Democratici per Castelbuono: “Provaci ancora Sam”

Nel film “Provaci ancora Sam” un giovane, e già irresistibilmente fragile, Woody Allen fa dire al suo personaggio: “lo amo la pioggia: sciacqua le memorie dal marciapiede della vita”.
Da tante settimane non piove a Castelbuono, e si sente chiaramente nell’aria che la comunità non ha voglia di dimenticare, di “sciacquare le memorie”, anche quando il marciapiede della vita è brutto e sgangherato, anche quando a passare, sostare e troppo vivere sul marciapiede sono le generazioni più giovani. La triste sequenza di fatti rimbalzati nelle cronache delle scorse settimane a proposito di episodi, anche gravi, di reati commessi da e a danno di giovani e giovanissimi castelbuonesi ha suscitato una reazione di forte preoccupazione in larga parte della nostra cittadinanza, in verità già da tempo “allertata” su una gioventù non bruciata sull’altare della libertà, quanto piuttosto logorata da un “nulla di senso” che lascia genitori perplessi e disorientati, professoresse in prima linea con baionette spuntate e istituzioni con i motori accesi alla partenza senza che il semaforo diventi davvero verde.
La comunità castelbuonese, insomma, da qualche tempo vuole provarci ancora, con determinazione crescente e partecipazione attenta: i primi incontri sono stati sollecitati dall’instancabile Padre Lorenzo, esempio di sensibilità sociale incrollabile, aprendo le porte della Chiesa dell’Itria ad assemblee informali gremite di donne e uomini (ma soprattutto donne!) pronti a raccontare la loro esperienza con i figli, con gli alunni, con i più giovani. Dai racconti, dalla condivisione delle esperienze, il passo alle proposte è stato breve, e non importa che molte ipotesi fossero discordanti o ispirate a convinzioni distanti: fondamentale, e utilissimo, il metodo, l’atmosfera di partecipazione al problema che ha lasciato intravedere una maturità sociale il cui contagio potrebbe essere risolutivo. Anche se oggi è ancora presto per dirlo.
All’iniziativa di Padre Lorenzo ha subito fatto eco l’Amministrazione Comunale con l’impegno di svolgere il proprio compito con un forte senso di responsabilità, non prescindendo dall’attento ascolto delle istanze rappresentate da ogni componente sociale, molto prima e molto al di là della consapevolezza di dedicare il massimo impegno possibile proprio alle politiche sociali.
Per attraversare il più efficacemente possibile il confine che consente di passare dall’analisi del disagio sociale all’azione concreta sulle emergenze, l’Amministrazione comunale ha avviato un primo ciclo di incontri che propongono sia la presenza di esperti in diversi settori scientifici, sia la presenza di alcuni rappresentanti delle agenzie educative e delle associazioni operanti nel territorio, oltre allo sportello antiviolenza “Diana”. Incontri – l’1 e il 5 giugno scorsi – che sono diventati occasione di confronto sereno soprattutto “intergenerazionale”, con giovani e meno giovani che hanno voluto parlarsi, e ascoltarsi, senza pregiudizi culturali e soprattutto “ricette” sociali preconfezionate.
Giovedì 14 giugno, alle 21 in Aula Consiliare il prossimo incontro, al quale altri ne seguiranno.
Il Movimento Democratici per Castelbuono lo ha scritto nel programma elettorale un anno fa e continua a ritenere – anche alla luce dei primi autorevoli interventi come quello Dott. Giorgio Serio, Capo dipartimento Salute Mentale Asp Palermo, del Dott. Gianpaolo Spinnato, Responsabile SERT Palermo 2 o del Prof. Cirus Rinaldi, Coordinatore del Laboratorio Interdisciplinare di ricerca su «Corpi, Diritti, Conflitti» – Dipartimento «Culture e Società», Università di Palermo – che il percorso da intraprendere sia innanzitutto di indagine, di analisi del reale con strumenti e professionalità adeguati e che divieti, chiusure anticipate, “repressione” siano gli strumenti di chi è “sconfitto”, di chi le ha tentate tutte senza risultati. E i nostri giovani, forse, meritano piuttosto di essere ascoltati, accompagnati nella costruzione di coscienze autonome e consapevoli, non segregate e controllate. Non è facile né immediato, ma insieme si può.
Democratici per Castelbuono
Non avendo idee vi state appropriando di quelle degli altri. Questo lo abbiamo capito da tempo
Sì, ma siamo in pochi ad averlo capito. La maggior parte della gente ancora no.
In ogni caso, quando e se lo capranno, sarà sempre troppo tardi, ormai loro hanno raggiunto il proprio scopo, cioè “La Poltrona” e se la ridono di tutti noi.
Invece per i castelbuonesi, addormentatisi nel sogno delle vostre fantastiche promesse elettorali e svegliatisi nell’incubo del vostro nulla fattuale, il film più appropriato è il capolavoro dell’indimenticato Troisi: “Non ci resta che piangere”.
