Gli uffici comunali a San Francesco, il Museo Naturalistico “F. Minà Palumbo” in Municipio. La proposta del Sindaco Cicero

Con una lunga lettera indirizzata alla cittadinanza il sindaco Mario Cicero evidenzia un’analisi costi-benefici in merito alle strutture museali di Castelbuono e in particolar modo inerente il Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo, il primo cittadino sintetizza così l’idea di trasferirlo presso gli attuali uffici comunali siti in via S. Anna. Suddetti uffici di contro verrebbero trasferiti all’interno del complesso S. Francesco. Su richiesta dell’Amministrazione invitiamo i commentatori, dove possibile, a esprimere pareri in forma di commento firmato.
Oggetto Lettera aperta ai cittadini di Castelbuono
Aver valorizzato il nostro patrimonio Monumentale e Culturale in questi decenni, senza tema di smentita, ci ha permesso di essere riconosciuti come una comunità virtuosa che a pieno titolo viene annoverata come Capitale culturale delle Madonie.
Tutto ciò dà merito ad una classe politica che nei decenni è riuscita a salvaguardare e valorizzare il nostro Castello, il Monastero di San Francesco, l’ex Badia, Palazzo Failla, Casa Speciale e il Mausoleo dei Ventimiglia.
Con orgoglio bisogna evidenziare che tutte queste strutture, aperte e fruibili tutto l’anno, sono diventati incubatori culturali, fondamentali per la crescita sociale ed economica della nostra comunità.
Ritengo ci sia oggi l’esigenza di un confronto per rivedere l’offerta culturale e turistica della nostra comunità, consapevoli dell’investimento fatto in questi anni.
Bisogna essere pronti a proporre nuove sfide, nuovi servizi, nuove contaminazioni, indispensabili se vogliamo competere con le richieste provenienti dal mondo della cultura e del turismo internazionale. Oggi abbiamo l’esigenza di accogliere chi viene a Castelbuono, con servizi che sempre più fanno sentire il visitatore a suo agio; noi, di nostro, mettiamo la cordialità, l’ospitalità, la solarità e se a queste nostre peculiarità aggiungiamo anche dei buoni servizi di accoglienza, siamo sicuramente sulla strada giusta per rimanere meta Culturale e Turistica, di qualità.
Partendo da queste premesse, vogliamo guardare le opportunità future, facendo le dovute considerazioni su quello che oggi vale il nostro patrimonio: Museo Civico/ Castello: 39.212 presenze, incassi € 117.175,00, costi di energia elettrica € 7.504, costi personale €. 87.938,24; Museo Francesco Mina Palumbo/ San Francesco: 3657 presenze, incassi € 4.500,00 costi di energia elettrica € 9.874,00, costi personale 71.976,69; Museo del Risorgimento/Ex Banca di Corte: 4481 Presenze, incassi € 6.556,00, costi di energia elettrica € 2.201,78. Si nota subito che il più grande attrattore rimane il Museo Civico, vuoi per la storia che rappresenta il Castello vuoi per la Cappella Palatina e il Teschio di Sant’Anna, vuoi per la centralità della sua ubicazione e per tutte le attività che il CDA del Museo Civico riesce a programmare; non ultima, la collaborazione con la Proloco di Castelbuono che vede l’accoglienza nei nostri monumenti in diverse lingue. Consapevoli delle potenzialità Culturali del Museo Naturalistico, siamo convinti che quella struttura museale, con il suo patrimonio ha delle potenzialità in termini scientifici e didattici, che come attrattore culturale e turistico è unico nel suo genere, oggi i numeri non ci confortano, malgrado l’impegno che il CDA mette per dare una vivacità alla museo.
Corre l’obbligo sottolineare che, gli investimenti culturali non si misurano con la stessa ottica di un freddo investimento economico; quando si investe in cultura si devono esaminare le ricadute dirette e dell’indotto che si muove dietro queste attività, senza mai dimenticare che il compito primario di chi investe in questo settore, rimane quello della conservazione e valorizzazione. Investendo sull’arte contemporanea, bisogna tener presente delle tendenze emergenti valorizzandole nel contesto dello scenario culturale di questa stagione sociale, economica e politica. Tutto ciò a Castelbuono lo stiamo realizzando.
