“Ditemi se tutto ciò ha un senso”. Lo sfogo del Presidente dell’ASD Castelbuono Giuseppe Scacciaferro

Non è mio costume, e della società che rappresento, fare polemiche o commentare pubblicamente questioni e problematiche inerenti al calcio ma adesso è arrivato il momento di parlare. Proprio stamattina ho avuto la conferma che la partitissima contro il Rocca di Caprileone, sfida che aspettiamo da settimane perché potrebbe davvero valere una intera stagione, si giocherà regolarmente al “Failla”, a porte aperte, ma con il limite di 100 spettatori. Questo è quanto ha stabilito la Commissione Vigilanza pubblici spettacoli. In un momento particolare per il calcio castelbuonese, considerato da tutti un’oasi felice nel panorama calcistico siciliano e con tre squadre locali impegnate nei campionati di Eccellenza, Promozione e Terza Categoria, ci ritroviamo con una struttura “da terzo mondo” nella quale, solamente pochi anni fa, sono stati investiti la bellezza di 1.300.000 euro! Ci vantiamo di essere “La città dello sport 2014” ma non siamo nelle condizioni di poter permettere l’ingresso ai nostri tifosi, e in generale a tutti gli sportivi castelbuonesi, in occasione della partita più importante di tutto il campionato.

Addirittura mi si impone di dover selezionare 100 fortunati spettatori che avranno così il privilegio di assistere alla partita, penalizzando possibilmente anche i nostri tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento a inizio stagione. Ma chi sono io per poter fare questa scelta? Come mi dovrò comportare con tutte le altre persone? Per non parlare di tutte quelle che sarebbero giunte in paese per l’occasione, e non solo da Rocca di Caprileone, dove i tifosi si sono già organizzati con diversi pullman, ma anche dai vari paesi limitrofi. Quello che doveva essere un giorno di festa per tutti gli sportivi si sta trasformando dunque in una incredibile farsa con un danno d’immagine non solo per la società che rappresento ma più in generale per il nostro paese. Non bisogna inoltre tralasciare l’aspetto economico.

Abbiamo già disputato due partite “casalinghe” fuori dalle mura amiche con tutto ciò che comporta a livello di spese e di mancati introiti. Tutti i sacrifici fatti da questa società, gli sforzi economici per allestire un campionato di vertice vengono così vanificati dalla mancanza di strutture idonee. Visto che il problema dell’agibilità persiste da anni, e non sembra che possa arrivare una soluzione a breve termine, molto probabilmente questa sarà l’ultima gara che la mia squadra disputerà a Castelbuono. La mia non è una semplice provocazione ma è infatti mia intenzione lanciare una proposta fattiva. Vorrei creare un tavolo tecnico invitando a partecipare l’Amministrazione Comunale e i Presidenti delle diverse società sportive locali per cercare di trovare una soluzione a questo increscioso problema.

Qualora questi sforzi non produrranno gli effetti desiderati non escludo la possibilità di una clamorosa decisione a fine stagione e cioè quella di ritirare, mio malgrado, la squadra da qualsiasi campionato.

In attesa di riscontri positivi approfitto dell’occasione per porgere a tutti voi lettori i miei più cordiali saluti

Il Presidente

Giuseppe Scacciaferro

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