Crocetta su incendi Sicilia: strane coincidenze

Diversi incendi sono scoppiati in Sicilia e la Prefettura di Palermo ha istituito una unità di crisi. Gli incendi hanno causato la chiusura della A20 e l’evacuazione di alberghi, abitazioni e di un asilo nido a Monreale. Sono presenti i vertici dei vigili del fuoco, dei forestali, del 118, della protezione civile oltre ai responsabili di polizia, carabinieri e guardia di finanza.
“Certo, è una strana coincidenza – ha dichiarato Rosario Crocetta, presidente della regione Sicilia – che gli incendi siano iniziati esattamente 24 ore prima dall’avvio della campagna antincendio della Regione. E quando si sapeva che ci sarebbe stato un forte vento di scirocco. Insomma, non ci credo all’incendio casuale. Tutto questo ci lascia tristi, indignati e sgomenti”.
“Non voglio fare il malpensante perché non ho le prove – dice Crocetta – ma certo questo incendio che scoppia di notte, come era accaduto di recente a Pantelleria, e contestualmente si verificano altri incendi, ci fa pensare che dietro ci sia la criminalità organizzata. E colpisce le zone di pregio come Cefalù e Monreale, che fanno gola a molti. E se ci dovesse essere la mano criminale e capire che dietro ci siano i soliti nemici della Sicilia ci lascia sgomenti, purtroppo non lo sapremo mai”. Crocetta chiede quindi di “potenziare il sistema di sorveglianza” nelle zone a rischio.
“L’incendio è iniziato ieri a Cefalù con una temperatura di 24 gradi – dichiara Crocetta – non può essere un incendio per autocombustione, assolutamente no. Stranamente, quando iniziano incendi accadono di notte, come a Pantelleria o in passato. E poi l’incendio avviene il 15 giugno proprio quando inizia l’impiego di forestali antincendio con 5.500 lavoratori destinati”.
Fonte: www.regioni.it
“se ci dovesse essere la mano criminale e capire che dietro ci siano i soliti nemici della Sicilia ci lascia sgomenti, purtroppo non lo sapremo mai”.
Rorario Crocetta
Questa frase dice tutto!
Questo è il presidente che vi siete scelti e che avete votato (io no!). Ogni popolo ha il governo che si merita. Si vede che la Sicilia si merita questo.
Durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale, il consigliere Cicero ha affermato (ci sono le registrazioni): “Io l’ho votato e l’ho fatto votare”. Complimenti anche a lui, se abbiamo questo presidente!
A fronte di situazioni così disastrose un qualsiasi responsabile di governo, al di là del colore politico, non dovrebbe limitarsi ad esprimere sgomento o a predicare sul vago concetto di prevenzione, ma dovrebbe parlare del coordinamento degli interventi fatti (ringraziando tutte le forze e tutte le associazioni che si sono prodigate nel circoscrivere e limitare i danni) ed illustrare i futuri programmi di prevenzione e di gestione di situazioni di emergenza, aggiornati sulla base degli insegnamenti passati (“lessons learned”). Governare=pianificare.
Se persino il Presidente Mattarella ha sottolineato la necessità di una verifica del sistema di prevenzione degli incendi (io aggiungerei anche di lotta agli incendi) vuol dire che è davvero ineludibile la riforma del sistema forestale.
Disaccoppiamento fra lavoro e reddito per dare dignità a chi lavora e dignità a chi deve pur vivere, manutenzione straordinaria del territorio, dirigenti e lavoratori adeguati al compito.
Ne parleromo domani alle 17 e 30 alla Sala Capriate con l’Assessore Cracolici.
Invitiamo gli amministratori locali a partecipare.
disaccoppiamento tra lavoro e reddito è eccezionale.
Anziché continuare con questo vergognoso, anacronistico e tutto siciliano assistenzialismo, fatto solo di privilegi, per dare dignità a chi lavora e dignità a chi deve pur vivere ci sono sempre le attività del settore primario di cui oggi si fa un gran parlare. Così potremmo avere qualche prodotto locale in più e qualche appezzamento di terreno incolto in meno. Si capisce che fino a quando i problemi del lavoro saranno nelle mani di chi non ha mai lavorato in vita sua non usciremo mai da questa schiavitù
quando generazioni sono state abituate all’assistenzialismo, come è possibile sperare in una rinascita civile. scrissi una volta
La dolcezza dell’assistenzialismo e la durezza del sottosviluppo a chi scriveva la dolcezza della conquista dopo la durezza della lotta
ma ci rendiamo conto di dove viviamo, di quale ritardo abissale in termini di servizi, di efficienza di POSSIBILITA’ e OPPORTUNITA’ ci siano in meno rispetto ad altre aree. e la colpa non è di Roma, di bruxelles..è nostra