Don Mimmo Sideli lascia la parrocchia Sant’Antonino sarà sostituito da Don Marcello Franco
Nei prossimi giorni Don Mimmo Sideli, che per nove anni è stato parroco della parrocchia Sant’Antonino Martire di Castelbuono, sarà trasferito presso la parrocchia di Isnello. Al suo posto subentrerà il castelbuonese Don Marcello Franco il quale proviene proprio dalla parrocchia isnellese.
Sono tante le iniziative religiose e culturali che Don Mimmo ha portato avanti in questi anni a Sant’Antonino, coinvolgendo centinaia di bambini, giovani, adulti e famiglie, creando un tessuto parrocchiale attivo con un forte senso di comunità, caratteristica che nell’epoca attuale di nichilismo social-mediatico e della distrazione di massa è alquanto rara.
La decisione della Curia in qualità del suo vescovo Mons. Marciante ha lasciato amarezza nei tantissimi parrocchiani che vedono come inspiegabile il motivo di una tale scelta. Effettivamente viene da chiedersi se il vescovo abbia valutato possibili effetti negativi nella vita della comunità religiosa che in qualche modo potrebbe sentirsi confusa e disorientata con effetti negativi nella sfera personale e spirituale di ognuno.
Quella della parrocchia di Sant’Antonino non è il solo caso in cui i fedeli si sono sentiti disorientati per il trasferimento del parroco. E’ successo, per esempio, a Petralia con il trasferimento di don Scileppi e in altri comuni madoniti. Una figura di parroco a tempo determinato dunque e a tal proposito vi invitiamo a leggere questo interessante articolo di Giuseppe Riggio pubblicato sul Blog Qualecefalu.it
Credo fermamente che quanto ordinato dal Vescovo di Cefalu, non faccia per niente il bene della comunità di S. Antonino Martire anzi è l’inizio della disgregazione. Il vescovo ha il diritto di cambiare il Parroco, ma non può certamente dire come dice che in Diocesi le scelte sono sinodali.
È un bene che i parroci cambino parrocchia ogni 9 anni. Nessuno è perfetto, ed è giusto che i parroci si alternano nelle varie comunità. Mettiamo caso che in una parrocchia un prete non è ben visto: ora immaginate che la comunità lo deve sopportare per sempre…..Con l’alternanza questo non può succedere.
eravamo abituati che per 60 anni avevamo sempre lo stesso, ora questa nuova norma ci lascia perplessi!!!