Comune di Castelbuono, un silenzio che brucia. Le riflessioni di una lettrice

Riceviamo e pubblichiamo di seguito le riflessioni di una lettrice firmatasi con lo pseudonimo di Sara X
(Di Sara X) – Mentre Madonie, Nebrodi e la Sicilia tutta brucia, mentre le fiamme divorano ettari di verde, mentre l’aria calda arde le narici e la gola già dal primo mattino, uno strano silenzio da parte del Comune di Castelbuono, in merito all’emergenza incendi, fa molto più rumore di qualsiasi rassegna musicale.
Sull’attiva pagina Facebook del Comune di Castelbuono si moltiplicano i post dalla grafica discutibile e dall’italiano spesso maccheronico sulle tante iniziative, con aria di festa scanzonata, con calendari incomprensibili che formano muri di testo social illeggibili, ma della tragedia che si sta consumando tutto intorno nessun accenno.
Nessuna parola di conforto e solidarietà alle comunità vicine e, forse, nemmeno nessuna azione concreta (ma questa non è un’accusa diretta perché appunto nulla è dato sapere quindi non si sa se ci siano state o meno azioni concrete). Nessun pensiero per i tanti Comuni colpiti, per le attività fallite, per uno dei festival culturali più atteso dell’estate madonita tristemente annullato: “Una montagna di luoghi” a Gangi (la fortuna che i nostri festival non siano stati annullati dovrebbe farci divenire ancor più solidali).
Si dice che spesso “basti il pensiero” ma evidentemente al Sindaco basta il silenzio assordante mascherato da aria di promozione degli eventi a Castelbuono per non intristire l’estate turistica.
Una domanda sorge spontanea: stiamo aspettando che la tragedia raggiunga Castelbuono?
Ma dopo questa domanda “ne restano mille”.
Perché il Sindaco non ha espresso pubblicamente alcuna parola di solidarietà ai Comuni madoniti colpiti dalla tragedia incendiaria?
È stato fatto qualcosa di concreto per aiutare i Comuni vicini durante gli incendi? (A parte qualche telefonata di circostanza si intende).
Castelbuono può ritenersi al sicuro dalla follia che imperversa nei boschi intorno al suo territorio?
Sono stati fatti interventi di prevenzione nei boschi? Esistono le fasce tagliafuoco?
C’è un piano operativo nell’eventualità in cui le fiamme arrivassero fino a noi?
Se la comunità può ritenersi al sicuro perché nulla viene detto in merito? Di contro se la comunità non può ritenersi al sicuro, pur nella vergogna di non avere agito sulla prevenzione, c’è un piano operativo attuabile in breve tempo che salvaguardi boschi, attività agricole, allevamenti, fauna e abitanti del Comune?
Nell’ordinanza numero 46 del 05 maggio 2021 si leggono i divieti imposti dal 15 giugno al 15 ottobre 2021 per scongiurare il rischio incendi e l’obbligo da parte dei privati alla pulizia dei propri terreni. Ammirevole ordinanza ma basta un divieto e un obbligo destinato ai privati a mettere un territorio pubblico e così vasto in sicurezza?
È possibile avere un elenco di tutte le attività di prevenzione messe in atto quest’anno, non dai privati, per proteggere la flora e la fauna che circondano Castelbuono?
È possibile che la triste e paradossale realtà di una mancata rete territoriale di promozione turistica e culturale tra i vari Comuni madoniti si stia ora traducendo nella totale assenza di una rete assistenziale o perlomeno solidale di circostanza in questa orrenda emergenza?
Si è ormai ben capito che all’amministrazione importi poco dell’oro verde in cui è immerso il Comune di Castelbuono e i Comuni fratelli vicini. D’altronde se così non fosse negli anni si sarebbero attuati dei piani di promozione naturalistica, si sarebbe cercato di attuare dei piani per valorizzare il patrimonio escursionistico madonita diventando parte attiva di un eventuale progetto turistico che interessasse anche e soprattutto il Parco (il Comune dialoga con l’Ente Parco? Si? No? Forse? Come? Quando?).
