Castelbuono: refezione scolastica? La salute prima di tutto. Ecco i punti chiave dell’assessore Puccia

Venerdì 26 gennaio l’Amministrazione Comunale ha organizzato nei locali del Museo Francesco Miná Palumbo un incontro formativo-informativo sulle nuove tabelle dietetiche adottate per il servizio di refezione scolastica. L’evento è stato organizzato dall’Assessorato alla pubblica istruzione. Il responsabile del III settore dott. Vincenzo Schillaci ha coinvolto per la parte prettamente scientifica, relativa all’importanza e ai benefici di una alimentazione sana, il dott. Nutrizionista Gabriele Morici; per la parte pratica il personale addetto al servizio di refezione scolastica.

L’invito è stato rivolto al Dirigente Scolastico, ai responsabili di plesso, ai docenti e alle famiglie dei ragazzi. Obiettivo dell’incontro informare la comunità della scelta voluta fortemente dall’Amministrazione Comunale di adottare tabelle dietetiche nuove legate alla stagionalità dei prodotti e all’uso di materie prime locali. Infatti il dott.Morici, dopo avere illustrato quali sono i must di un sano, corretto ed equilibrato regime alimentare nella fascia di età dai 3 ai 14 anni, ha spiegato insieme al dott. Schillaci cosa vuol dire scegliere di utilizzare tabelle stagionali nella mensa scolastica. Sicuramente intento comune è il benessere dei ragazzi, per cui è sembrato opportuno coniugare selezione accurata degli alimenti, tipicità locale e equilibrato apporto calorico e nutrizionale, il tutto associato ad una cottura che tenga conto di queste variabili. È stato spiegato, inoltre, ai presenti, facendo riferimento a tabelle e grafici scientifici, a etichette, a precisi codici valoriali di riferimento, l’incidenza di una corretta è bilanciata alimentazione associata al movimento fisico sulla prevenzione di patologie endocrine, metaboliche, tumorali.

La seconda parte dell’ incontro è stato centrato sugli interventi dei presenti i quali, pur riconoscendo l’importanza salutare della nuova dieta alimentare, riferiscono alcune criticità relative alla combinazione di alcuni cibi e concordano sulla scarsa curiosità dei loro figli a provare piatti e alimenti diversi. Emerge che I ragazzi vogliono mangiare sempre le stesse cose e la scarsa abitudine alle verdure .Viene ribadito quanto importante ed educativo è abituare a scuola e a casa i giovani ad avere un rapporto più “interattivo” con il cibo, la mensa è un luogo didattico educativo per iniziare questo processo sinergico tra comune scuola famiglia, tutti al servizio dei minori/figli/scolari uscendo fuori dalla logica erogatori/ fruitori. Gli operatori del settore intervengono e si impegnano ognuno dalla propria parte a cercare di aggiustare il tiro per rendere questo servizio più alla portata di tutti gli utenti.
Si ringraziano i docenti per la loro fattiva collaborazione sia nel momento della gestione del pranzo che durante lo svolgimento di quest’ultimo in cui essi continuano a prendersi cura dei ragazzi a tal proposito la mensa può considerarsi un servizio della scuola e non per la scuola.
Tutti auspicano, inoltre, il protrarsi di altri incontri di questo genere per costruire un confronto costruttivo e operativo tra la comunità scolastica, le famiglie e l’Amministrazione Comunale.

L’Assessore alla Pubblica Istruzione
Marienza Puccia

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