Consiglio Comunale: approvato Odg di sostegno a Nicola Gratteri

Sabato 28 dicembre il Consiglio comunale di Castelbuono, con il voto favorevole di tutti i Consiglieri presenti ha approvato l’Ordine del Giorno “Apprezzamento al Procuratore Nicola Gratteri per la sua attività di contrasto alla criminalità organizzata e richiesta sostegno delle Istituzioni pubbliche, del civismo e del mondo dell’informazione” (in allegato il testo dell’odg).

Esprimiamo un ringraziamento al Sindaco per aver lanciato la proposta, e ai Consiglieri comunali per averla raccolta e fatta propria. Ci auguriamo che questo atto possa essere ripetuto da tanti altri Comuni italiani per testimoniare la vicinanza e il sostegno delle Istituzioni a Nicola Gratteri, ai suoi collaboratori e, in generale, a tutti i servitori dello Stato che lavorano per contrastare la criminalità organizzata e il malaffare.

Democratici per Castelbuono

ORDINE DEL GIORNO DI APPREZZAMENTO AL PROCURATORE NICOLA GRATTERI PER LA SUA ATTIVITÀ DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E RICHIESTA SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE, DEL CIVISMO E DEL MONDO DELL’INFORMAZIONE
Considerato che lo scorso 19 dicembre, grazie ad una mega-operazione di contrasto alla criminalità organizzata da parte della Procura di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, oltre 330 persone sono state arrestate.
Che sono state smantellate gran parte delle cosche della ‘ndrangheta calabrese, e che il lavoro dei giudici e delle forze dell’ordine ha permesso di ricostruire legami e affari tra la mafia, l’imprenditoria, la politica, la c.d. mafia dei colletti bianchi. Da molti è stata definita la più grande operazione di lotta alla mafia dai tempi del maxi-processo, attraverso cui sono stati spezzati equilibri locali, dalla manovalanza mafiosa ai poteri intoccabili ed insospettabili.
Che lo Stato non può permettersi di lasciare soli uomini e donne che operano quotidianamente a servizio della Repubblica e dei valori di onestà, giustizia e pace. Insieme alle Istituzioni, la politica tutta, il civismo, il mondo dell’informazione devono sostenere con tutte le proprie forze, senza mai abbassare il livello di attenzione, chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per rispondere ai princìpi sanciti dalla nostra Costituzione. Preso atto che i principali organi di informazione nazionali non abbiano dato necessario risalto a questa attività (solo il Manifesto, Avvenire e il Fatto Quotidiano hanno approfondito la questione). Nemmeno le testate “securitarie” che giornalmente denunciano con titoli e articoli allarmistici il pericolo derivante dall’immigrazione clandestina hanno ritenuto opportuno rilevare che in tutto il Paese, non solamente in Calabria o al Sud, si è creato e ha trovato radici un intreccio eversivo di affari e di potere tra criminalità organizzata, politici, imprenditori, massoneria deviata.

Che ha destato preoccupazione la dichiarazione pubblica del Procuratore Gratteri secondo cui l’operazione sarebbe stata anticipata di un giorno per il rischio di infiltrazione e fuga di notizie all’interno della Procura e delle forze dell’ordine. Non si può accettare che uomini dello Stato, siano essi magistrati, ufficiali o politici operino in una zona d’ombra a metà tra le Istituzioni e la mafia, nel tentativo di sabotaggio e di isolamento dei bravi magistrati.
Ritenuti inaccettabili i tentativi di discredito da parte di politici, giornalisti o altri magistrati, come ad esempio considerare “spettacolari ma evanescenti” le inchieste e il lavoro del Procuratore Gratteri, oppure definire il maxi-blitz solo uno “show”.

Ritenute meritevoli di attenzione le riflessioni del Procuratore Gratteri nel richiamare alle proprie responsabilità il potere legislativo e il potere esecutivo, che ad oggi non hanno fornito ai magistrati strumenti normativi adeguati per contrastare le realtà criminali, evidenziando che, con il blocco delle assunzioni, si è determinato una carenza di organico nelle forze dell’ordine, tali da non consentire una efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso.

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