I sindaci dell’area interna delle Madonie scelgono regole comuni per chi rientra

I SINDACI DELL’AREA INTERNA DELLE MADONIE SCELGONO REGOLE COMUNI PER CHI RIENTRA DALLE ZONE ROSSE E DALL’ESTERO
Petralia Soprana – I sindaci dell’area interna delle Madonie adottano una linea comune per limitare il diffondersi dei contagi del Covid-19.
Per evitare di avere regole diverse tra territori limitrofi, i primi cittadini dell’Unione delle Madonie si sono confrontati in videoconferenza ed hanno stabilito alcune regole comuni che saranno inserite nelle rispettive ordinanze che ognuno emanerà per il suo territorio in aggiunta alle misure emesse dal Governo centrale e regionale.
La prima che sarà subito messa in pratica riguarda tutti coloro che fanno rientro dalle regioni d’Italia dichiarate Zone Rosse o provenienti da stati esteri che, se non già sottoposti all’arrivo in aeroporto al tampone rapido, dovranno sottoporsi al cosiddetto Test Rapido o al Test Molecolare e dovranno collocarsi immediatamente in isolamento fiduciario, anche in relazione al proprio nucleo familiare o del contesto abitativo, sino all’esito negativo del tampone.
Una scelta condivisa da tutti i sindaci visto l’andamento epidemiologico che testimonia la circolazione del virus anche in questi territori e per evitare che la situazione possa peggiorare con eventuali contatti.
Oltre a questa determinazione comune, l’assemblea dei primi cittadini – informa il sindaco e presidente dell’Unione delle Madonie Pietro Macaluso – ha poi ipotizzato altre scelte che possono essere messe in atto in funzione del proprio territorio e delle proprie esigenze. Si tratta della sospensione delle visite domiciliari in occasione degli eventi funebri compresi i cortei e altre restrizioni riguardanti i mercati settimanali, i venditori ambulanti e le attività commerciali che dovranno prestare molta attenzione all’uso dei dispositivi di protezione individuale e dei guanti monouso specie nel settore dell’alimentazione.
Nei prossimi giorni tutti i sindaci dell’area interna delle Madonie emetteranno le proprie ordinanze seguendo le linee generali stabilite con l’obiettivo di mantenere basso il livello di contagio.
Perché sia chiaro questa determinazione non ha niente a che vedere con quella cervellotica emessa giorni fa dal sindaco di castelbuono dove si parla di coprirsi anche gli occhi, forse per non vedere
Quindi se rientri da una zona gialla vige il regolamento dei sindaci andate oltre i DPCM che non prevedono niente di tutto ciò? Su quale base scientifica potete trarre dette considerazioni?? E per chi esce dalle Madonie zona di forti focolai cosa serve???? Parlate solo per visibilità!!!!
I primi cittadini dell’Unione delle Madonie si sono confrontati in videoconferenza ed hanno stabilito alcune regole comuni …. a Castelbuono tutti coloro che fanno rientro dalle regioni d’Italia e provenienti da stati esteri, sono obbligati ad effettuare tampone rapido. A Petralia Soprana si obbligano invece tutti coloro che fanno rientro dalle regioni d’Italia dichiarate Zone Rosse o provenienti da stati esteri …. c’è una netta differenza tra le due indicazioni.
Se non ricordo male, il Tar ha bocciato l’ordinanza emessa da Christian Solinas, presidente Regione Sardegna, che prevedeva il tampone per chi arrivava in Sardegna. Il Governo ha impugnato il provvedimento davanti al Tar che gli ha dato ragione, perchè in contrasto con il diritto costituzionale della libera circolazione tra regioni previsto dall’articolo 16.
Che differenze c’è tra un lavoratore Castelbuonese che presta servizio a Palermo ed uno che lavora a Roma?
Fuori dal nostro recinto facciamo ridere , se vi occupaste delle Madonie che muoiono e la sanità la lasciate agli organi superiori , forse al di la del parco vi giudicano meno presuntuosi.