Il coordinamento del movimento “Castelbuono In Comune” risponde al comunicato del gruppo “Uniti per Castelbuono”

(riceviamo e pubblichiamo)

Apprendiamo dal comunicato del gruppo “Uniti per Castelbuono” di aver fatto illazioni in merito alla rottura dell’accordo e di aver rivolto accuse ai componenti del medesimo gruppo.
Nei comizi precedenti, il movimento civico “Castelbuono In Comune” ha raccontato ai compaesani i motivi per cui l’accordo non è stato portato avanti, non ha né accusato personalmente nessuno, né ha raccontato falsità, rappresentando più semplicemente un problema di merito e di metodo.

Sin dall’inizio di questa avventura è stato il metodo che ci ha guidato, un metodo partecipativo e dal basso, dove uno vale uno e tutti possiamo contribuire, nel nostro piccolo, con le nostre idee e la nostra voce a risolvere questioni reali per il nostro paese, a operare scelte di gruppo in cui viene valorizzata l’opinione di ciascuno.
Gli accordi politici esistono, noi ci siamo interrogati con grande senso di responsabilità sull’opportunità di far confluire all’interno del movimento energie e idee nuove, per mettere al servizio della collettività quello che poteva rappresentare un valore aggiunto.

Ma non lo è stato. In un movimento in cui le riflessioni come le decisioni vengono condivise, abbiamo ritenuto che per fare buona politica non devono esistere le imposizioni, non sono ammesse le spartizioni o la vendita di cariche e poltrone. Le scelte di un gruppo vanno prese collegialmente, soprattutto quando riguardano le figure che devono amministrare e governare il paese. Noi abbiamo ritenuto di dover applicare un criterio meritocratico per l’individuazione della nostra squadra.

Non abbiamo accettato i colpi di testa. Non abbiamo accettato le forzature da un palco per raggiungere obiettivi, per far passare una linea o un nome. Gli accordi politici si rispettano se vi è una collaborazione e una voglia di portarli avanti da entrambe le parti, si rispettano se si apportano valori, capacità, partecipazione, collaborazione alla scrittura dei programmi, non se si cercano solo cariche e vetrine per ambizioni personali. Noi possiamo affermare con certezza che non abbiamo mai parlato di promesse, di cariche, di ruoli. I nomi degli assessori sono stati fatti solo alla fine proprio perché il sindaco ha sempre detto a tutti che le decisioni dovevano essere opportunamente valutate e condivise per il bene di tutti. Se il gruppo “Uniti per Castelbuono” parla di “innumerevoli promesse fatte a decine e decine di persone”, vuol dire che conosce fatti a noi non noti. Ce li dica, con nome e cognome dei beneficiari, così potremo capire anche noi.

Noi crediamo in una politica al servizio della gente, non al servizio di qualcuno. Crediamo nella democrazia che si qualifica non rispetto ai pochi, ma alla maggioranza.

Il coordinamento del movimento “Castelbuono In Comune”

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