Ho evidenziato in premessa, che oggi dobbiamo rivedere l’organizzazione che ci siamo dati, ottimizzando alcuni investimenti, rivedendo la logistica, facendo scelte che valorizzano le collezioni museali, facendoli fruire meglio, utilizzando adeguatamente gli spazi disponibili, razionalizzando le istituzioni che si occupano del nostro patrimonio museale. L’ intento è anche quello di coinvolgere professionisti che forti della loro esperienza, affiancati alla passione civica di noi Castelbuonesi, possano farci intraprendere un percorso per costruire una nuova stagione culturale, che dia slancio alla nostra comunità e nel contempo, diventi sempre più, punto di riferimento dei fermenti culturali, che si stanno vivendo nella società contemporanea.
Affinché tutto ciò avvenga, a mio parere, dobbiamo apportare alcuni cambiamenti alla gestione dei nostri musei dando priorità alla riorganizzazione degli spazi e dei luoghi che oggi occupano. In tal senso con questa lettera sottopongo una proposta per aprire un confronto, con l’intento di rendere il nostro paese sempre più apprezzato. Nel proporre la mia idea, vi invito, a riflettere sui numeri delle presenze, i costi di gestione, la logistica, il Castello 40.000 presenze, il Naturalistico 4.000. Il Castello è un percorso obbligato per i visitatori che vengono a trovarci sia in viaggi organizzati che con il fai da te, posto nell’asse del centro storico che racchiude i monumenti più significativi del nostro patrimonio monumentale, dove si svolgono le attività culturali, fieristiche ed enogastronomiche più significative, in poche parole lo snodo centrale delle attività turistiche di Castelbuono.
L’idea consiste nel trasferire il Museo Naturalistico nei locali dove attualmente sono ubicati gli uffici comunali, creando anche uno spazio per il museo della corsa e il museo del risorgimento, spostando a San Francesco gli uffici comunali, tenendo conto che anche per i fruitori dei servizi comunali è molto più centrale e più accessibile con le automobili. Nelle prossime settimane con l’istallazione dei Varchi sul Corso Umberto e Via Sant’ Anna, la mobilita automobilistica su quelle sarà più controllata. Ma l’aspetto più significativo è quello che, posizioniamo il Museo Francesco Mina Palumbo, in un luogo dove il turista e il visitatore transita e dove si svolgono nelle Piazze e Vie limitrofe il Jazz Festival, Ypisigro Rock, Paese di Vino, Fung festival, Castelbuono Classica, ecc. Sicuramente, il tutto con un adeguato arredo, trasformando i locali di via Sant’Anna n 25 in un polo museale, offrendo un altro spazio per la cultura, con tante iniziative facilmente fruibili dai nostri cittadini e visitatori.
Inoltre si possono attivare iniziative condivise tra le due istituzioni, biglietto unico, mostre, conferenze, ecc. Recuperando l’ex Cineteatro le Fontanelle, (stiamo formalizzando l’incarico per redigere il progetto) avremo uno spazio multifunzionale, che può essere utilizzato oltre che per attività teatrali, anche per tante altre iniziative di supporto dei due Musei, senza dimenticare che bisogna mettere in cantiere il recupero dell’area castellana.
Con l’utilizzo decoroso del Parco delle Rimembranze (nelle prossime settimane si faranno degli interventi di sistemazione) e la trasformazione della scuola San Paolo in un centro/laboratorio dove ospitare le varie associazioni che operano nella nostra comunità, l’ipotesi di copertura di via Arco Monte, via Dafne e dietro i quattro Cannoli e il recupero definitivo della Chiesa Annunziata, creeremo il polo culturale e turistico della nostra Castelbuono. Quello che sto proponendo è un’idea, riflettiamo, invito ad intervenire, analizziamo insieme tutti gli aspetti positivi e le criticità. L’ Amministrazione si pone in una posizione d’ascolto, per fare sintesi e decidere.
Grazie a tutti coloro che vogliono contribuire ad arricchire questo confronto.
Il Sindaco Mario Cicero
accidenti ed il teatro le Fontanelle ??? spazio multifunzionale ???? e ora cu ciu dici a quelli che si sono prodigati per la riapertura del teatro.
SE a chi sono a chi sono affidatevi le nostte istituioni, mi viene da piangere. Ora voglio vedere chi gli va dietro
Un fallimento continuo questa amministrazione. Il direttore è il presidente del museo cosa dicono?
……c’è da riflettere, valutare e ponderare….. Voglio però precisare che l’attrattore delle 40.000 presenze non è il Museo Civico (vedasi presenze nelle manifestazioni) ma il CASTELLO, la Cappella, il Teschio di S.Anna e, in secondo ordine, le mostre , le varie iniziative….. Discutiamone.
