Il dott. Di Pasquale ha sporto denuncia per l’ordinanza impositiva di tamponi e\o test

(Riceviamo e pubblichiamo)
Il Sindaco di Castelbuono ed il Covid-19
In tema dell’epidemia data dal virus sars-CoV2 le attuali evidenze suggeriscono che si diffonde principalmente da persona a persona per contatto stretto attraverso le goccioline droplet della bocca e del naso. Misure preventive sono di conseguenza quelle di mantenere la distanza di almeno un metro, lavarsi le mani ed indossare la mascherina. La possibilità di contrarre il virus aumenta con l’aumentare del tempo di contatto. Le persone che non manifestano sintomi (asintomatici ) possono trasmettere il virus anche se non è chiaro come ciò avvenga; indubbiamente dopo un contatto alquanto ravvicinato e prolungato nel tempo.
Lo scrivente, dal proprio punto di vista di medico, aggiunge che le possibilità aumentano sostando in luoghi chiusi e poco arieggiati come le metropolitane, i treni e gli autobus sigillati. Infatti il covid teme la luce solare con i suoi raggi ultravioletti che lo neutralizzano con eccezione delle località ove è presente lo smog che li filtra perchè costituito da un aerosol composto da una dispersione in aria di una miscela di fini goccioline d’acqua, fumi ed altri prodotti di combustione fra i quali anche quelli derivanti da un elevato traffico veicolare.
Premesso quanto sopra per significare che cercare il virus è equivalente a cercare un ago in un pagliaio; è necessario cogliere i primi sintomi che un paziente manifesta onde prevenire il diffondersi delle particelle virali. Il resto, purtroppo, è un fatto casuale.
Ordunque, il Sindaco di Castelbuono, sempre alla ricerca di visibilità, con tanta voglia di fare e disfare, si è inventato un nuovo ruolo, quello di epidemiologo dando inizio alla caccia all’untore.
A suo modo di vedere ha individuato i possibili untori in alcune categorie di cittadini tra cui i commercianti, gestori di bar, ristoranti, perchè verrebbero a contatto con i turisti, i trasportatori di merci varie, gli ambulanti. Non ha incluso, fatto più aderente alla realtà, tutti i giovani che si recano fuori paese e vi ritornano dopo aver avuto contatti stretti e prolungati con individui potenzialmente positivi e portano il virus a casa. E nemmeno, durante l’estate è stato impedito loro qualsivoglia assembramento. Come si suol dire, hanno perso le capre e vanno cercando il suono dei campanacci. In breve, ha emesso la fatale ordinanza prontamente contestata dallo scrivente perchè non conforme alla legislazione nazionale.
Nonostante ciò, il sindaco l’ha mantenuta pur essendo previsto l’annullamento dal TAR; ulteriore esborso a carico dei cittadini. Inoltre, con le sue assicurazioni, ha lasciato credere a numerosi cit= tadini sprovveduti che Il Sindaco detiene l’autorità per emettere autonomamente un’ordinanza in campo sanitario quando, invece,come autorità sanitaria locale sa che non risponde a verità in quanto non competente in tale campo; può firmare esclusivamente un provvedimento redatto da un medico della AUSL come previsto dall’art. 33 Capo III della legge n° 833 del 1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale. Aggiungasi, inoltre, che gli accertamenti sanitari obbligatori sono gratuiti.
La stessa legge stabilisce che gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari. Nell’ordinamento giuridico italiano è prassi consolidata che nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. Ne discende che la sopracitata ordinanza non solo non è legittima ma può raggiungere l’illegalità dal momento in cui lede i diritti fondamentali della persona aggravata dalla penale della multa per i non ottemperanti.
Per quanto sopra, lo scrivente, come richiesto da numerose persone che si sono ritenute lese, ha già presentato denuncia alla Autorità giudiziaria; ma aspettando i tempi lunghi della Procura e sempre che se ne ravvisino gli estremi di reato, sarebbe opportuno che i cittadini interessati, a tutela dei propri diritti, applichino la possibilità, prevista dalla legge,di ricorrere al TAR.
La cosa migliore sarebbe che il sindaco ritirasse l’ordinanza e chiedesse scusa per il disagio che ha procurato.
Castelbuono lì 19/10/2020dr Antonio Di Pasquale
Condivido completamente!! Questo sindaco, abitualmente inetto , è pericoloso per se e per la collettività
più che altro quello che mi sconcerta è l’evoluzione dirigista, probabilmente influenzata da modelli nazionali che la cronaca politica ci ha propinato, ma dal fallimento dei quali non ha imparato.
Soprattutto sarebbe utile che si facesse consigliare prima di metter mano alla penna.
In questo va detto che dal punto di vista amministrativo il ricorso al TAR degli interessati è lo strumento corretto. Ci sta anche la class action inserita di recente nel farraginoso ordinamento giuridico italiano, comunque
Carù, minchia iurnata!!!!!! GRAZIE CASTELBUONO
Dottore, sa cosa se ne fa il sindaco delle denunce e delle multe?