Cefalù: Sequestrato cantiere. Multa di 42mila euro

I controlli hanno portato alla luce che il rappresentante legale della ditta beneficiaria delle opere, risultava responsabile della mancata adozione del piano di demolizione

Hanno trovato numerose irregolarità in materia di sicurezza e mancata applicazione dei contratti nazionali di settore. Per questo hanno sequestrato il cantiere e sospesa l’attività imprenditoriale per l’impiego di un lavoratore in nero su due presenti. A fare visita al cantiere sono stati i Carabinieri del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo, insieme agli Ispettori del lavoro civili.

I controlli hanno portato alla luce, come si legge in un comunicato, che il rappresentante legale della ditta beneficiaria delle opere, risultava responsabile della mancata adozione del piano di demolizione. L’architetto committente dei lavori, non aveva verificato l’idoneità tecnica all’esecuzione dei lavori edili. I titolari della ditta esecutrice dei lavori risultavano responsabili della mancata visita medica preventiva all’assunzione dei lavoratori, per la mancata formazione dei lavoratori, la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuali (DPI) ai lavoratori, del mancato adeguato ancoraggio del ponteggio metallico che invece risultava instabile. Alla fine del controllo gli operanti identificavano quattro lavoratori di cui uno in nero. Hanno elevato 42mila euro fra sanzioni amministrative ed ammende.

Gli stessi militari hanno portato alla luce a Bagheria un cantiere con 3 lavoratori in c.d. “distacco illecito” da altra ditta. La legge Biagi – fanno sapere i militari – sanziona questo tipo di impiego illecito da una ditta ad una seconda laddove tale pratica non rappresenti un interesse produttivo della ditta e del lavoratore, ma l’esercizio di una mera somministrazione di lavoro non autorizzata, una forma di caporalato da parte del datore di lavoro verso gli operai, che li mette a disposizione di altra ditta, magari ad un prezzo inferiore: quindi con un contratto irregolare. I titolari di questa ditta avevano operato un illecito distacco dei tre operai per complessivi 159 giorni lavorativi.

A dare impulso ai controlli il Dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro. I controlli e le ispezioni riguardano la verifica della sicurezza nei cantieri e l’osservanza dei contratti di lavoro a Palermo e provincia. «I risultati delle ultime attività ispettive – si legge in un comunicato – dimostrano ancora che la cultura della sicurezza e l’osservanza dei contratti di lavoro non sono i primi pensieri di taluni imprenditori. Ma l’impegno della Direzione Territoriale del Lavoro e dell’Arma è quello di insistere, senza posa, nella metodica riproposizione dei controlli, senza accanimento ma con estrema costanza, al fine di strutturare una cultura del lavoro e dell’osservanza delle sue regole. Il benessere degli operai e la conseguente qualità del loro lavoro sono i mezzi utili per la creazione di un percorso virtuoso, in cui il mondo del lavoro raggiunga un equilibrio accettabile nel cui contesto i lavoratori abbiano contratti giusti, gli sia consentito di lavorare in sicurezza e che gli stessi possano rientrare interi la sera a casa dai propri cari».

Fonte: www.cefalunews.net

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