Si sarebbero stilate centinaia di proposte progettuali: da manifestazioni di Land Art ai festival di bioarchitettura, da percorsi escursionistici per famiglie al coinvolgimento dei vari operatori turistici (se le idee mancano, ma dubito che coinvolgendo gli operatori del settore manchino le idee, basterebbe anche dare un’occhiatina veloce online ai tanti progetti “verdi” che arricchiscono l’Italia come Visit Valsugana).
E ancora da eventuali incentivi ad aziende e privati per la piantumazione di alberi (esistono già? Se esistono perché non sono sufficientemente promossi? Se non esistono: perché?) ai progetti nelle scuole di sensibilizzazione per la salvaguardia di flora e fauna, dalla partecipazione a eventuali bandi europei per progetti virtuosi (grandi progetti virtuosi finalizzati a un impatto economico territoriale futuro e non solo per ottenere qualche giostrina da parcheggiare in alcuni spazi verdi comunali) alla proposta di creare delle aree di riserva protetta per i daini, anziché continuare ad agire in ritardo aprendo stagioni di caccia emergenziali, fino alla creazione di una sezione online sul sito del Comune che sia decisamente migliore di quella che c’è ora.
Ma analizziamo un attimo questa bella sezione nel sito del Comune. Cliccando su “vivere la città” e poi nella sottosezione “itinerari e gite” sotto la voce “il territorio” possiamo vivere una strana esperienza di rimando da link a link senza poi giungere a praticamente nulla di fatto. E attenzione, guardando la comunicazione della pagina Facebook non si pretende nemmeno qualcosa di ben scritto, ottimamente indicizzato e graficamente curato, figuriamoci, ma perlomeno si pretenderebbe qualcosa di soddisfacente dal punto di vista informativo.
Si apre invece una scarna pagina con altre sottosezioni, le uniche informazioni in merito alla parte naturalistica sono due, una di rimando al sito della Proloco con inquietanti immagini pixelate che fan passare la voglia a chiunque di esplorare il sito, un’altra rimanda a un presunto sito “discoverymadonie.com” che però atterra su un link corrotto! La reale attività del Comune in merito alla promozione di questi “itinerari e gite” ovviamente non è pervenuta perché tanto basta mettere due link esterni.
La fortuna di Castelbuono sembra essere quella racchiusa nei suoi cittadini, sempre più virtuosi – fortunatamente – di chi amministra il paese. Peccato che i cittadini virtuosi non possano addossarsi completamente la progettualità economica e turistica di un Comune e del suo territorio.
Non basta la musica e l’ottima produzione dolciaria per non far spopolare un territorio, non basta la bellezza serpottiana o l’incanto degli affreschi in Matrice Vecchia per costruire un flusso turistico che non sia circostanziale, di passaggio, spesso casuale e quasi esclusivamente estivo.
L’oro verde che ci circonda deve essere valorizzato e deve essere protetto. È importante capire in queste ore drammatiche in che situazione ci troviamo: siamo totalmente nelle mani della Dea Fortuna (e nelle mani dei cittadini che hanno pulito i propri terreni) oppure possiamo sentirci un po’ al sicuro?
Ricapitolando: le fasce tagliafuoco esistono? Un piano di azione concreto (non in potenza, non da stilare, non da discutere ma già discusso) esiste?
Sarebbe possibile udire due parole pubbliche destinate ai fratelli Comuni colpiti oppure si continuerà a far finta che vada tutto bene? Perché l’angoscia che ci mangia da dentro vedendo le immagini e i video della terra nera e arsa tutto intorno a noi io non credo che riguardi i singoli cittadini e cittadine residenti nei luoghi incendiati, riguarda tutti noi. È casa nostra quella che brucia e con il verde brucia inesorabilmente anche il nostro futuro, nonostante in questo futuro l’amministrazione abbia sempre dimostrato di crederci così poco o forse affatto.