Per voi invece, proveniente dalla fertile, saggia, concreta, tradizione popolare castelbuonese, ecco il consiglio che potrebbe aiutarvi e sul quale “auspico si apra un dibattito” ma col dubbio che non lasci alcun segno: “Mittitici pani na vucca”
Quel film ci racconta ben altro. Una storia di lealtà nei confronti del migliore amico. Tutto il contrario di voi con Andiamo Oltre
che siano elezioni comunali
che siano elezioni provinciali
che siano elezioni regionali
che siano elezioni politiche
che siano elezioni europee
che siano elezioni mondiali
che sia un partito
che sia un altro partito
che siano elezioni di condominio
provaci ancora, Mario.
tanto la prossima volta continuando ad amministrare così manco le comunali vincerai
Mi chiedo questi anonimi opinionisti, quale scopo hanno? ogni qualvolta che il Movimento Democratici per Castelbuono, l’amministrazione, o il sottoscritto ci permettiamo di pubblicare qualcosa, i soliti 12, fanno commenti che non hanno nessun attinenza con gli argomenti trattati.Compredo che confrontarsi con valutazioni che entrano nel merito dei vari argomenti é difficile. È più facile
fare apprezzamenti sulla nostra presenza al governo del paese. Invito questi anonimi “eroi della tastiere ” ad accettare la realtà dei fatti. A rendersi conto che i cittadini sono più maturi sempre ,( anche quando non ci premiano elettoralmente) di quello che noi possiamo pensare. Il popolo ha il governo che si merita. Castelbuono ci conosce ha valutato è valuterà anche nel futuro.
Ma, sicuro come è di essere nel giusto, non le passa nemmeno per l’anticamera del cervello che “gli argomenti trattati” non interessino i castelbuonesi? E che i castelbuonesi invece vorrebbero che voi faceste altro (senza andare lontano: basterebbe rispettare le promesse concrete fatte in campagna elettorale, non gli specchietti per le allodole che esponete)?
Quanto al fatto che il popolo ha il governo che si merita, questo è vero. Sì, indubbiamente, nel bene o nel male, è vero.
Ma non confidi troppo sul fatto che basti sempre calare un velo per celare la realtà!
Ritengo invece che l’argomento che il nostro movimento ha affrontato interessi i castelbuonesi, come dimostrano i tanti cittadini che hanno sentito l’esigenza di reagire collettivamente ai recenti fatti di cronaca percorrendo insieme un cammino che la politica deve necessariamente accompagnare. Magari – e non mi stupisce – non è fra le sue priorità, o fra quelle di altri intrepidi commentatori, che impiegate il vostro tempo a ripetere sempre le stesse cose senza accorgervi di quel che succede intorno a voi. E magari siete ex amministratori, ex consiglieri comunali o loro “congiunti”, che ancora si strappano i capelli (!) perché i cittadini non vi hanno dato fiducia dopo il disastro che avete creato e che con grande difficoltà oggi si sta provando a superare e a ricostruire quanto di buono si era fatto nel passato. So che anche questo commento aprirà spazio a nuove infinite polemiche, non posso farci niente, ma chiedo a tutti di uscire fuori dalla logica della contrapposizione personale che “blocca” i rapporti e la vita politica della nostra comunità; al contrario proponete alternative, confrontatevi, discutiamo, anche attraverso critiche costruttive, a partire dall’incontro di domani sera in cui protagonista non sarà il sindaco, il consigliere o il nostro movimento, ma la comunità di Castelbuono.
Oggi se uno dice: “chiedo a tutti di uscire fuori dalla logica della contrapposizione personale che “blocca” i rapporti e la vita politica della nostra comunità” dimostra di non avere capito nulla di cosa è successo nella precedente consiliatura o di essere in malafede. Non c’è una terza posibilità.
La terza possibilità c’è ed è quella vera: essere sciarriati cu a politica.
Ed è l’ennesima dimostrazione del capogruppo.
ad onor del vero siete stati eletti dalla maggioranza dei Castelbuonesi per fare voi proposte, etcc…
facile proporre dopo avere sentito consigli e pareri, inizia tu caro capo gruppo a formulare idee e proposte e poi accetta il confronto.
Cicero eletto con il 42,5% dei votanti con 2465
significa nemmeno un terzo degli aventi diritto altro che maggioranza
sceso a 1200 alle politiche con la perdita in 9 mesi di metà di quel consenso che già era minoritario
Caro Sindaco, piuttosto che lamentarsi dei commenti anonimi, sarebbe bello se lei utilizzasse questo blog per scrivere quello che l’amministrazione fa per il paese. E non intendo la sostituzione dello scaldabagno…penso ai problemi idrici, alla viabilità, ai posteggi, al rilancio dell’occupazione, ai giovani, alla scuola San Leonardo, alle mense, a via ten. Forti, al verde pubblico, ai ripetitori TV, al teatro fontanelle, etc. È passato un anno da quando lei prometteva mari e monti e non abbiamo visto nemmeno l’essenziale. P.s. ma gli assessori esistono?!?!
Eroe della tastiera, a dispetto del tono ironico e dispregiativo con cui lei l’ha inteso, a mio modo di vedere ha dei tratti molto positivi.
