Giardino di Venere e Nangalarruni tra le migliori Osterie d’Italia 2019 di Slow Food
Presentata a Torino la 29esima edizione del “sussidiario del mangiarbene all’italiana”, che si dota di un decalogo dell’osteria contemporanea, assegna 6 nuovi premi speciali e vede crescere il numero di insegne premiate: sono 279 le Chiocciole in tutta la Penisola.
Che tutto questo non sia solo uno sterile esercizio di metacritica la guida di Slow Food sembra volerlo dimostrare con i fatti: sono 133 le new entry su 1617 insegne recensite (in media il menu completo non supera i 35 euro, con rare eccezioni, ma sempre entro i 40 euro, giustificate da materie prime di particolare pregio); di queste, 279 popolano la compagine delle Chiocciole. Tanti i simboli per orientarsi tra tavole con orto di proprietà, locali che propongono menu vegetariano e carte dei vini particolarmente meritevoli perché attente al territorio, indirizzi con possibilità di alloggio. Oltre al nuovo simbolo dedicato all’extravergine e alle cucine che lo valorizzano.
E tra le chiocciole assegnate alla Sicilia non poteva certo mancare Castelbuono dove il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al Giardino di Venere di Salvatore Baggesi e al Nangalarruni di Peppe Carollo.
(Fonte: Gamberorosso.it)
Ecco le eccellenze di Castelbuono, questo si che è visibilità per il paese bravi bravi bravi
Enogastronomia di eccellenza. E’ consolidata ormai la convinzione che il settore funge anche da “attrattore” turistico. Complimenti