Il piano prevenzioni incendi non so se è stato mai discusso nel Consiglio Comunale .Capirete noi voliamo alti direbbe qualcuno . La solidarietà alle popolazioni colpite voglio augurami che sia stata fatta . Perché questo che sta avvenendo sulle Madonie e qualcosa che succede solo quando si combattono le guerre . Questi maledetti non guardano in faccia nessuno , e tanti sindaci continuano a dormire , non fanno nemmeno l’ORDINARIO . Madoniti o ci svegliamo o ci faranno scomparire .
Il sindaco scrive post di protesta perché vuole aumentato lo stipendio… non pervenuti i suoi assessori. Qualcuno dubita esistano per davvero.
Invitiamo la Sig.ra Sara X a candidarsi a Sindaco alle prossime elezioni.
R
Non so se sia peggio la realtà dei fatti oppure la loro faccia di bronzo nel non voler ammettere mai i propri errori con il talento di fare sempre peggio perché tanto basta accomodare tutto così come viene.
Tanto il problema non è mica loro…..
Già il fatto che si firma senza metterci la faccia la dice lunga..
per facce bastano quelle dei tuoi amici e parenti del municipio Pasqualino
Uncem Nazionale sta effettuando uno studio, dove si evince che per il legislatore Nazionale e regionale il risparmio in politica si deve effettuare nei piccoli e medi comuni,
Infatti, oggi le indennità di carica dei Sindaci ,assessori e i gettoni di presenza ai consigli comunali sono ridicoli, mentre come potete notare nella nota allegata, nelle città, le circoscrizioni che duplicano alcune funzioni dei sindaci, hanno indennità, esagerate per le responsabilità e i compiti che hanno.
Questo a dimostrazione che dei nostri Borghi delle nostre Montagne , dei nostri Comuni, in pratica non importa a nessuno, tranne nei convegni, o nelle inchieste giornalistiche. Quando ci ricordano la qualità della vita, le eccellenze agroalimentari, che siamo i custodi della bio diversità e di ciò che ci ha donato il creato.
Penso che si siano superati i limiti, bisogna chiedere al Presidente della Repubblica di intervenire, di non essere anche lui compiacente di queste aberrazioni. Creiamo un’alleanza dei nostri territori per pretendere più rispetto.
Immaginate quanto costano le circoscrizioni di Palermo?, ora comprendiamo perché i galoppini degli Onorevoli sono in corsa per queste poltrone, non fanno niente, foragiano i partiti o peggio ancora le varie correnti.
Ancora una volta i nostri territori mortificati.
Basta
CORSA A CANDIDATURE E PRESIDENZE DI CIRCOSCRIZIONI E MUNICIPI, BUSSONE (UNCEM): “SE QUALCUNO VUOLE ACCOMODARSI IN UNIONI DI COMUNI E UNIONI MONTANE SENZA GETTONE E INDENNITA’…”
“Leggo in queste ore della grande corsa e delle lotte per accedere a un posto nelle candidature per le circoscrizioni e i municipi delle grandi Città. Nulla in contrario, ci mancherebbe. Pezzi di democrazia e anche di confronto tra partiti. Candidatura è partecipazione, studio, impegno. Ma leggo anche di gettoni piuttosto interessanti… con 500-600 euro al mese per un Consigliere, tre volte tanto per un Presidente di Circoscrizione. Non male! E allora, non appena qualcuno mi chiarirà che cosa fanno e a cosa servono esattamente queste Circoscrizioni e questi Municipi, suggerisco a tutti di farsi un giro nei piccoli Comuni, o ancor meglio nelle Unioni montane di Comuni. Questi ultimi in Piemonte e in molte Regioni d’Italia sono Enti che gestiscono anche fino a 5-8-10 milioni di euro di bilanci l’anno. Le responsabilità sono oltre ogni limite, per Presidenti e Segretari. Entrambi però, in Unioni di Comuni e Unioni montane di Comuni, non ricevono compensi. Nessuna indennità e nessun gettone per i Consiglieri e i Presidenti di una Unione di Comuni