Formazione Professionale Siciliana: lo studio legale Fasano vola a Bruxelles. Il 2 dicembre audizione al Parlamento europeo

Accolta la petizione presentata dallo studio legale Fasano per oltre 1000 lavoratori della Formazione Professionale Siciliana. Il 2 dicembre 2019, lo studio legale Fasano sarà sentito al Parlamento Europeo per rappresentare l’intera categoria. Un successo per lo studio Palermitano ed una grande soddisfazione per i rappresentanti della categoria che, per la prima volta nella storia della L.R 24/76, approdano a Bruxelles. Tutto questo grazie alla tenacia, grinta e perseveranza delle due titolari dello studio che, consce delle gravi violazioni comunitarie applicate dalla Regione siciliana in danno dei lavoratori rimasti privi di retribuzione e di incarico, hanno studiato e trovato una linea di azione giuridica oggi vincente, indipendentemente dalla decisione che verrà assunta dalle istituzioni comunitarie. Lo studio Fasano si è imposto sul territorio siciliano ed ha esteso la sua posizione geografica in tutta Italia grazie a una serie di procedimenti che oggi hanno raggiunto risultati positivi per i ricorrenti e la clientela.
Tra queste ricordiamo le tutele comunitarie dei forestali e dei PIP. Un modo dinamico e giovane di intendere la professione, con un occhio sempre attento alla formazione ed alle normative oggi vigenti. “Siamo onorate di rappresentare i lavoratori a Bruxelles, perché potremo finalmente far emergere la sofferenza e lo sfruttamento ingiusto che i nostri clienti stanno subendo da anni. Siamo esseri umani, ancor prima di essere avvocato, ed è nostro dovere deontologico e morale tutelare i diritti dei più deboli, ove ne ricorrano i presupposti”, commentano a caldo le avvocatesse.

Palermitane di nascita, dal 2013, dopo una lunga esperienza professionale della più grande presso uno noto studio palermitano, quello del Prof. Giovanni Pitruzzella, aprono uno studio in via Catania, nel centro di Palermo, con particolare attenzione alle problematiche lavoristiche. Da qui, una escalation di successi ed attività fino a conseguire, nel mese di giugno 2019, due ambiti premi: migliore studio del Diritto del Lavoro del Sud e Isole e miglior studio boutique in materia del Diritto del lavoro e sindacale. Unico studio italiano, fondato da due donne, ad aver conseguito questo traguardo.

Oggi, i frutti seminati vengono raccolti, raggiungendo uno degli obiettivi più importanti per un avvocato lavorista: essere invitati direttamente dal Presidente del Parlamento Europeo, per illustrare la violazione comunitaria applicata in danno dei propri clienti.

“Avvocato Fasano, tutti i lavoratori possono proporre una Class Action comunitaria?”
“Occorre valutare i presupposti, ossia la violazione della norma comunitaria, da parte dello Stato membro.”
“Io l, lavoratore leso come posso fare per capirlo?”
“ In linea di massima vi sono degli indici: omessa contrattualizzazione, sperpero di fondi pubblici, lesione della dignità del lavoratore, ricorso abusivo di un termine contrattuale, simulazione di un rapporto, mobbing comunitario, sfruttamento del lavoratore”.
“Quindi ricorrendo questi presupposti posso rivolgermi al vostro studio?”.
“Certamente, anche uno solo di questi presupposti permette di attivare la tutela comunitaria purché la controparte sia la PA, perché occorre far emergere una violazione da parte dello Stato membro e dei suoi apparati amministrativi.”
“ È contenta di andare a Bruxelles?”
“Sono onorata, contenta ed emozionata, il sogno professionale di una vita si è avverato”.
“Cosa dirà alle istituzioni?.
“Farò emergere le violazioni con un elemento a nostro favore che non posso svelare perché importante ai fini delle nostra strategia giuridica”.
“Bene, un grosso in bocca al lupo”.
“Che crepi questo lupo, soffocato da un Codice comunitario”.
“Un domanda che mi è appena soggiunta, da donne è più difficile fare questa professione?
“Io non sono per marcare questa differenza. Nella vita è tutta questione di impegno e maturità. Che poi sia uomo o donna poco importa, volere è potere, tutto si affronta da uomo, da donna, da bambino. È invece una questione di carattere. In questa professione non bisogna essere deboli. Ecco donne deboli no, donne battagliere si. Il concetto vale anche per gli uomini.”
Intervista a cura di Luca Battaglia.
Per informazioni: studiolegale.fasano@virgilio.it – www.avvocatofasano.com – linea whatsapp: 334.8120803