EDI Global Forum: il Dipartimento Educazione Museo Civico Castelbuono incontra a Napoli 150 musei del mondo

Il Museo Civico di Castelbuono partecipa con “Know yourself. Sustainable Identities” a cura di Stefania Cordone, Responsabile Scientifica del Dipartimento Educazione, alla prima edizione dell’evento internazionale EDI Global Forum for Education and Integration 2022 che si svolgerà a Napoli dall’ 11 al 14 ottobre 2022 per analizzare a fondo le 5 tematiche più importanti delle istituzioni culturali di oggi:
Accessibilità, Diversità e Inclusione, Sostenibilità, Arte e Benessere, e Struttura Istituzionale.
Attraverso un fitto programma di attività di co-working, keynote speeches ed eventi sociali, 150 professionisti dell’arte ed esperti nell’educazione museale provenienti dai 5 continenti avranno l’opportunità di confrontarsi, dibattere e rafforzare le relazioni tra i diversi musei e le istituzioni culturali provenienti da tutto il mondo che prenderanno parte al progetto. Tra i partecipanti il MoMa, Tate Modern, Centre Pompidou, Museo Nacional del Prado, Museo Reina Sofia, Manifesta, Getty Museum, National Gallery di Singapore e tra gli italiani la Galleria degli Uffizi, Castello di Rivoli, Palazzo Grassi, Palazzo delle Esposizioni, MAMbo.

Photo Credit: Robert Goodman
L’obiettivo di EDI Global Forum è realizzare uno spazio di condivisione che coinvolga associazioni, scuole d’arte, esperti di settore e dipartimenti educativi di musei e istituzioni culturali in un momento di riflessione collettiva, mirata non solo a costruire reti di collaborazione transnazionali ma anche a innescare strategie innovative nell’ambito della mediazione culturale e promuovere il ruolo sociale del museo come strumento di benessere e partecipazione.
Siamo ai dipartimenti!!!! Ma anche al culmine dell’autoreferenzialità, Ma tutte queste figure in che misura incidono sul bilancio? Sono a nostro carico dico bene? O lavorano a gratis? Se non lavorano a gratis come sono stati assunti?
La povertà di questo commento è pari alla sua totale mancanza di sensibilità e comprensione di quello che il museo sta portando avanti per la comunità delle bambine e dei bambini di Castelbuono che prendono parte GRATUITAMENTE ai laboratori creativi. Evidentemente lei non ha figli e non ha idea di cosa parla.
Che pena, domandina!
Partecipiamo ad un evento insieme al MoMa (ammesso che sappi cosa sia) e ti chiedi quanto costi? La cultura non ha prezzo. Perché non ti chiedi quanto costa il divino festival è le altre 10 manifestazioni “culturali” del comune?
Siamo veramente piccoli in questo paese, infimi direi. Se così non fosse non ci porremmo queste domandine e voteremmo diversamente. Ma tant’è!
Vedo che due soggetti interessati assai da vicino alla questione sollevata (QUANTO CI COSTANO?), con la loro risposta vorrebbero fare lo slalom. Le piste sono ancora chiuse! Per essere precisi e per evitare che possiate credere di raggirare i vostri interlocutori, nella domandina non si chiedeva quanto costa partecipare a questa iniziativa, come hanno cercato di spacciare, in maniera fuorviante, i due commentatori. Quindi non interessa se chi beneficia di questi cosiddetti laboratori creativi non paga nulla e neanche se la cultura ha un prezzo ma più precisamente QUAL E’ IL PREZZO che i cittadini pagano per le prestazioni di alcuni signori e signore che non fanno parte dell’organico del Museo e non si capisce a che titolo operino nel Museo e chi li abbia reclutati.
Io non so che cosa sia il MoMa o forse sì, so invece che la seconda persona del congiuntivo presente del verbo sapere è SAPPIA.