Castelbuono: nuova disciplina per i piccoli intrattenimenti musicali nel centro abitato

Un paese turistico per poter offrire servizi di qualità necessita della collaborazione di tutti coloro che vivono nella stessa comunità.
Castelbuono negli anni è riuscita con un progetto che ha visto coinvolto la comunità stessa a diverse iniziative culturali promosse dalle Amministrazioni Comunali.
Abbiamo avuto inoltre, la possibilità di apprezzare diverse iniziative promosse dai titolari dei Pubblici Esercizi e dai nostri Ristoratori.
L’Amministrazione Comunale, al fine di regolamentare tutto ciò ed evitare disguidi e incomprensioni tra gli operatori commerciali e i cittadini residenti del centro urbano, ha diramato un’ordinanza giorno 11.06.2019 n. 63 di cui si allega copia, per disciplinare l’organizzazione dei piccoli intrattenimenti musicali.
L’Amministrazione
Ordinanza-n.-63-del-11.06.2019
Finalmente lo stesso spettacolo ogni sera: spogliati e va curcati.
In alternativa: scendere a Finale oppure a Cefalù.
Chissà se il comune metterà a disposizione i bus navetta come per le elezioni , ah, ah, ah
li ha praticamente vietati! Art 4 DPR 227/2011
Viva Castelbuono turistica
Non avete capito niente. Si è messo il ferro dietro la porta.
Poi ognuno farà tutta la baraonda che vuole fino all’alba. Sempre nel profondo rispetto dei diritti di chi dovrebbe riposare.
Ma l’essere anziano, l’essere un lavoratore l’essere un malato non fa né economia né turismo.
I diritti sono solo per quattro o quattordici
Plaudo all’iniziativa. Andava regolamentato. Io mi spingerei anche alla regolamentazione della vendita e somministrazione alcolici.
Penso che Castelbuono sia l’unico paese d’Italia in cui un barista in pieno centro può decidere di far iniziare il “piano bar”, con volumi da 120 dB, alle 23.30 e farlo finire a notte fonda. E’ evidente che non c’è nessuna forma di rispetto per i residenti e inoltre mi sembra un “tantino” incivile! E finiamola con la storia del paese turistico…la notte nei bar non ci sono i turisti, ci sono solo i nostri ragazzi ubriachi.
Chi è andato oltre il bivio di pollina dovrebbe sapere che, ovunque si beve, ovunque si ascolta musica…e che bere un bicchiere di vino ascoltando della musica alle 21 ha la stessa bellezza di farlo alle 3 di notte.
Fa molta differenza invece per quelle persone che quella musica non la vogliono (o possono) sentire…
Concordo che si dovrebbe regolamentare anche la somministrazione di alcolici…non credete che sia pericoloso il fatto che a Castelbuono un ragazzino può normalmente bere fino alle 3 di notte e poi mettersi sul motorino?
Per quanto riguarda la delibera sono certo (anche vedendo l’eventuale cifra da pagare, 25 euro) che serve solo per produrre carta straccia!!!
vi preoccupate dei bar che servono alcolici, se non sbaglio adesso c’è anche un distributore automatico che vende birra, non mi sono fermato a vedere come funziona ma mi auguro che i minorenni non possono comprarla
Spesso mi è capitato di suonare nei locali di Castelbuono, non si va mai oltre le 00. 30 e i concerti cominciano alle 22.30, 23.00. Certo, si potrebbe ancora migliorare e cominciare i concertini alle 21, ma non mi sembra sia mai successo negli ultimi 10 anni che i concerti finessero a notte fonda. Un altro discorso poi è il rumore che si crea perchè la gente dopo il concerto magari si intrattiene, demonizzare la musica mi sembra inopportuno. Oltretutto, e sono sicuro parlo a nome di numerosi musicisti, per noi cominciare i concerti prima sarebbe auspicabile.
Concordo pienamente con il cominciare a suonare alle 20 ef inire alle 22. Anche la soglia dei 55dB va benissimo: suoniamo solo acustico e ci risparmiamo pure di montare l’amplificazione.
Ieri sera si è inaugurata l’ordinanza dei decibel. In via Sant’Anna (con inizio alle ore 23), misurati 97dB con picchi di 110. Altro che 55 dB come previsti dall’ordinanza sindacale, ah, ah, ah.
Chi dovrebbe controllare? Ha ragione Gatto Silvestro: è solo carta e carta resterà
Ma forse doveva controllare qualcuno che nello stesso tempo doveva essere controllato. Un’altra anomalia.
Premesso che 55 dB è un limite veramente basso, la normativa predispone che la perizia fonometrica esterna deve tener conto del rumore di fondo che deve essere sottratto al rumore aggiunto… Quindi per predisporre una perizia fonometrica, che deve essere fatta da un tecnico-ingegnere abilitato, si deve prima misurare il rumore di fondo.
…e 110 dB è veramente alto! A castelbuono non si fanno piano bar (non sono apprezzati), piuttosto si preferiscono le discoteche all’aperto!!!
Quindi caro “Per fonometro”, la sera di san giovanni specialmente in quei posticini che per affermare la propria esistenza sparano la musica a tutto volume, dovendo misurare i decibel dovuti alla musica dobbiamo ricordarci di togliere quelli dovuti al chiacchierio della gente. Certo che tu magari avrai studiato per dire queste cose……
ARPA (http://www.arpa.marche.it/index.php/salute-ed-inquinamento-acustico) dice…
Si stima che nei paesi dell’OCSE più di 150 milioni di persone siano esposte a livelli di rumore superiori ai 65 dB(A) indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia di sicurezza. Secondo il primo rapporto sull’ambiente europeo dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA, 1995) nel continente europeo 113 milioni di persone sono esposte a livelli sonori eccedenti i 65 dB(A), mentre a livelli eccedenti i 55 dB(A) sarebbero esposti 450 milioni di persone (65% della popolazione europea). Lo stesso rapporto indica in 65 dB(A) il livello massimo diurno ammissibile in ambiente esterno per garantire condizioni accettabili di comfort negli ambienti interni, proponendo per le aree residenziali di nuova edificazione un livello ambientale esterno non eccedente i 55 dB(A).
Il secondo Rapporto dell’Agenzia Europea conferma la gravità del fenomeno, che sarebbe particolarmente concentrato nelle aree urbane dove la popolazione risulta esposta anche a livelli superiori ai 75 dB(A), limite da considerarsi inaccettabile in quanto il suo superamento prolungato può determinare l’insorgere di patologie a carico dell’apparato uditivo.
Circa 9,7 milioni di persone in Europa sono esposte a livelli inaccettabili di inquinamento acustico (superiori a Leq di 75dB(A) nelle 24 ore).
Sei ingegnere lo sai cos’è ARPA, giusto?
Se vuoi, scrivi l’indirizzo di casa tua che stanotte ti suono a 55 dB visto che è bassissimo
È così mi dispiace per te
Il testo sono chiacchere da tabacchieri
Il tecnico incaricato è dunque chiamato a valutare il livello equivalente della rumorosità ambientale definito mediante la relazione
Leq A T = 10 log (1/T ∫T0 (p2A (t)/p2O) dt)
in cui:
– T è il periodo dell’esposizione rumorosa considerata, coincidente con il periodo di riferimento diurno o con quello notturno;
– pO è la pressione sonora di riferimento pari a 20 μPa;
– pA è la pressione sonora corrispondente alla rumorosità ambientale opportunamente pesata con il filtro di ponderazione A.