o di una Unione montana. Eppure il lavoro è da ‘tempo pieno’, totalizzante. Per non parlare delle responsabilità. E allora, senza nulla togliere ai Candidati e ai futuri Presidenti e Consiglieri di Circoscrizioni e Municipi di Torino, Roma, Napoli, Milano… li inviterei a fare un giro nelle nostre Unioni. Vengano a vedere cosa vuol dire fare volontariato amministrativo per il loro territorio, come avviene in moltissimi piccoli Comuni dove i Sindaci prendono quattro lire e i Consiglieri comunali niente. Nulla di indennità, nessun gettone. Le responsabilità e le mansioni sono ben diverse. Vengano a fare un salto in montagna, non da turisti, ma un mese come Presidenti di Unione montana. Un Presidente di Circoscrizione di Torino faccia per un mese cambio con un Presidente di Unione montana. Rinunci al compenso, alle indennità, ai rimborsi, ai gettoni. Provi a firmare lavori per qualche milione di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico. Provi a gestire calamità e prevenzione delle valanghe. Senza ricevere niente in cambio. E poi capirà perché da anni Uncem interviene contro le disparità di trattamento. Contro chi ha e chi non ha. Contro la demagogia e chi ci ha accusati di essre costo e casta. Vedrà, quel Presidente o Consigliere di Circoscrizione, che non siamo proprio utili idioti. E forse si accorgerà che la corsa spasmodica alla ‘poltroncina’ di Circoscrizione, non ci fosse compenso, gettone, indennità, forse non la farebbe… Mentre nei Comuni montani e nelle Unioni montane, il ‘volontariato’ prosegue. Chiedendo diritti e dignità e anche compenso al decisore politico, almeno per vedere riconosciuto, come Uncem ripete da anni, un ruolo strategico a vantaggio delle aree montane e delle comunità territoriali”.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni e degli Enti montani.
Per chiarire.
Presidente, Assessore e Consigliere di Unione di Comuni e di Unione montana di Comuni.
Indennità: 0
Gettone di presenza: 0
Rimborso spese: 0
“108. Tutte le cariche nell’unione sono esercitate a titolo gratuito”.
LEGGE 7 aprile 2014, n. 56, art. 1 comma 108
Indennità di funzione Presidenti di Circoscrizione (fattispecie, Comune di Torino): euro 3.558,18
Gettoni di presenza Consiglieri Circoscrizionali (10 al mese circa): euro 60,43
Queste sono le questioni di cui si occupa il Sindaco di Castelbuono ultimamente: l’indennità di carica, che ritiene non idonea.
Facciamo una colletta?
potrebbe andare a lavorare alla muratura a 80 euro al giorno
Troppe domande, troppo articolato, troppo lungo…Sara x, pensi che qualcuno possa rispondere? E che dovrebbe rispondere? Sotto il Castello è così pulito che si potrebbe trovare l’ago nel pagliaio!
A proposito di prevenzione…
Si firmano solo i supporters del sindaco. Loro non hanno nulla da tenere, anzi.
Dovrei intervenire con una nota ufficiale, non penso sia utile, si darebbe credito a un’anonimo, che ha infarcito il suo articolo di tutto, per rimanere nel merito agl’incendi che hanno colpito le nostre Madonie, questo sindaco non ha l’abitudine di pubblicare foto su Facebook sulle attività che porta avanti, se qualche volta qualcosa è stato pubblicato merito di altri.
Per ricordare all’anonima il comune di Castelbuono è stato presente:
Collesano aAutobotti, tra le fiamme a salvare case e aziende;
San Mauro Castelverde consegna tre mila litri acqua azienda zootecnica;
Castel di Lucio moduli protezione civile;
Bompietro Moduli protezione civile;
Geraci Siculo Modulo protezione civile;
Inoltre abbiamo predisposto, servizi giornalieri di controllo del territorio, sia con i vigili urbani che con i volontari protezione civile, anche di notte.
