Danneggiamento e manomissione area castellana del Castello di Ventimiglia, sottoposta a vincolo archeologico. Interrogazione consiliare del gruppo di minoranza

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8 Commenti

  1. dura lex sed lex ha detto:

    Se per un comune cittadino vale che qualsiasi manomissione dei propri terreni sia sottopposta al parere preventivo della Soprintendenza di Palermo, questo dovrebbe a maggiore ragione valere per lavori eseguiti da parte del Comune. Gli uffici comunali erano a conoscenza di tali lavori, li hanno utorizzati, o hanno sconsigliato la loro esecuzione ma il nostro Sindaco se ne è infischiato? Come sempre ciò che lui decide si fà. Il Vice sindaco architetto e assessore ai lavori pubblici ne era a conoscenza ha avallato l’intervento ????? La risposta sarebbe gradita.

  2. Antonio ha detto:

    Le pietre tanto incriminate sono solamente rifiuto di tanti anni fa frutto del restauro del nostro castello pietre utilizzate nel passato x sostenere i diversi problemi strutturali creati durante gli anni … Posso testimoniare di persona che il rifiuto in questione ostruiva porte e finestre del nostro castello dove ora sono presenti dei nuovi infissi.

    • mario ha detto:

      Ogni occasione e buona x fare polemica , condivido in toto quanto afferma Antonio in quanto io personalmente insieme ad altre 3 persone abbiamo demolito il contrafforte durante i lavori di restauro del castello e le pietre di cui si parla sono solo quelle della demolizione del contrafforte e non proveniente da crolli di muri perimetrali come qualcuno sostiene . ( al cittadino attento dico di essere piu’ attento )

  3. lettore ha detto:

    codice dei beni culturali:
    Articolo 10
    Beni culturali
    1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti
    pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private
    senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano
    interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico……..

    Articolo 20
    Interventi vietati
    1. I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non
    compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro
    conservazione

    Articolo 21
    Interventi soggetti ad autorizzazione
    1. Sono subordinati ad autorizzazione del Ministero:
    a) la rimozione o la demolizione, anche con successiva ricostituzione, dei beni culturali (1);
    b) lo spostamento, anche temporaneo, dei beni culturali mobili

    Articolo 24
    Interventi su beni pubblici
    1. Per gli interventi su beni culturali pubblici da eseguirsi da parte di amministrazioni dello Stato,
    delle regioni, di altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico,
    l’autorizzazione necessaria ai sensi dell’articolo 21 può essere espressa nell’àmbito di accordi tra il
    Ministero ed il soggetto pubblico interessato….

    Articolo 169
    Opere illecite
    1. È punito con l’arresto da sei mesi ad un anno e con l’ammenda da euro 775 a euro 38.734,50:
    a) chiunque senza autorizzazione demolisce, rimuove, modifica, restaura ovvero esegue opere di
    qualunque genere sui beni culturali indicati nell’articolo 10……..

  4. Cittadino attento ha detto:

    Sarebbe opportuna una relazione da parte del presidente del museo civico sulla base delle approfondite analisi del direttore che da super partes evidenzi l’accaduto. Sarei curioso sapere cosa pensano gli organi di controllo e salvaguardia dei beni culturali. Mi dispiace che esistano ancora sensibilità quale “antonio” che possano permettersi affermazioni siffatte su reperti che rappresentano la storia nell’ambito di una area appositamente vincolata dal punto di vista archeologico

  5. Avvocato del Diavolo ha detto:

    Se, e preciso SE sono intervenuti i Carabinieri, non serve nessuna interrogazione. Ci penserà la magistratura a chiarire tutto e come sempre il principe dei ventimiglia ne uscirà indenne. Probabilmente passerà qualche guaio solo il povero artigiano che gli ha fatto la cortesia di “spostare” le pietre.

  6. Il Conte di Castelbuono ha detto:

    Come al solito per il sindaco e i suoi “seguaci” non esistono regolamenti, non esistono norme e quindi si può fare tutto senza se e senza ma.
    Come già esplicitato da lettore il codice dei beni culturali parla chiaro, quello che mi chiedo è: ma l’assessore Mazzola da Architetto quale è non ha sollevato il problema? non ha detto al sindaco che certe cose non si possono fare “alla buona”??
    Al peggio non c’è mai fine!!! e comunque state tranquilli che i guai non li passerà il sindaco ma la ditta che ha eseguito i lavori.

  7. Esteta ha detto:

    Voglio denunciare su queste pagine, prima ancora definire la denuncia nelle sedi istituzionali ( Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo e Procura), l’orripilante installazione della baraccopoli abusiva delle casette in legno, sul lato nord dell’Area Castellana.
    Ma nessuno si rende conto della gravità della cosa? Mi meraviglio come possono tollerarla tutti gli architetti di Castelbuono, in particolar modo i due dentro l’amministrazione. Non si parla più di “pornografia?
    Agli smemorati ricordo l’articolo https://www.castelbuonolive.com/raduno-ypsigro-4×4-citta-di-castelbuono-un-evento-pornografico/#comment-65551
    Solo che quell’evento definito “pornografico” durò pochi minuti. La baraccopoli sta lì da mesi, ma l’attenta autrice dell’articolo non la vede: e certo tutto quello fatto dal suo sindaco è tutto giusto. È un dogma!

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