Mi fa piacere che il concetto “Analisi Costi/Benefici” tanto utilizzato dal MoVimento 5 Stelle (e soprattutto dal Ministro Danilo Toninelli) fa molta tendenza ultimamente…
L’idea non è folle, ma forse caro Sindaco Mario Cicero è tardiva.
Poiché forse andava proposta (quando lei era all’opposizione e Antonio Tumminello Sindaco) quando gli uffici erano ancora proprio a San Francesco e il Museo Minà Palumbo era alla Badia.
Inoltre come detto durante l’incontro tenutosi sabato scorso per l’intitolazione delle due sale alla moglie ed al nipote di Francesco Minà Palumbo (durante il quale non ha voluto anticipare la proposta) c’è il problema della delicatezza dei reperti del Museo Naturalistico Francesco Mina’ Palumbo (già “sballottati” varie volte).
Ma nonostante ciò non sono del tutto contrario all’idea e anch’io sono dell’idea che il potenziale del Museo Naturalistico Francesco Mina’ Palumbo è esponenzialmente enorme.
Perché non trovare un modo per ottimizzare le visite al Museo presso il Chiostro di San Francesco? (Ricordo che nel vostro programma c’era la proposta di far fermare i bus turistici dalla zona alta per attuare un percorso inverso all’attuale (San Paolo – Castello – Piazza Margherita).
Inoltre c’è un piccolo problema che potrebbe investire la Casa Comunale.
Un problema che è già in atto e che non ho mai concepito, ovvero l’accesso laterale o da Via Alduino Ventimiglia per i disabili e non dall’accesso principale.
Nonostante ciò mi sento a questo punto (dovendo valutare i pro e i contro) di suggerire (perché no) un vero è proprio Referendum Consultivo tra i cittadini Castelbuonesi?
Post Scriptum
Sul Cine Teatro “Le Fontanelle” non credo che l’impegno preso nell’assemblea pubblica verrà disatteso.
E’ ragionevole riflettere sulla proposta “rivoluzionaria” del Sindaco, incentrata sula collocazione ottimale del polo museale del paese, ma credo non si debbano avere dubbi sulla visione integrata e integrale che offre la stessa proposta, che in ogni caso va ben oltre il titolo della notizia. E’ vero che dislocare l’offerta turistico-culturale sullo stesso percorso della Corsa di Sant’Anna darebbe più apertura spaziale e quindi più opportunità distribuite e ripartite tra piazza Margherita e piazza Minà Palumbo, ma l’esperienza delle ultime decadi (in cui il turismo ha avuto grande espansione) dimostra che la zona in piano del paese è naturalmente più frequentabile. D’altronde i dati statistici parlano chiaro e l’ipotesi di una sorta di concentrazione delle sedi museali è più che valida, perchè il visitatore dedica più tempo a ciò che sta a portata “di piede”. Sono evidenze di storia e scienza del turismo. Personalmente, da persona che guarda “da fuori” l’evoluzione socio-culturale del paese, reputo molto valida la proposta del sindaco.
E’ una grande idea, sindaco, ma non è la migliore idea, come quella di spostare il museo naturalistico il giovedì in via Mazzini durante il mercato con un deciso aumento di visitatori.
Che idea!!!!!
Propongo che tale idea si realizzi con le risorse economiche dei sostenitori di questo.progetto…E gli stessi restituiscano alla comunità e agli erogatori dei finanziamenti le cifre spese per la realizzazione dei restauri e ancora si pubblichi il progetto di ristrutturazione effettuata degli edifici Casa Comunale e Polo San Francesco ..Si restituiscono le risorse .
Da una prima serena analisi della proposta del Sindaco, molti sono gli interrogativi e i dubbi che emergono: gli edifici in questione si pensa davvero che siano intercambiabili? Non sono stati , peraltro recentemente, entrambi restaurati secondo precise destinazioni d’uso? A meno che i progettisti non ne abbiano tenuto conto, credo che ci fossero parametri precisi da rispettare, ambienti concepiti per scopi determinati, impianti installati ad hoc, per non parlare degli arredi, et cetera…
Si ritiene di poter adibire qualsiasi luogo per qualsiasi funzione? A me non pare che sia così…
A parte ciò, non condivido in toto l’affermazione che tutto deve essere a portata di mano per consentire un’agevole fruizione al turista, a meno che non si sia ormai definitivamente scelta la formula del turismo “mordi e fuggi”, che graviterebbe da piazza Castello a piazza Margherita o…quasi. E il resto del paese? Tagliato completamente fuori!
