Diversi castelbuonesi vittime di truffe online

Al momento non sembra esserci nessun collegamento, si parla di numerose denunce, ma il fatto che siano arrivate tutte nello stesso periodo potrebbe essere solo una coincidenza. Di sicuro, c’è però un allarme legato alle truffe on-line che sta montando e che ha come epicentro Castelbuono, dove si sarebbe registrata la maggior parte dei casi. E’ quanto emerge da un articolo pubblicato oggi da Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia.

Il metodo utilizzato per raggirare i clienti è lo stesso in quasi tutti i casi segnalati: prima mettevano l’annuncio su un sito internet, poi si facevano dare un anticipo dall’acquirente attraverso un bonifico bancario e infine, dopo aver ricevuto il pagamento, scappavano con il denaro senza mai consegnare o spedire la merce in vendita.

L’ultimo filone investigativo, condotto dai carabinieri della stazione di Castelbuono, ha permesso di risalire a una serie di truffe che facevano capo a una società con sede ad Anzio, in provincia di Roma. I militari dell’Arma sono riusciti a individuarla seguendo i flussi di denaro. Questa società era dedita ad annunciare su internet la vendita di smartphone di ultima generazione. A incappare nella sua rete sono stati tre castelbuonesi, i quali hanno pagato rispettivamente 235 euro, 849 euro e 480 euro. Quindi un guadagno di quasi 2 mila euro senza inviare nulla agli acquirenti. Da qui le denunce e la scoperta che dietro queste truffe c’era un solo filo conduttore. Precedentemente erano stati denunciati all’autorità giudiziaria S.S. e M.G., entrambi residenti in Umbria, autori di una truffa commessa ai danni della castelbuonese M.G., che dopo aver capito di essere stata raggirata si è rivolta ai carabinieri.

I due hanno pubblicato sul sito Ilmercatinosicilia.it un annuncio nel quale mettevano in vendita una stufa a pellet usata per 300 euro. L’ignara vittima, visto il prezzo favorevole dell’offerta, ha contattato il numero inserito nell’annuncio e dopo aver pattuito l’acquisto ha effettuato un bonifico per la somma stabilita. Nei giorni successivi, data che la merce acquistata non arrivava, la donna ha capito di essere stata truffata. Pertanto si è recata alla stazione dei carabinieri per denunciare l’accaduto. E i militari, dopo oculati accertamenti e acquisizioni di documentazione, sono risaliti all’identità dei due truffatori. Altri due casi di truffa on-line sono stati commessi tramite il sito Subito.it. Il primo riguarda l’acquisto di una Panda 4×4 che avrebbe voluto fare C.M., il quale però, dopo aver versato i primi 300 euro, è riuscito a bloccare il secondo versamento. E così i carabinieri hanno scoperto che era stato imbrogliato da F.B. di Trento. Il secondo invece la vendita di una motozappa che P.M. e P.T., due donne romane, hanno fatto a S.M., che per questo ha versato un acconto di 175 euro.

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