Castelbuono, una scuola nuova per i giovani e un archivio comunale dal vecchio edificio
Governare guardando alle generazioni future
(Riceviamo e pubblichiamo) Una delle opere pubbliche più importanti e significative realizzate a Castelbuono negli ultimi anni è senza dubbio la nuova scuola costruita in via Sandro Pertini, accanto all’edificio esistente che attualmente ospita la scuola media. Si tratta di un’opera fondamentale, perché offre agli studenti, ai docenti e a tutto il personale scolastico una struttura moderna, sicura e conforme a tutte le normative vigenti, comprese quelle antisismiche.Tutti ricordiamo le polemiche accese e, spesso, prive di logica, sollevate da un gruppo di cittadini e insegnanti quando i progettisti dell’Ufficio Speciale della Regione Siciliana — incaricati di redigere il progetto — ci comunicarono che non era opportuno intervenire sul vecchio edificio per metterlo in sicurezza, ma che sarebbe stato necessario costruirne uno nuovo. Il Ministero della Pubblica Istruzione, nel momento in cui autorizzò questa scelta, impose l’abbattimento del vecchio edificio.Questa decisione suscitò forti reazioni: proteste, lettere, richieste di accesso agli atti, informative agli assessorati e al Ministero.
Alcuni cittadini denunciarono pubblicamente quella che definirono una scelta scellerata, accusandoci di incapacità amministrativa e di spreco di risorse pubbliche, sottolineando che sull’edificio esistente erano già stati effettuati interventi di efficientamento energetico e di adeguamento alla sicurezza.Eravamo consapevoli che l’abbattimento avrebbe rappresentato una beffa per la nostra comunità e, più in generale, per la pubblica amministrazione. Tuttavia, le prescrizioni ministeriali erano chiare: non rispettarle avrebbe comportato la perdita del finanziamento e della posizione utile in graduatoria per mantenerlo. Non ci siamo lasciati travolgere dalle polemiche né condizionare da valutazioni politiche di breve periodo, pur sapendo che ciò avrebbe potuto penalizzarci sul piano elettorale.
Abbiamo scelto di agire con responsabilità, guidati da una visione chiara e dalla consapevolezza che una classe dirigente deve guardare oltre gli interessi contingenti. Il nostro primo obiettivo era salvaguardare il finanziamento, realizzare la nuova scuola e offrire ai ragazzi e agli operatori scolastici una struttura sicura e moderna.Solo successivamente abbiamo avviato un dialogo con l’Assessorato e il Ministero della Pubblica Istruzione per proporre un’alternativa all’abbattimento del vecchio edificio. Dopo una serie di interlocuzioni verbali e scritte, abbiamo avanzato la proposta di destinare l’edificio esistente a sede dell’archivio comunale, sia storico che corrente, suddiviso in sezioni funzionali.Il 7 agosto 2025, l’Ufficio Speciale dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione ha rilasciato il nulla osta alla nostra proposta, trasmettendolo anche al Ministero, che il 19 agosto 2025 ci ha comunicato ufficialmente di “non ravvisare rilievi in merito a quanto già autorizzato”. In altre parole, siamo stati autorizzati a destinare l’edificio della scuola Francesco Minà Palumbo ad archivio comunale.Il Sindaco dichiara – “la vicenda che ha interessato questa opera pubblica, insieme a diverse altre, dimostra la serietà e la competenza della Giunta di governo e dei funzionari. Non ci siamo fatti trascinare dalle polemiche né dal timore di perdere consenso elettorale. Abbiamo agito con responsabilità, certi che il ‘paese reale’ avrebbe compreso. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, dimostrando che chi ha visione e progetti chiari per il territorio che amministra, alla fine viene premiato dai risultati che si raggiungono e dalla condivisione dei cittadini.”

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