E,invece, noi abbiamo, caro Sindaco, un paese che deve essere valorizzato e conosciuto nella bellezza di ogni suo angolo, cortile, slargo,cantunera, vaneddra, chiesetta,fontana… Secondo me ,si dovrebbe proprio fare il contrario e cioè pensare all’intero paese come Museo, creare un percorso che comprenda la bellissima Piazza Parrocchia( senza automobili) , l’altrettanto meravigliosa piazza S. Francesco, e via dicendo…
Per ovviare al problema dei rapporti costi- benefici ,forse la soluzione è un’altra: investire in capacità manageriali, strategiche, culturali, per creare sinergie e progetti unitari , “obbligando ” magari col biglietto unico, i visitatori a spostarsi nei diversi siti, pianificando insieme, con una visione unitaria, che comprenda sicuramente la valorizzazione del centro urbano,ma anche la cura delle periferie!
Penso che i nostri paesi sopravviveranno se potranno presentarsi in futuro ai visitatori come luoghi privilegiati di bellezza e di salubrità; penso che ancora una volta la scelta dovrebbe essere quella di attirare per la qualità , anche delle manifestazioni.
Il paese, i paesi sopravviveranno al declino ,se verranno salvaguardati nelle loro caratteristiche storiche… e non conta la distanza tra un luogo e un altro! Anzi. Ho fatto chilometri a piedi per visitare ogni angolo delle 5 terre, le valli dolomitiche, le città d’arte.
Consentiamo al turista di scoprire , guidandolo, tutte le emergenze storico-artistiche del nostro territorio, compresi S. Guglielmo e Liccia.
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma lo faremo in altra sede.
Per concludere, ritengo che allocare la sede del Municipio all’interno di un complesso monumentale come quello di S. Francesco, che emana sacralità al primo
contatto… ne sminuirebbe ,per così dire , il fascino, pur nutrendo io un grande amore per la politica ,che considero la più nobile delle attività umane, avendo come fine ultimo e unico il bene comune.
Non sono d’accordo. Per due principali motivi.
1. Per la sua alta valenza civica, il Municipio, il Palazzo di Città, la Casa Comunale è superiore a qualsiasi altro edificio rappresentativo, anche se di notevole attrazione culturale-economica. Pertanto, di regola, è ubicato nella piazza principale o nello spazio urbano di maggiore vitalità ed aggregazione come è la nostra “chiazza”.
2. La grande differenza tra i visitatori dei due principali musei castelbuonesi non è dovuta, a mio parere, alla loro ubicazione. Il Castello, anche senza alcun museo al suo interno, resterebbe di gran lunga il sito più visitato. Mentre il Museo Naturalistico, per la sua intrinseca natura scientifica, pur di inestimabile valore, resterebbe fuori dalla fruizione di massa anche se fosse in posizione centralissima. A meno che non sia associato ad altri attrattori come nel caso del Museo Civico.
A tal proposito il complesso monumentale di San Francesco, per il suo grande pregio storico ed architettonico, ha già tutte le potenzialità per essere un importante polo culturale. Inoltre l’ex convento (il più grande delle Madonie), la Chiesa, il Mausoleo dei Ventimiglia, unito al giardino botanico Belvedere (da valorizzare) ed al Palazzo Failla (contiguo al convento), con il Museo Naturalistico (e forse anche il Museo del Risorgimento), formano un insieme organico che manca solo di essere reso un unico organismo percepibile come una esclusività imperdibile di Castelbuono. Ancora meglio se si collega alla “chiazza” con un percorso pedonale di avvicinamento ben individuato e tracciato con arredo divulgativo, per esempio, dai 4 Cannola alla Salita San Francesco passando per piazza Parrocchia (resa magari più piazza che boschetto).
