Dalla Campania alle Madonie per vendere elettrodomestici taroccati, denunciati

Sconti fino al 70 per cento ma rifilavano elettrodomestici taroccati e con classi energetiche non reali

Si erano spinti sino alla provincia di Palermo, in alcuni paesi delle Madonie, dove avevano anche fatto base logistica, a Castelbuono più volte vendevano nei pressi del cimitero. Una banda di truffatori campani con camion e furgoni di grosse dimensioni proponevano in vendita elettrodomestici delle più note case produttrici internazionali, ovviamente, taroccati. Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e altri apparecchi elettronici nuovi di zecca venduti a prezzi concorrenziali. Rispetto ai prezzi normalmente praticati nei negozi la percentuale di sconto si aggirava dal 50 al 70 per cento.

Agli sprovveduti acquirenti, ignari della truffa, però rifilavano elettrodomestici taroccati e con classi energetiche non reali. E’ stata la Guardia di Finanza di Nicosia (EN) dopo alcune segnalazioni ha iniziato a monitorare la banda e seguire i vari spostamenti dei “competitivi” venditori ed il loro modus operandi. Sebbene nei controlli su strada esibissero dei documenti commerciali che attestavano apparentemente la genuinità dei prodotti e la loro regolare provenienza, solo dopo aver approfondito la posizione amministrativa e fiscale degli imprenditori itineranti nonché effettuati gli ulteriori riscontri materiali sulla merce in vendita, le Fiamme Gialle ennesi hanno riscontrato delle palesi anomalie, riguardo la loro origine e le qualità ed autenticità dei prodotti.

Le articolate attività che si sono susseguite, hanno permesso di appurare l’illecita provenienza di questi elettrodomestici e la irregolare rivendita in diverse province siciliane. L’attività si è conclusa con numerose perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Enna – diretta da Massimo Palmeri – sui mezzi di trasporto e sui depositi e magazzini di stoccaggio che si sono estese sino alla provincia di Palermo e hanno condotto al sequestro di un imponente numero di elettrodomestici, per un valore di circa 150 mila euro, nonché del denaro contante provento di reato e la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria dei quattro responsabili, per la ricettazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

L’attività è da ricondurre alla più ampia azione di vigilanza e contrasto della Guardia di Finanza, in conformità alle linee guida del Comando Generale, contro ogni forma di abusivismo commerciale volta a garantire condizioni paritarie di concorrenza tra gli operatori economici a tutela della sicurezza prevenendo possibili acquisti ingannevoli di prodotti non regolari da parte dell’ignara utenza.

(Fonte: repubblica.palermo.it)

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