Comitato per Le Fontanelle: “a Castelbuono è scoppiata una rivoluzione”

Quando in una comunità ci si confronta su questioni politiche è inevitabile che emergano posizioni contrastanti legate alle appartenenze, alle posizioni dei vertici di partito o ai rancori di pregresse relazioni. Non quando invece ci si confronta su temi trasversali come il ruolo della cultura nella crescita sociale, civile ed economica di una comunità vivace in svariati ambiti come Castelbuono.

Oggi, nel solco di questa nobile tradizione, a Castelbuono è scoppiata una rivoluzione: finalmente le persone intellettualmente libere hanno preso posizione di fronte ad un tema che investe di responsabilità tutti i cittadini, tutte le associazioni e le categorie di settore, tutte le forze politiche. Come ci poniamo di fronte ad un investimento colossale, di ben tre milioni di euro di soldi pubblici, cioè nostri, di tutti noi (è importante sottolinearlo)? Vogliamo spenderli prioritariamente per realizzare un ennesimo contenitore “culturale”, secondo il concetto generico e discutibile di cultura proprio di questa amministrazione, o vogliamo investire col significato più ampio e inclusivo di cultura? A Castelbuono, nel sito dove attualmente sorge il Cine-Teatro Le Fontanelle, il teatro c’è sempre stato e realizzare oggi un teatro, con il progetto di recupero da tre milioni di euro, significa non solo consentirne gli usi inquadrati nel termine policulturale, ma soprattutto avere una visione per il nostro futuro. Policulturale e non polifunzionale, perché luoghi in cui fare feste e sagre ne abbiamo già in abbondanza a Castelbuono, prova ne sia che questo tipo di manifestazioni non sono mai mancate. Ma oggi, in un quadro desolante di disagio culturale, sociale e lavorativo prodotto da decenni di politiche senza visione, Castelbuono ha bisogno di un teatro che sia il luogo elettivo della crescita sociale grazie alle attività proprie di un teatro, ma anche a mostre, concerti, spettacoli, laboratori e manifestazioni culturali di ogni tipo.

Ecco cosa serve a Castelbuono. Un teatro, in primis, e la consapevolezza della grossa responsabilità in capo a chi ha il mandato temporaneo di amministrare il denaro pubblico.

Il Comitato per Le Fontanelle si batte da anni per affermare la realizzazione di un sogno per Castelbuono, lo ha fatto con spirito di collaborazione, con l’apertura al confronto e, a volte, anche al compromesso, quando si è trattato di accettare che non tutti i requisiti potevano essere accolti, ma almeno i più importanti. Siamo rimasti inascoltati. Ma il coinvolgimento della società civile, delle associazioni, di tutta Castelbuono ed il risultato del manifesto per Le Fontanelle, firmato da più di mille cittadini reali, esponenti del mondo artistico, politico, associazionistico, rappresentano risultati confortanti raggiunti grazie a questo metodo.

Non è il solo Comitato che ha conseguito questo strepitoso obiettivo, ma un gruppo di promotori che si sono spogliati delle appartenenze e hanno profuso le loro migliori energie in un lavoro di squadra. Ora lavoreremo ancora a lungo, dimostrando con le importanti iniziative che abbiamo in cantiere che il teatro a Castelbuono si può realizzare. E il compito di scongiurare la perdita del finanziamento, ultimo veleno diffuso ad arte da chi ha scordato che il Bene supremo è quello dei cittadini e non quello degli interessi di pochi, lo rinviamo ai mittenti che hanno il compito e la responsabilità politica, e non solo, di evitarlo. Un finanziamento non si perde se qualcuno, in tempo utile, indica la direzione giusta. Si perde quando, nonostante gli avvertimenti, si continua verso direzioni sbagliate per i castelbuonesi. E comunque, ancora ci sono i tempi per recuperare se ci sarà la volontà politica di farlo. Noi, dal nostro canto, studieremo ogni soluzione coinvolgendo gli esperti e lo faremo sempre nel solco del gioco di squadra e della collaborazione fattiva. E del consenso popolare.

Il Comitato per Le Fontanelle non può che essere soddisfatto per la collaborazione di chi ha aderito all’azione di promozione del sogno de Le Fontanelle: il PD, il M5S, la Pro Loco, esponenti politici appartenenti a tutti gli orientamenti, personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’informazione, amministratori ed ex amministratori, deputati e senatori in carica al Parlamento regionale e a quello nazionale. E soprattutto dei tanti cittadini senza colore e appartenenza, di Castelbuono e del mondo tutto, che hanno dimostrato che l’investimento in cultura ha il significato della rinascita.

Auspichiamo che questo manifesto serva a chi ne ha il mandato per riflettere su quanto valga la pena di portare avanti un’azione non condivisa e divisiva o, piuttosto, di accettare che la committenza di ogni lavoro pubblico sono i cittadini.

Il Comitato per Le Fontanelle

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