Queste considerazioni non tengono comunque in alcun conto del fatto che il municipio e l’ex convento di San Francesco non sono intercambiabili. I due complessi edilizi sono stati progettati ed ultimati (dopo decenni di enormi difficoltà) con una loro specifica destinazione d’uso e non potranno essere facilmente adattati senza prima intervenire con costose opere di adeguamento.
concordo pienamente con gli interventi di R.C. e di Rosario Polisi che faccio propri. L’Idea del Sindaco è senz’altro fantasiosa , ma tale resta con altre delle idee accennate nel contesto della lettera e che risalgono a molti anni fa. Nell’analisi costi/benefici non si tiene conto dell’immenso costo iniziale ( milioni di euro !) ? E questa analisi non va fatta prima della realizzazione degli interventi ? “Le fontanelle” docet. Se poi scopriamo di galleggiare su un inesauribile giacimento petrolifero di immediata fruizione , possiamo riparlarne.
mi chiedo se il sig. Sindaco si consigli con il suo ufficio tecnico. Gli dovrebbero dire che l’adeguamento degli spazi scambiandone le destinazioni d’uso ha delle implicazioni piuttosto complesse in termini progettuali e di adeguamento.L’analisi dell’arch.Polisi in termini di urbanistica e rete museale la trovo ineccepibile. piuttosto valorizzare la rete museale, come rete. lo fanno in tutta europa.
trattasi di una operazione di distrazione di massa come usano fare di battista e Salvini usando il Franco francese e gli immigrati.
Trovi la soluzione, il sindaco, a problemi ben più gravi ed urgenti.
1) signor sindaco ma lei non ha altro da fare? Ci sono cose più urgenti da valutare
2) signor sindaco la proposta alla cittadinanza mostra una sua debolezza perché appare non in grado a prendere una decisione (non dica le solite frasi ” sono il sindaco del popolo ecc….. perché stavolta non regge) perché ci sono decisioni come questa che deve valutare con i suoi collaborati e non con i cittadini
3) l’aspetto più importante “ma chi fa gliucami??” Il comune da San Francesco a via SAnt’anna ed ora il contrario; il museo da via Roma e San Francesco e ora in via SantAnna??? Dobbiamo per caso ricompensare qualche elettore con un ennesimo trasloco?
4) forse la sua legislatura è stata sinora un fallimento (non sono io a dirlo ma proprio i suoi elettori) e cerca il miracolo?
Il campo sportivo, parcheggio.
Il monastero di Liccia, ristorante.
Il laboratorio artigianale, pubblico esercizio.
Il museo, casa comunale.
Il municipio, museo.
Il sig. Mario Cicero, attuale sindaco di Castelbuono, delle destinazioni d’uso “ne fa lotteria” (per usare un espressione di Fabrizio De Andrè).
Si vede che ci stiamo avvicinando a Carnevale ed avrà avuto voglia di farci sorridere.
Mi auguro.
Egr. Sindaco,
la sua proposta, sembra cozzare drasticamente con le scelte delle passate amministrazioni di centro sinistra, di cui Lei faceva parte.
Per la realizzazione della casa comunale, con tutte le autorizzazioni di legge, ( Impianti a norma, locali caldaia, raffrescamento, abbattimento barriere architettoniche, sicurezza sui luoghi di lavoro) si è tanto investito ed i cittadini di Castelbuono pagano anche un mutuo (credo).
Riadattare gli ambienti non è assolutamente semplice, sempre ché non si voglia procedere con tanta superficialità, calpestando quanto previsto dalle normative vigenti in ordine agli spazi museali ed ambienti per ufficio.
Mi auguro che Lei e la sua compagine politica possiate fare un’attenta riflessione su ciò.
Cordialità
Antonio Capuana
Io a San Francesco metterei la biblioteca comunale dato che li c’è il bar e riporterei il museo naturalistico mina Palumbo al vecchio carcere com’era nel 1996 perché li è un punto centrale. Eliminerei invece il museo garibaldino perché ai turisti poco interessa, infatti la maggior parte dei biglietti che vendiamo sono per la visita allaTorre dell’orologio e pochi per il museo.
Io propongo: Lino Banfi assessore e Dario all’UNESCO! Madoooona dell’incoronetaaaaaa
Propongo un gemellaggio con la sindaca di Roma.
Cediamo i nostri musei alla capitale ed in cambio facciamo spostare il colosseo in piazza Margherita,
riusciremo così ad intercambiare un flusso turistico senza uguali.
Ci vinniri i smanie u sinnacu , nfila scippa,scippa nfila??
LETTERA -trabocchetto… SCOMMETTIAMO CHE MARIO CICERO ha cliccato Mi piace all’intervento di R.C. ? e se l’intervento R.C. fosse condiviso da tutti i sostenitori del SINDACO ? Scherzo ,scherzetto -dolcetto….povera patria
Siamo alla frutta.
Ma, dico io, nessuno dei suoi collaboratori riesce ad evitargli queste brutte figure oppure “hannu tutti a stissa testa?”
Se così fosse, non abbiamo speranze.
ma se avessero un’altra testa con lui si sarebbero iunciuti?