello comunale che invece era oggetto di interrogazione comunale.

E nuovamente si ricorda al mutanghero Cicero che queste sono attività degli organi di polizia e della magistratura alle cui domande i cittadini devono rispondere con l’obbligo di dire la verità sotto sanzione della falsa testimonianza.

Per tali inoppugnabili ragioni il mutanghero Cicero deve farsi portavoce della trasparenza del proprio governo sulla questione mafia, e non può trasformare la sua attività camuffandola per quella giudiziaria.

Venendo alle domande alle quali deve rispondere, se il mutanghero Cicero ritiene di dovere stare zitto allora è da ritenere che per lui vale il vecchio … adagio di chi tace acconsente.

Per cui:

– se e in che termini il Consorzio Produttori Madoniti, di cui è presidente il nostro attuale sindaco Mario Cicero, nella qualità di gestore delle aree mercatali di Irosa e Campofelice ha dato in affidamento celle frigorifere o capannoni a Campofelice a tale sig. Pietro Ippolito, soggetto tratto in arresto per ragioni di mafia nelle recenti inchieste giudiziarie;

Se il mutanghero Cicero tace allora lo prendiamo per un sì.

– se lo stesso Ippolito ha regolarmente pagato i canoni di affitto oppure lo stesso è inadempiente e se si da quanto tempo;

Se il mutanghero Cicero tace allora lo prendiamo per un sì.

– se e in che termini nell’ambito dell’attività del Consorzio Produttori Madoniti o del Comune di Castelbuono il soggetto in questione, tratto in arresto per mafia, è stato tra i partecipanti in una fiera in Belgio per la promozione dei nostri prodotti.

La presenza di tale Ippolito è documentata dalla foto (vedi link pagina FB Comune di Castelbuono) insieme all’allora assessore Carrozza, ma l’interrogazione era finalizzata a conoscere se e in che termini il coinvolgimento dell’Ippolito era avvenuto nell’ambito delle attività del Consorzio e quindi a conferma dei presunti rapporti del Presidente/ Sindaco Cicero, oggi anche sindaco mutanghero;

E anche in questo caso il mutanghero Cicero tace e si trasforma in anguilla che cerca di scappare via, lasciando nel dubbio della vergogna Castelbuono e le persone per bene della nostra Comunità.

Il capogruppo di Castelbuono in Comune

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