Qui non evidenzio quello che fa il Sindaco, le ricordo che abbiamo prontamente bloccati cittadini che stavano bruciando sterpaglie nei loro terreni.
Sulle altre cose non intervengo, quando vuole ci si può confrontare anche in presenza.
Grazie dell’opportunità datemi nell’intervenire.
Noi la solidarietà la facciamo non la predichiamo.
In verità l’unica cosa di cui si è occupato ultimamente è lo scarso importo dell’indennità del Sindaco. Le altre giustificazioni fanno sorridere. Perché non risponde sulla mancata prevenzione?
certo che se dietro le cifre dichiarate dal sindaco c’è la stessa verità di nessun morto per covid a castelbuono possiamo stare tranquilli. sindaco, sarebbe rimasto in tema col ragionamento di Sara X dicendo non quanti alberi ha piantato ma quanti ne ha fatti tagliare. compresi quelli della famosa trazzera stalluzze scunnito.
Arricchiri a Collesano e San Mauri cu trimila litra di acqua du paisi. A proposito sindaco, ma dove è il punto di approvvigionamento di acqua per i mezzi di soccorso? Amuni’ a dicissi na cosa vera ogni tanti!
Sono lontani i tempi in cui era definito il ministro degli Esteri delle Madonie.
Non sapevo che la protezione civile di Castelbuono fosse alle dipendenze dirette del Sindaco, e come me penso che nemmeno la protezione civile stessa lo sappia. Immaginavo che dipendessero dalla direzione regionale della protezione civile. Mah…. sono tante le cose che non so….
LA VIS POLEMICA FINE A SE STESSA NON SERVE A NESSUNO. Si legga il Dlgs 1/2018 e il Dlgs 267 del 2020 ultimamente novellato.
Il sindaco, a prescindere da come si chiami. è autorità di protezione civile e nei centri senza commissariato di polizia anche di pubblica sicurezza.
Poi si può discutere del modo, siamo in democrazia nel rispetto della Legge
cito le norme solo per non diffondere fake news
Antonio, la protezione civile di Castelbuono (associazione Ypsigro) quando si muove lo fa sotto disposizione della Direzione di Palermo. Tutti i mezzi (moduli) sono dotati di GPS e controllati da Palermo. Non possono muoversi senza essere preventivamente autorizzato.
Un plauso alla Signora Sara X,
in questo bellissimo e scorrevole intervento, credo che abbia rappresentato bene tutti i Castelbuonesi che hanno a cuore il destino delle Madonie ed in particolare Castelbuono ed il suo futuro.
Quanto espresso da “Sara X” è totalmente da sottoscrivere.
Spero che i destinatari del messaggio, più che rispondere con i soliti “fiumi di parole”, lo facciano con iniziative concrete.
Il Sindaco pubblica un “comunicato” con il quale , dopo avere fustigato i “solutori che in queste ore ammanniscono consigli”
( l’uso del verbo ammannire sarà farina del sacco di uno/a dei writers da qualche euro al mese) da conto di una solidale iniziativa di raccolta fondi.
Peccato che tale iniziativa venga al traino di quella già messa in atto dall’Ente Parco, di cui viene anche pubblicato l’IBAN.
Altra perla, contenuta nello stesso comunicato: non abbiamo letto alcun “consiglio” da parte dei “solutori”, ma soprattutto parole di sdegno nei confronti di chi dovrebbe attivarsi per tempo e prevenire i disastri. L’anonimo, che il Sindaco non ritiene degno di risposta, ha posto alcune domande serie e concrete. Per esempio se si è fatta manutenzione alle fasce tagliafuoco nel nostro bosco, e se si è fatta rispettare l’ordinanza che obbliga i privati a pulire i fondi. Su questo, e su altri temi, il Sindaco e i suoi sodali si guardano bene dal rispondere. Aspettano che gli anonimi si palesino e poi daranno fiato ai loro tromboni.
ammannire non è neanche tanto giusto.