“COVID-19 e crisi commercio locale”. Lettera aperta del CCN Castelbuono all’amministrazione

(Rceviamo e pubblichiamo) – Al sig. Sindaco Mario Cicero e all’ Amministrazione comunale
OGGETTO: COVID-19 e crisi commercio locale – Lettera aperta n. III
Egregio sig. Sindaco,
ci sembra utile richiamare la nostra lettera del 15 aprile 2020 attraverso la quale ci permettevamo di suggerire alla SS.VV., in quattro punti principali, le modalità di un possibile supporto comunale alle attività imprenditoriali locali, in particolare quelle commerciali e della ristorazione:
– Sospensione delle tasse sull’occupazione di suolo pubblico e sospensione e riduzione delle tariffe IMU e TARI;- Sostegno economico per la realizzazione e la fornitura di dispositivi di protezione individuale, per la sanificazione, distanziatori, comunicazioni di sicurezza ecc;- Campagna pubblicitaria per la promozione turistica locale al mercato regionale interno;- Contributo una-tantum alle partite iva che hanno comunicato la chiusura.
A tal proposito, a distanza di quasi sei mesi, siamo lieti di registrare di essere stati ascoltati nel merito degli ultimi due punti, in particolare adesso con il recente avviso pubblico che dà notizia delle agevolazioni comunali, in forma di contributo a fondo perduto, nei confronti delle attività con accesso diretto alla pubblica utenza, sospese per emergenza Covid-19. Valuteremo con fiducia e attenzione l’effettivo esito delle istanze ed il risvolto finale per il tessuto economico di Castelbuono e ci rendiamo disponibili a collaborare per facilitare, laddove necessario, la compilazione ai nostri soci.
In riferimento alla campagna pubblicitaria di promozione turistica, pur nelle difficoltà intercorse e nei tempi d’avvio, siamo stati ben lieti di far da tramite con i 9 professionisti locali tuttora al lavoro in tal senso; e per questo lieti di aver contribuito, stando a ciò che abbiamo registrato dagli operatori, al buon risultato in termini di presenze registrate in agosto, che hanno tamponato in parte il tracollo in una stagione comunque inevitabilmente negativa.
Ed è infatti alla luce della crisi che non accenna ad attenuarsi ma, anzi, che minaccia di aggravarsi nei prossimi mesi, sopratutto nell’ambito turistico, che in riferimento ai primi due punti della nostra lettera del 15 aprile che, invece, esprimiamo una complessiva insoddisfazione per i provvedimenti mancati all’appello e per alcune delle misure adottate.In ultimo, e non per importanza, ci sembra di assistere ad uno “scarica-barile” con l’ordinanza n. 140, che fa gravare sugli operatori economici e commerciali (e/o sui singoli lavoratori) l’onere pubblico del monitoraggio di un eventuale contagio in atto.Pur apprezzando la volontà di tranquillizzare l’opinione pubblica e di mantenere alta l’attenzione sulle occasioni di diffusione del virus, la prassi disciplinata dall’ordinanza – ammesso che possa essere consentito l’obbligo di una disposizione di questo tipo – espone le attività economiche, già provate da gravi problemi di liquidità, a nuovi costi.
Vi invitiamo pertanto a chiarire o a ripensare le modalità per perseguire un simile fine, e ci rendiamo disponibili ad interlocuzioni in tal senso.
Grazie anticipatamente.Distinti saluti.
Lì, Castelbuono 30/9/2020
Centro Commerciale Naturale “Castelbuono” Il DIRETTIVO
sappiate che i provvedimenti di cui siete contenti sono stati fatti e finanziati dal Governo nazionale e dalla Regione.voi lo sapete perchè i vostri consulenti lo sanno e ve lo hanno detto..il comune ad oggi non ha fatto nulla se non un bando con cui vi daranno 500_1000 euro? ve ne fanno spendere 600 euro a persona l’anno con questo obbligo
Certamente è facile promuovere le bellezze del nostro paese per poter fare arrivare tante persone di cui non sappiamo nulla della loro storia covid, ma è ancora molto più facile obbligare i cittadini lavoratori ad effettuare tamponi o qualsiasi altra cosa al fine di pesare oltre già tutto quello che abbiamo sul nostro conto di operatori economici.
Forse è meglio che ci dice mettere delle transenne al cimitero e a Piano Monaci, così staremo tranquilli senza paura di essere contagiati.
ia vulissi sapiri cu su ssi 9 professionisti
Forse volevano (dovevano) scrivere professionisti di bar e manciatezzi. Ad ogni modo, visto che per voi sono “professionisti” dormite fra due guanciali.
Ma come vi permettete di contestare le ordinanze del sindaco? Non lo sapete che non accetta critiche e/o consigli da nessuno?