In ogni caso, sperando di falre cosa gradita, le propongo il significato di anonimo preso dal dizionario Treccani:
“lettera a cui il mittente non appone la propria firma, evitando intenzionalmente di dichiarare di esserne l’autore, o comunque di rivelare sé stesso”
Le dice niente questa definizione?
Forse sta gia’ valutando….
Signor Sindaco,
mi permetto di sottolineare la Sua attenzione per i contenuti di questo blog.
Appena si parla di Lei, Lei scrive…qualcuno lo avvisa o è connesso permanentemente a questo blog?
Le chiedo umilmente: non ha di meglio da fare, tipo AMMINISTRARE IL NOSTRO COMUNE, rispetto a rispondere a questi eroi della tastiera come li chiama Lei?
E glielo dice una che pensa che Lei è stato un buon Sindaco, è stato.
Mario Cicero, dopo avere stabilito che la questione Liccia è una vaccata, che la questione invaso è una cosa di nessun conto, si prende la libertà di compilare un registro delle cose che in assoluto sono utili e inutili arrivando alla conclusione, anzi partendo direttamente dalla conclusione, che una cosa è importante (per esempio lo scaldabagno o le strisce davanti casa del capogruppo) se la fa lui, è invece di nessuna importanza se si tratta di cose che investono la sfera del suo operato amministrativo.
Oggi con questo suo intervento si profonde in una questione che scava ancora di più nell’intimo della psiche dell’Uomo e i cui esiti affida alla posterità: “Ma questi anonimi opinionisti quale scopo hanno”? Sono domande che segnano un’epoca, mica si scherza.
Inoltre si cimenta non solo nella difficile quantificazione (i soliti 12) ma anche nella non facile disputa della pertinenza degli interventi di questi ultimi. E lui, dall’alto della sua statura di dispensatore di pertinenti giudizi sintetici a posteriori, ci rassicura: nessuna attinenza con gli argomenti trattati. Giusto, altrimenti chi scrive rischia di continuare a scrivere una serie interminabile di cazzate. Quindi i soliti 12 sappiano che sono completamente fuori tema.
A questo punto sempre Mario Cicero comprende che “confrontarsi con valutazioni che entrano nel merito dei vari argomenti é difficile”. E questo si capisce, specialmente quando argomenti in cui entrare nel merito per il confronto non ce ne sono. E quindi gli apprezzamenti dei soliti 12 più che sulla (“nostra”) presenza al governo forse sono da riferire all’esatto contrario del termine “presenza”.
Allora, i soliti 12, ma anche i generici 1200 e i circa 3200 che non hanno votato Mario Cicero accettano la realtà dei fatti, la rispettano, ma la criticano aspramente. Analogo rispetto, invece, non ha usato qualcun altro né verso il voto del 2012 (basta vedere cosa fece a partire dall’indomani e per cinque anni ininterrotti) né verso quello del febbraio 2017 all’interno di Andiamo Oltre.
A questo punto consiglio caldamente ai soliti 12 di farsi promotori di una mozione per scolpire sul marmo e murare nell’aula consilare la lapide “Un popolo ha il governo che si merita” firmato: Mario Cicero.
Se un popolo ha il governo che si merita
si può affermare senza ombra di dubbio anche il contrario
un Governo ha il popolo che si merita
Questo Sindaco merita questi eroi delle tastiere
Se il Sindaco è così certo del suo operato si dimetta, a novembre si ricandida e vediamo se viene rieletto!!!
Sono uno dei soliti 12, anonimo per giunta.
La prego di leggere le varie motivazioni espresse in un precedente post e di passare una mano sulla coscienza
https://www.castelbuonolive.com/donazione-cicero-speciale-e-le-sterili-polemiche-sul-caso-liccia-e-consorzio-produttori-madoniti/#comment-74634
Qui la cosa è seria solo 12/13 persone vedono che usa da 15 anni l’auto del comune? Vedono viaggi vedono laghi vedono strade e camion portare via pietre dietro il castello vedono un paese senza acqua mentre prima c’era vedono ambulanti alle fermate dei bus, vedono multe levate, vedono porte chiuse mentre prima si diceva Castelbuono porte aperte ora portone chiuso, vedono i candidati di Tumminello che siedono accanto muti,vedono che hanno perso la parola. Tutto ciò lo vedono in 12/13 vuol dire che ce qualcosa nell’acqua del fiume Vicaretto sarà stato attassato “cu rizzitieddru” e questi 12 /13 bevono solo acqua da fonti fresche pulite e hanno un idea chiara dello stato di degrado che oggi viviamo.
“A me gli occhi!
Venghino siori e siore, venghino.
Questo è il paese più bello del mondo, il più pulito, il più ordinato.
Abbiamo l’acqua migliore del mondo.
Venghino siori, venghino siore, a me gli occhi”
E tutti ipnotizzati ci credono, o almeno ci hanno creduto, e adesso ne paghiamo tutti le conseguenze, anche quelli che non ci siamo lasciati ipnotizzare.