Crisi energetica a Castelbuono. Amministrazione e imprenditori denunciano alla Procura della Repubblica possibili speculazioni

In questi mesi stiamo assistendo ad aumenti del costo dell’energia elettrica e del metano non più giustificabili, nella totale e colpevole assenza del Governo e dei rappresentanti delle forze politiche che siedono in Parlamento. Le società che operano nel settore energetico hanno incrementato il loro fatturato anche fino al +700%, registrando nell’ultimo anno oltre 40 mld di extra-profitti.

A pagare il prezzo di questa speculazione sono le famiglie, i conti pubblici e le imprese che hanno visto lievitare i costi dell’energia elettrica del 300/400%. Veri e propri salassi che rischiano di mettere in ginocchio l’economia reale, colpendo attività come ristoranti e pizzerie che arrivano a dover pagare €18.000, panifici, negozi di generi alimentari, aziende artigianali che hanno bisogno di energia elettrica per produrre e che sono il cuore del tessuto economico e sociale della nostra comunità.

Tutto ciò al termine di una campagna elettorale appena conclusa e, ribadiamo, nell’indifferenza e nel disinteresse del Presidente Draghi, del Ministro dell’Economia, dei componenti del Governo e dei principali leader politici nazionali come Meloni, Letta, Salvini, Berlusconi, Calenda ecc.

Il Sindaco di Castelbuono Mario Cicero si chiede come possano queste donne e questi uomini dormire sonni tranquilli sapendo che si sta correndo il rischio di veder fallire o chiudere migliaia di piccole e medie imprese in Italia, o peggio ancora vederle indotte a ricorrere al reperimento di risorse economiche illegali, consegnando di fatto le stesse nelle mani dell’usura e dei sistemi criminali organizzati e mafiosi.

Emerge con chiarezza che è in atto una vera e propria speculazione da parte delle società del settore energetico, anche nella considerazione che il prezzo del petrolio non è aumentato e che la produzione energetica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, ecc.) è in continuo aumento. Emerge con altrettanta chiarezza e preoccupazione che quella che stiamo affrontando è una crisi politica oltre che di mercato e che le Istituzioni governative (MEF, ARERA, AGCM) non sono in grado di contrastare questa speculazione, anzi colpevolmente la stanno assecondando.

A tal proposito, al termine di un’assemblea con gli operatori economici di Castelbuono, ci si è determinati a presentare denuncia alla Procura della Repubblica – presentata sabato 24 settembre u.s. per il tramite della Caserma dei Carabinieri – a firma del Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale e di 50 imprenditori di Castelbuono, con la quale si chiede di indagare sulle speculazioni economiche e finanziarie messe in atto dalle società che operano nel settore energetico e sul mancato controllo da parte delle autorità governative.

Nelle prossime settimane tale iniziativa verrà condivisa da tutti i Comuni dell’Unione delle Madonie, e inoltre si stanno valutando altre forme di protesta che vedono a fianco la politica locale, il mondo dell’impresa e del lavoro e le famiglie. Nel corso del prossimo Consiglio comunale, convocato per il prossimo 5 ottobre, su richiesta dell’Amministrazione comunale si discuterà anche di questa problematica con un apposito punto all’ordine del giorno.

Non possiamo assistere inermi all’arricchimento smisurato e al profitto non giustificato di pochi, a causa della speculazione delle lobby economiche, e all’impoverimento di interi settori economici della nostra Nazione, con il rischio di imprese costrette al fallimento, Enti locali e aziende pubbliche non in grado di assicurare i servizi essenziali, lavoratori e famiglie precipitare in una nuova “povertà energetica”. Noi non ci stiamo!

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