Clamoroso ô Chian’a bbaddra per la partita del secolo: TEATRO vs CAMMARUNI (dove SI PARLA delle Fontanelle)

(Riceviamo e pubblichiamo) – Il sindaco, animato dall’ansia di dimostrare ca u suli affaccia di Isinelli, cioè di avere ristrutturato Le Fontanelle (mentre ha solo gettato fumo negli occhi), da illusionista consumato è uscito al naturale facendo approvare alla SUA giunta un progetto che in maniera speculativa ha definito “esecutivo” e aggiornato. In realtà, quello presentato ha pochissimo di esecutivo e ancora meno di aggiornato, essendo quasi la stessa versione presentata all’assemblea di maggio 2019 con qualche dozzinale correzione a mano. Che sia esecutivo poi, con un computo metrico che definire sintetico è un eufemismo e con tanta parte degli elaborati ancora da definire, appare impossibile.

Siamo certi che il sindaco, facendo seguito al suo comizio del 5 gennaio scorso, avesse impellente bisogno di coniugare i fatti alle parole, cosa – questa – che finora non gli è riuscita granché. Purtroppo però l’incontro all’assessorato dei BBCC per cambiare il titolo del progetto finanziato (ma non c’era nulla da cambiare) da lui annunciato per il 14 gennaio, non ha avuto luogo. E non perché sia stato rimandato all’ultimo momento: sapevamo, già una settimana prima, che l’unico funzionario a cui chiedere la fantomatica variazione, quel giorno si trovava a Londra!!!! Ma c’è di più: per quel giorno, all’assessorato non risultavano appuntamenti con il sindaco Cicero! Quindi, delle due l’una: o il sindaco ha avuto un abbaglio o cercava di abbagliare noi…

Così è stato costretto a fare l’unica cosa che gli rimaneva: far approvare dalla sua giunta un progetto esecutivo che qualcuno ha predisposto partendo dal vecchio progetto, inserendo un disegno a mano libera almeno irrituale in un progetto definito come esecutivo, rispolverando le immagini del foto-rendering del vecchio e incongruente progetto presentato nell’assemblea di maggio 2019, recuperando alcuni elaborati dello stato di fatto e, infine, redigendo frettolosamente una relazione, inclusiva di sommario computo metrico.

Pur dubitando che la versione “N. Elaborato Gen.01” approvata possa essere il progetto esecutivo definitivo, dobbiamo considerarlo come è stato annunciato nell’albo pretorio del Comune. Quindi, sulla base delle informazioni in esso contenute, proponiamo le fasi salienti della non tanto ipotetica partita Teatro vs Cammaruni che naturalmente ha avuto luogo in piazza Castello, appunto ô chian’â bbaddra:

