Democratici per Castelbuono: dibattito|confronto sulle imminenti elezioni regionali
Con la Re(a)gione nel cuore
Domenica 15 ottobre il Movimento Democratici per Castelbuono si riunisce, alle 17.00, presso la Sala delle Capriate alla Badia per un dibattito/confronto sulle imminenti elezioni regionali, con l’intento di verificare, nell’assoluta libertà di coscienza di ogni iscritta/o, quali prospettive di coinvolgimento il Movimento desidera mettere in campo in occasione delle scelte politiche che saranno così strategiche per l’immediato futuro dei progetti di sviluppo del nostro territorio.
E se il Movimento ha sempre vantato la capacità di tenere insieme, pur nel rispetto delle diversità, anime politiche di diversa provenienza ed esperienza, d’altra parte l’Assemblea di domenica sarà anche l’occasione per rinnovare con forza il rifiuto per un unico “partito”, quello dell’astensionismo e del disinteresse.
All’ordine del giorno dell’Assemblea, inoltre, un aggiornamento sui lavori dell’Unione dei Comuni Madonie, ente territoriale strategico che vede impegnata la nostra Amministrazione, e quelle dei comuni limitrofi, nel faticoso e generoso percorso di costruzione di comunità più forti.
Coordinamento Democratici per Castelbuono
Ma avete notizia del circolo del partito democratico?
Esistono?
Fanno campagna elettorale per le regionali?
Chi è il segretario?
Chi il gruppo dirigente?
La fanno, la fanno.
Di nuovo (?) tutti insieme appassionatamente, con i democratici per Castelbuono
Ah ,ah ,ah !!
Dunque: ora i democratici devono restituire la grande cortesia che Giuseppe Ferrarello gli ha fatto a giugno. E quindi: compagni che volete fare? Sacrifici su! Per questa volta si vota per il democristiano Ferrarello.
Avanti popolo!
Inutile il voto per il cavallo del sindaco Cicero.
La lista non supererà lo sbarramento.
Cicero doveva candidarsi con Fava e aveva buone possibilità di esser eletto.
Per il parlamento a Roma lasci perdere, non c’è possibilità alcuna.
Solo quelli di andiamo oltre potevano farlo ridiventare sindaco.
Il democraticissimo Sindaco (lui che proviene da un grande partito con una grande storia), presenta in comizio l’ex sindaco di Collesano Meli, candidato con Musumeci (estrema destra), vota per Ferrarello ex sindaco di Gangi candidato con Micari (PD) e come presidente Fava (Sinista Italiana). Direi che le idee sono abbastanza chiare per le prossime regionali nella testa del sindaco Cicero.
Caro SBARRATO Cicero è diventato sindaco perché ha saputo raccogliere Angelo Puccia, Mauro Piscitello, Annalisa Cusimano, Anna Maria Mazzola… Non credo che Ferrarello abbia influito per l’elezione del sindaco di Castelbuono, come non credo che le eventuali preferenze come candidato alle regionali possano essere ascritte tutte a Cicero e compagni. Ferrarello a Castelbuono ha tanti amici che si stanno attivando per un consenso elettorale non indifferente.
Sono d’accordo al 100% Antonio Tumminello ha perso le elezione perché
Piscitello ,Cusimano ,e Mazzola sono riusciti ad avere tanti voti , dai nostri concittadini dimenticandosi che questi consiglieri avevano abbandonato e tradito il gruppo di appartenenza , perché il Sindaco Tumminello non ha permesso a questi Di agire come pretendevano .
Caronte tu e i numerosi (?) amici non traghetterete l’amico vostro alla Regione. Questo trasformista. Noi faremo di tutto perché non sia eletto. Il consenso elettortale non indifferente….
… e solo i castelbuonesi, direi.
Oltre Sciumara gli è sempre andata buca. Solo qui riesce a fare centro.
Mica sono tutti scemi 🙂 🙂 🙂
Destra…sinistra cuore a sinistra…voto a destra oramai la politica e caduta cosi in basso …che pena gli uomini che ci guidano …
Forse non abbiamo capito una cosa molto importante, ma succedeva l’altro ieri, ora non più, abbiamo aperto gli occhi. Mi spiego meglio di questi personaggi ultra riciclati non ne vogliamo più. Dobbiamo avere l’intelligenza di andare alle urne, ridurre al minimo l’assenteismo e votare per il cambiamento. Anche a costo di sbagliare riprovarci tante volte fino a trovare la formula giusta per ridare forza e vitalità a questa nostra terra ove assicurare il futuro e la crescita dei nostri figli. Buttare come il pattune dentro un cassonetto tutti coloro i quali hanno contribuito a renderla in questo stato di vergognoso degrato e respirare finalmente l’aria pura del progresso e della libertà.
“…Ci insegnano a ricordare le idee e non l’uomo, perché l’uomo può fallire. L’uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un’idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle. Ma non si può baciare un’idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore… le idee non amano. Non è di un’idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai.”
Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io del cambiamento vero, onesto, puro. Se avrete il coraggio di non essere loro complici e succubi, illusi invano di un apparente cambiamento, vi chiedo di mettervi al mio fianco, all’interno delle urne, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.
Questa è l’ultima possibilità del probo e dell’onesto, dopo di ciò ognuno di noi dovrà sentirsi responsabile delle proprie azioni e assumersi la scelta che graverà sui nostri figli.