Emergenza suidi. Il Presidente del Parco delle Madonie chiede all’Ars un provvedimento urgente per l’abbattimento degli animali
«La norma inserita nel disegno di legge sulla riforma delle aree protette va nella giusta direzione, ma ho chiesto alla IV commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana un provvedimento straordinario e urgente per consentire l’immediato abbattimento dei suidi che stanno devastando il nostro territorio».
È quanto dichiarato dal presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto nel corso di un’audizione dei presidenti dei parchi alla IV commissione parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana.
«Come già segnalato al prefetto da me e da tutti i sindaci madoniti, al di la della necessaria modifica normativa in tal senso, è ormai improcrastinabile un provvedimento straordinario e immediato che consenta l’abbattimento dei suidi ed il controllo della fauna selvatica. Lo richiede la disperazione della gente che ci chiede giornalmente di intervenire – conclude Pizzuto – e non possiamo più attendere una modifica normativa complessa. È necessario agire ora».
Il presidente Pizzuto ha anche richiesto all’On. Giampiero Trizzino che presiede la IV commissione, una audizione ad hoc di sindaci madoniti ed Ente Parco per questa situazione, e Trizzino si è impegnato a convocarla a brevissimo per cercare di inserire un emendamento in tal senso in uno dei prossimi provvedimenti legislativi al vaglio dell’aula.
Fonte: www.ilcaleidoscopio.info
Va apprezzata l’iniziativa del presidente Pizzuto nel richiedere agli Amministratori pubblici un provvedimento straordinario ed immediato, che faccia riferimento al “controllo della fauna selvatica”. Credo che l’aspetto prettamente tecnico stia proprio in questa frase, visto che non si è più in presenza di esemplari di “razza pura” della specie “sus scrofa”, sicuramente da tutelare e presumibilmente ormai scomparsi, ma di una gran massa di elementi di “razza ibrida”, volgarmente chiamati “cinghia-suidi”, inselvatichiti, estremamente dannosi per la fauna e flora del territorio e, al tempo stesso, pericolosi per l’uomo (soprattutto se anziani e bambini), come attestato dai recenti episodi di attacchi a greggi e ad uomini. Speriamo che dopo i tanti appelli alla ragionevolezza i politici facciano, e presto, la loro doverosa parte. Una parte che tralasci i reiterati “approfondimenti e ulteriori studi scientifici”, assolutamente inconcludenti e scopiazzati, e che piuttosto si traduca in atti amministrativi concreti per garantire il giusto grado di sicurezza sociale alla popolazione.
Bravo il presidente, finalmente!!!
finalmente il presidente del parco inizia a fare gli interessi del parco e dei suoi abitanti. C’è voluto un pò di tempo, qualche attacco agli uomini e la completa devastazione del territorio ma alla fine si è ricordato di quello che dovrebbe essere il ruolo di un presidente di un parco.
Mi permetta di non ringraziarla, lei ha appena iniziato a fare il suo dovere! Vada avanti e mi faccia ricredere.