Castelbuono. In stand by il recupero dell’ex ospedale di Sant’Antonio. Incomprensioni tra il Sindaco ed il Direttore dell’Asp. Tumminello si rivolge a Cracolici
Castelbuono. In stand by il recupero dell’ex ospedale di Sant’Antonio. Incomprensioni tra il Sindaco ed il Direttore dell’Asp. Tumminello si rivolge a Cracolici. Candela:«ho rigettato il progetto, motivandolo»
L’immobile, chiuso da oltre 40 anni, dovrà attendere ancora prima di “vedere la luce”.
Ma per una volta il problema non è la mancanza di fondi, perché quelli ci sono grazie ad un finanziamento della Fondazione con il Sud, piuttosto il blocco dell’attività è dovuto alle incomprensioni tra il Sindaco di Castelbuono Antonio Tumminello ed il Dirigente dell’Asp 6 di Palermo Antonio Candela. Tra i due pare ci sia stato qualche problema di comunicazione.
Ecco i fatti.
Con una nota odierna il primo cittadino di Castelbuono informa anche la stampa d’aver chiesto “udienza” ad Antonello Cracolici, Presidente della Prima Commissione Affari Istituzionali presso l’Assemblea Regionale Siciliana. Oggetto dell’incontro sarà «il disinteresse e il modo non confacente» con cui Antonio Candela amministra l’Asp 6.
Per essere più precisi, Tumminello riferisce a Cracolici di non essere riuscito ad incontrare Candela, «nonostante le ripetute sollecitazioni». Il mancato incontro che blocca l’iter per il recupero degli 800 metri quadrati dell’ex ospedale di Sant’Antonio, dove il Comune vorrebbe realizzare un centro socio sanitario e poliambulatorio sociale.
«Assistiamo, purtroppo, al disinteresse del Direttore Generale dell’Asp 6 che malgrado le continue e ripetute sollecitazioni, ha evitato fino ad oggi di incontrarci. – Scrive Tumminello – Crediamo che tale atteggiamento di non collaborazione da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale al fine di permettere la fruizione di questo importante immobile di circa 800 metri quadrati utilizzando, risorse private che creerebbero tra l’altro, nuove opportunità occupazionali non sia per niente confacente ai principi della buona amministrazione, pertanto ci rivolgiamo a Lei affinché possa sentirci in commissione».
Ma per il Direttore Generale dell’Asp le cose non stanno così, anzi.
Raggiunto telefonicamente dalla redazione ci ha riferito di aver ricevuto un progetto dal Comune di Castelbuono per il recupero dell’immobile e di averlo rigettato, motivandone la scelta. «In ordine al resto – ha aggiunto Antonio Candela – non intendo al momento rilasciare altre dichiarazioni».
Si tratta dunque di “incompatibilità istituzionale”? Qualunque sia il problema, a nostro modesto avviso, non potrà essere Antonello Cracolici a mediare per risolvere le incomprensioni, non foss’altro perché appena poche settimane addietro, fu proprio Cracolici ad avere problemi con Candela e a chiedere, nel corso di una conferenza stampa, le dimissioni del Dirigente.
Difficile credere che il Sindaco Tumminello abbia sbagliato “moderatore”, piuttosto la scelta di rivolgersi proprio a Cracolici in politichese potrebbe tradursi in un segnale di schieramento, forte e chiaro.
A Candela la prossima mossa.
(Fonte: ilcaleidoscopio.info)
Mah?! In tutto questo “ping pong” a rimetterci sono sempre i cittadini.
Tutti a casa, politici e direttori.
Richiediamo per questi fatti, inconcepibili in un paese che si ritiene civile, l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella e del Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi