Distretto Turistico, i castelbuonesi Mario Cicero, Laura Di Garbo e Michele Spallino in lizza nel nuovo assetto

Riparte il Distretto Turistico Cefalù-Madonie-Imera fino adesso spesso passato alle luci della ribalta per controversie giudiziarie.
Nel consiglio direttivo figurano i nomi del sindaco di Castelbuono Mario Cicero, Leonardo Neglia (sindaco di Petralia Sottana), Michela Taravella (sindaco di Campofelice di Roccella) e gli imprenditori Giuseppe Calabrese, Corrado Cipolla, Giovanni Faletra e Francesco Dolce, quest’ultimo il maggiore accreditato alla futura carica di presidente.
Tra i componenti accreditati a far parte del comitato tecnico invece si menzionano i castelbuonesi Laura di Garbo (Azienda Bergi) e Michele Spallino (responsabile di Castelbuono.org e già presidente del Museo Civico), oltre a Antonio Lo Verde (assessore di Castellana Sicula), Giuseppe Ferrarello (vice sindaco di Gangi), Nicasio Di Cola (sindaco di Caccamo), Tommaso Muscarella (Caltavuturo) ed Aldo Conte (Gangi).
Secondo tale assetto, farebbe notizia la mancanza di esponenti rappresentativi delle istanze di Cefalù, senza dubbio il più importante centro turistico del comprensorio e tra i più rilevanti dell’intera Sicilia. La notizia è stata diffusa da Madonienotizie.it che a riguardo ha pubblicato un articolo di approfondimento.
È sintomatico che non compaiano i nomi dei veri imprenditori turistici come Mangia, De Gaetani o Cimino.
Da questo è chiaro che il cosidetto distretto turistico non è altro che un ennessimo inutile carrozzone politico.
Chi non ha saputo far sviluppare la propria singola attività, vorrebbe promuovere addirittura un intero distretto? Ma fatemi il piacere… Continuate a fare politica locale, che è l’unica cosa che sapete fare e l’unico ambito dove avete avuto successo. Più in là delle elezioni comunali non avete dove andare. Non lo dico io, lo dicono i fatti!
La solita politica ex PD, il Pentagono madonita
Esatto, un carrozzone esclusivamente politico perché diversamente, anche mettendo a parte la candidatura del sindaco, non si capirebbe il perché della proposta di un nome che nulla ha a che fare con il turismo, con i soggiorni o con la ristorazione a Castelbuono e nelle Madonie