Dove porta la notte. La sesta passeggiata notturna a cura dell’associazione naturalistica “Francesco Minà Palumbo”
[Di Mariangela Pupillo] – Il 30 luglio 2019, in circa 90 tra adulti, molti giovani e bambini, abbiamo colto la bella opportunità della passeggiata notturna estiva organizzata in contesto naturalistico dall’associazione “Francesco Minà Palumbo” di Castelbuono, con la collaborazione dell’associazione astrofili “G. Piazzi” di Isnello e del museo naturalistico Minà Palumbo di Castelbuono, giunta alla sua sesta edizione. Località prescelta S. Focà, poco sopra l’abitato di Castelbuono, indenne da inquinamento luminoso e quindi adatta ad uno degli scopi della serata, ovvero l’osservazione del cielo, ad occhio nudo e con i telescopi.
Di cosa abbiamo fruito, tutti insieme, camminando o mettendoci in cerchio ad ascoltare? Di una notte di velluto, fresca e senza nuvole. Di un cielo generoso, magnificamente trapuntato di stelle. Della chiara scia della Via Lattea. Della fisionomia delle costellazioni, coi loro nomi speciali dati dagli antichi, inventori dei miti, che prima di noi hanno vissuto lo stupore della notte. Di Giove e Saturno, visti anche col telescopio. Ci siamo radunati e messi in moto, qualche torcia in assenza di luce di luna, in piano e in salita, animando di brusio umano e di calpestio un sentiero sterrato. Qualche bimbo al collo di giovani genitori, esclamazioni di meraviglia, alle 23 l’avvistamento della stazione spaziale sulla volta celeste, il turno per le osservazioni al telescopio, il puntatore laser del dr. Franco Toscano a indicare le stelle, con il suo entusiamo di appassionato di scienza nel dare spiegazioni. E poi brevi soste dedicate alle parole della letteratura, versi e piccole prose di Henry David Thoreau, Lucrezio, Mariangela Gualtieri e Franco Arminio, letti da quattro amanti della lettura nella sacralità del tempo della notte. Da parte di tutti lo sforzo di rinunciare alle luci artificiali dei display del cellulare per riscoprire ed apprezzare quella tenue delle stelle. Infine, un momento di convivialità, semplice e schietto: abbiamo brindato sotto le stelle con il prosecco offerto dal bar Cavour di Castelbuono presso l’area attrazzata di San Focà, sgranocchiando una varietà di fraganti biscotti del panificio Pina Forti.
Al gruppo di organizzatori la nostra gratitudine di partecipanti per una magnifica serata d’estate. Condividere e mettersi a disposizione per diffondere, praticamente, granelli di cultura è un valore. Anche questo fa “comunità”.
E’ stata decisamente una bella esperienza. Ottima organizzazione dei volontari dell’Associazione “Francesco Minà Palumbo” sotto la guida del dott. Franco Toscano. Grande partecipazione di giovani attenti agli aspetti divulgativi e formativi. Alla prossima edizione ci aspettiamo la presenza di giovanissimi e di bambini.
Signor console sarebbe gradita, ovviamente non dovuta, una sua sommaria informativa sulla sua attività nel mondo a sostegno del paese. Grazie
Grazie, Sig. “il mondo”, per poter intervenire. Ebbene, proprio alla passeggiata in oggetto ho invitato due miei ospiti, residenti a Copenaghen, che hanno apprezzato queste iniziative scientifiche castelbuonesi. E’ stata l’occasione per esercitare Il servizio (volontario) di “Console referente” a Castelbuono (e non a Roma).
il sistema paese non può campare sui suoi ospiti sign. console
Gli ospiti non sono solo quelli miei ma anche i tanti che ammirano Castelbuono e i castelbuonesi. E poi alla passeggiata notturna eravamo in novanta! Vede Sig. “il mondo”, il volontariato non si basa sulla quantità ma sulla qualità degli interventi. Per esempio a Roma abbiamo oltre 20 mila senza-fissa-dimora e noi della Croce Rossa Italiana cerchiamo di partecipare all’assistenza giornalmente assieme a tante altre organizzazioni, così come fanno tante associazioni di beneficenza qui in paese. Il volontariato infatti non riempie le tasche ma il cuore e…fa “campare” bene. Le consiglierei di provare.