  1. Il progetto approvato dalla giunta utilizza ben 9 foto per gli spazi esterni e solo 3 per quelli interni: il risalto è quindi per l’esterno, segnatamente per la strada (che non è prevista nell’opera finanziata) e soprattutto per dove andrà a sbuttare. Non interessa al sindaco che non funzioni il teatro, l’importante è che polifunzioni u cammaruni. Teatro 0 – Cammaruni 1
  2. Il foto rendering evidenzia sedie mobili che sono assolutamente non a norma per gli spettacoli teatrali al coperto; ma che vanno magnificamente bene per ogni esigenza di banchetto. Teatro 0 – Cammaruni 2
  3. La relazione include “… il sistema dedicato di illuminazione, e le predisposizioni per tutti gli allestimenti del palco scenico che saranno oggetto di distinto finanziamento”. Badate, qui si dice no a illuminazione e attrezzature sceniche e sì alla strada, realizzata stornando i soldi del finanziamento (con buona pace anche del gruppo di maggioranza). Teatro 0 – Cammaruni 3
  4. La vista progettuale dall’alto di alcuni elaborati, mostra la differenza tra la pianta del vecchio teatro, più armonica per larghezza e lunghezza, e quella del nuovo progetto, disarmonica e simile a un corridoio stretto e lungo a vantaggio di un foyer immenso e inutile, buono al massimo per stiparvi le cucine da catering e quindi solo per la polifunzionalità da cammaruni. Teatro 0- Cammaruni 4
  5. I posti previsti sono 256 (179 in platea e 79 in galleria) ma non disperiamo, possono ancora diminuire. Infatti, Nel 2017, con la precedente amministrazione, l’attuale progettista Arch. Renzo (P)iano Monaco, aveva già condiviso la fattibilità di 380 posti; il 26/6/19 l’attuale progettista aveva condiviso la fattibilità di circa 300 posti; il 2/11/19 lo stesso progettista aveva proposto 280-290 posti. Oggi il progetto indica 256 posti, a tutto vantaggio di un foyer che potrebbe servire un teatro da 1000 e passa posti o una prima comunione da 500 invitati. Come dire prima gli accessori inutili e poi il cuore del teatro. Che tristezza! Scusa Ameri: O chian’a bbaddra cambia ancora il risultato: Teatro 0 – Cammaruni 5
  6. Su 15 immagini 5 riguardano l’interno e 10 l’esterno e la strada (una vera ossessione per il sindaco la strada, neanche i Romani quando fecero la Via Appia). Ciò è sintomatico della vacuità progettuale nel predisporre l’interno, cuore pulsante del teatro. A dimostrazione del fatto che a questo sindaco non serve il teatro. Si badi che il progetto riguarda il recupero e la ristrutturazione del cine teatro. «Queste cose ce le dobbiamo ricordare!!», citando l’amato sindaco. Con ciò non intendiamo minacciare, vogliamo solo esercitare diritti che dovrebbe esercitare ogni cittadino. Ma a costo che sia percepito come minaccia, facciamo presente a tutti gli aventi causa che sul fatto di preferire la strada al teatro, priorità dichiarata del progetto finanziato, porremo quesiti, esposti, denunce, in ogni sede istituzionale e giudicante competente, pubblicandoli su ogni media accessibile. In ogni caso: Teatro 0 – Cammaruni 6
  7. Il declivio del piano di calpestio della platea, citato nella relazione progettuale, sembrava un requisito accolto. Ma non è presente negli elaborati, segno di concessione a parole, messa lì giusto ppi chiudiri a ucca. Ma si capisce che neanche questo possono concedere, altrimenti come sistemano i tavolini col pavimento in declivio? Quindi: Teatro 0 – Cammaruni 7
  8. Il sindaco inorridiva constatando la pericolosità della incomprensibile “culla muraria” che il progettista si ostina a mantenere contro qualsiasi evidenza: c’è un’ipotesi (disegnata a mano libera) di inclinazione a 45° della culla muraria est, nella parte limitrofa al belvedere, che spera così di impedire a un imprevidente di salirvi. A parte che il problema della sicurezza rimane tale e quale, immaginate -ma potete anche vederla a pag. 30 della relazione- la bellezza di questa culla muraria che abbraccia due dei 4 lati dell’edificio e, ad un certo punto in prossimità del Castello, si inclina a 45°: una gioia sublime per la vista! Non so perché, ma ricorda un tronchetto di gelato! ô chian’a bbaddra cambia ancora il risultato: Teatro 0 – Cammaruni 8
  9. Non ci sono risposte sui requisiti più volte elencati posti dal comitato, e non solo, e sulle soluzioni estetico-architettoniche che insistono su un’area particolare del nostro paese, l’area Castellana: il raccapricciante tetto in rame (domenica scorsa a Bompietro durante la bufera di vento è letteralmente volato il tetto in rame di una chiesa) le linee dell’edificio che sembrano più da baita di alta montagna che compatibili con l’area castellana, le soluzioni adottate per l’acustica, le soluzioni ipotizzate per la schermatura delle enormi vetrate che si intravedono nel foto-rendering, inutili per il buio che serve al teatro ma eccellenti per un centro a vocazione enogastronomica. Teatro 0 – Cammaruni 9
  10. Non ci sono dettagli sui costi, che restano nebulosi: di estrema sintesi dove non conviene, cioè parte A) Lavori, con qualche dettaglio in più dove si può, parte B) Somme a disposizione. Queste ultime peraltro ammontano ad un terzo dei lavori! Su questo dato ci documenteremo per valutarne la congruità ma in ogni caso è evidente che non si vogliano dettagliare i lavori effettivamente computati. chissà che fra le pieghe non si nasconda l’acquisto di cucine frigoriferi e quant’altro. Ehi!, è pronto!, A tavola! Teatro 0 – Cammaruni 10

Tirando le somme, vincerebbe per cappotto “U cammaruni” che il sindaco ama così tanto e che probabilmente conviene anche all’ineffabile progettista, il quale magari con questo capolavoro accarezza il sogno di passare alla storia ma la storia (per usare una grande battuta di Beppe Viola) gentilmente ringrazia ma rifiuta. Peccato che la pesante sconfitta, oltre che del comitato che se ne dorrebbe solo per il mancato obiettivo non per la mancata vittoria, sarebbe innanzitutto per il teatro, per i castelbuonesi, per la cultura, per Castelbuono ma soprattutto per il sindaco, che se ne accorgerà presto.

Esimio sindaco, lei conosce bene la storia ma, a proposito di calcio, repetita … Juventus: Luigi XIV, per la magnificenza del suo regno, passò alla storia come il “Re Sole”. Vuole lei passare alla storia, per la magnificenza del nulla ovvero di una strada e di un foyer senza teatro, come il “Re Sola”? O forse, cosa non meno appropriata, come il “Re Solo”? Peccato che nessuno fra gli intellettuali della sua cerchia le abbia consigliato di leggere «L’autunno del patriarca» di Gabriel Garcia Marquez. Glielo faremo noi questo regalo!

Comitato per le Fontanelle

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