Castelbuono. Polemica tra Giunta ed opposizione sul “no” all’allungamento di un mutuo. Nel 2005 il Consiglio approvò, ma Fiasconaro non cambia idea

È polemica tra la Giunta Tumminello e le opposizioni consiliari di Castelbuono in merito alla proposta di rinegoziazione di un mutuo che il Comune ha acceso con la Cassa Depositi e Prestiti per l’ampliamento della Casa Comunale.

La querelle si protrae da alcune settimane.

A fine maggio il Consiglio Comunale aveva bocciato la proposta della Giunta Municipale di allungare un mutuo di ulteriori 10 anni, al fine di pagare una rata meno impegnativa, “più leggera”, ma ovviamente, l’operazione comportava, nel tempo, un maggiore esborso di interessi.

Nello specifico la Giunta ha proposto al Consiglio di rideterminare l’importo della rata semestrale da 21.308 euro a 16.912 euro, spostando la scadenza al 2044 (anziché al 2034). Così facendo il Comune avrebbe dovuto pagare l’importo complessivo di 997.854 euro, cioè con un maggiore versamento di interessi a carico del bilancio comunale di 145.532 euro. Una rata più bassa avrebbe però consentito alle casse comunali di beneficiare di maggiori liquidità, fattore importante in un momento di penuria di trasferimenti e di risorse per gli Enti locali.

Dura fu la critica delle opposizioni. I capi gruppo Giuseppe Fiasconaro, Fabio Capuana e Rosario Castiglia in una nota congiunta sostenevano di «aver smascherato una costosa furbata» e di aver evitato il prelievo di altro denaro dalle tasche dei cittadini.

Sembrava che la questione si fosse conclusa in Consiglio Comunale. Ma Tumminello e la sua Giunta non hanno digerito il no del Consiglio Comunale e, probabilmente, anche la dura critica mossa nei confronti del loro operato.

Infatti stamattina l’Amministrazione Comunale ha diramato alla stampa un comunicato per rendere noto che un provvedimento analogo a quello bocciato a fine maggio fu proposto dal Consiglio Comunale nel 2005, durante la legislatura Cicero e, in quella circostanza la Delibera di Consiglio fu approvata dal Consigliere Giuseppe Fiasconaro, oggi fortemente contrario a tale soluzione. Perché questo cambiamento di atteggiamento nei confronti di un provvedimento sostanzialmente identico?

«Dopo il manifesto intitolato “Rinegoziazione Mutuo. Il Consiglio smaschera una “costosa furbata” – si legge nel comunicato diramato dalla Giunta – dove si raccontava che i numeri sono implacabili e che il Comune avrebbe dovuto pagare maggiori interessi per € 145.352, a seguito dell’approvazione della rinegoziazione del mutuo, vi portiamo a conoscenza della Delibera di Consiglio Comunale n°47 dl 21 giugno 2005 avente ad oggetto “Rinegoziazione e riconversione mutui con cassa depositi e prestiti” proposta dall’allora Amministrazione Cicero, dove nella stessa venivano rinegoziati non un mutuo, bensì 4 mutui con un maggior costo per la collettività di € 655.980».

E definendo senza mezzi termini “una figuraccia” quella delle opposizioni, la Giunta prosegue con l’affondo «Certo bisognerà che ognuno di noi si faccia spiegare dal Ragionier Fiasconaro (che all’epoca approvò la proposta) e dai due Capigruppo Castiglia e Capuana, quali sono gli interessi della comunità castelbuonese (e quali sono i propri)».

Le motivazioni che hanno portato il Capo gruppo Fiasconaro ad agire, negli anni, in modo diametralmente opposto non potevamo che chiederle al diretto interessato.

«Gli interessi sono quelli odierni non quelli del 2005, – ha risposto in modo secco e deciso Giuseppe Fiasconaro, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione. – La nostra posizione l’abbiamo già spiegata in un precedente comunicato, e quella resta».

La tensione si respira nell’aria a Castelbuono, dove nessuno degli attori della politica locale ha intenzione di smuoversi di un solo millimetro dalla posizione assunta. Ed il botta e risposta di oggi ne è prova.

(Fonte:ilcaleidoscopio.info)

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