Il PD scrive al Sindaco e pretende rispetto istituzionale

Ecco il testo della lettera:
“Signor Sindaco,
con la presente faccio seguito alla sua del 4 marzo scorso (prot. n. 4738) che mi è stata indirizzata circa l’intitolazione del plesso scolastico di San Leonardo. Chi le scrive non è il dott. Giuseppe Fiasconaro, ma il segretario del circolo di Castelbuono del Partito democratico ed a questo titolo le scrivo, ma lo farò nella forma della prima persona per la duplice ragione che mi prendo la responsabilità della comunità politica che rappresento e perché nel suo scritto mi sono sentito “tirato per la giacchetta”. Non è mia abitudine farlo perché in questa veste uso sempre il plurale, ma sono il vertice del “Gruppo Dirigente del PD” al quale ha più volte fatto riferimento nella sua recente nota, ma anche in passato.
Non ho da ostentare egocentrismo né spocchia o millantare credito.
Come le è noto, infatti, nella mia personale attività politico-istituzionale sono sempre stato un passo indietro rispetto ad altri consiglieri comunali ed amministratori che hanno avuto più successo, ai quali tuttavia ho offerto il mio disinteressato contributo di conoscenze, di impegno, di fatica nell’unico condiviso interesse di conseguire il bene comune dei concittadini. Anche quando sono stato chiamato da lei a fare il vicesindaco.
Non ero mediocre allora e non lo sono diventato dopo che le nostre strade politiche si sono separate. Ho sempre dato il meglio di cui sono stato capace. Magari avrò sbagliato a fare talune valutazioni, ma anche questi errori meritano rispetto.
Non solo infallibile. Forse solo lei lo è. E questo vale anche per le altre persone che rappresento e per quelle che abbiamo incrociato e che non ci hanno più seguito nel corso degli ultimi decenni. Non ci sono solo i talenti da una parte (la sua) e i mediocri nelle altre parti.
Le scrive un cittadino attivo, che assieme ad altri, ha ancora a cuore le sorti dei propri concittadini e che non pretende di dirle come si fa il Sindaco, ma che può dire cosa si aspetta dal Sindaco di Castelbuono, quali siano gli auspici. Quale Sindaco mi ha destinato la sua, ma ci sono affermazioni e dichiarazioni che non sono istituzionalmente “lecite” che vengano fatte da parte del Sindaco di una comunità. Perciò la invito a distinguere quando interviene da capo dell’amministrazione comunale ovvero da capo di una parte politica: ciò che è ammesso per l’uno non lo è per l’altro.
Ne va la considerazione nei confronti dell’Istituzione medesima che si rappresenta.
Il Sindaco di Castelbuono rappresenta tutti i cittadini, sia quelli che lo hanno votato, che sono comunque una minoranza, sia gli altri che non gli hanno dato fiducia. E proprio a questi, che rappresentano la maggioranza dei cittadini, forse, dovrebbe prestare maggiore attenzione per conquistare la fiducia che non gli era stata riposta.
Le scrivo per prendere nettamente le distanze da un linguaggio antidemocratico, offensivo e volgare che minaccia il pluralismo e la libertà di idee e pensiero. Tutto il circolo ed i simpatizzanti del PD sono stati offesi e la sua dirigenza in particolare. Il Sindaco di Castelbuono non può tacciare di mediocrità e inadeguatezza nessun gruppo associato di cittadini. Sarebbe comunque anche il Sindaco dei mediocri (ammesso e non concesso che i mediocri esistano) che non possono essere additati come appestati. Rappresento le istanze di tutti coloro che ripongono speranze in un cambiamento e in una realtà politica che si prepara alle prossime competizioni elettorali, ma che non cerca visibilità fine a se stessa. A tutti i costi. Non ricerca di consenso fine a se stesso, ma affermazione di idee, di proposte diverse e di posizioni alternative.
Ho sufficiente sensibilità di non speculare sulla circostanza che ha dato origine alla sua ultima ed in questa sede volutamente non ne parlo.
Rappresento un partito nazionale che, anche se dovesse essere composto a livello locale di qualche unità, merita rispetto. Quelle persone che cercano di fare le loro proposte, di esprimere il proprio pensiero, di interpretare i bisogni prioritari dei concittadini meritano dal Sindaco rispetto.
Rappresento una comunità politica di centrosinistra con la sua storia ed i suoi valori che, piccola per quanto possa essere, nella storia politico-istituzionale locale ha mostrato coerenza con un percorso che invece lei ha tradito. La coerenza ai principi democratici, al rispetto delle regole, alla cultura della legalità, al prezzo di sconfitte elettorali non può essere scambiata per mediocrità, ma nel coraggio e nel senso di responsabilità di non perseguire la vittoria elettorale a tutti i costi, assumendo scelte di compromesso al ribasso, come un saltimbanco alla ricerca dell’affermazione personale.
L’essere Sindaco non le da il diritto di dare giudizi su altre forze politiche. Prendo le distanze da toni politici e linguaggi istituzionali che non rappresentano questo gruppo dirigente ed il circolo che parimenti ha offeso e tutti i cittadini a cui ha destinato la lettera aperta.
I cittadini non meritano una mancanza di stile nel linguaggio e nei modi e una mancanza di rispetto anche istituzionale così volgarmente ostentata.
Ci rifletta.
Con rispettosi saluti.
Castelbuono, 7 marzo 2020
Il Segretario del Circolo PD
Giuseppe Fiasconaro”
Finalmente
Solidarietà al PD di Castelbuono . Lo stile del Capo non cambia anzi peggiora ,Salvini fa scuola!!!!!
Bravo Giuseppe.
Esprimo piena solidarietà a Giuseppe Fiasconaro: una risposta composta appropriata, motivata e incisiva. L’esatto opposto dello scritto, non commentabile, che ne è la causa.
Ora ti dirà che sei sceso in politica. Magari senza il suo permesso. E che in paese ci conosciamo tutti (ma tutti però conoscono lui) e che quindi devi dormire preoccupato.
questa lettera ci voleva per un duplice motivo. il primo, il sindaco ha tradito la sua storia e le persone che l’avevano scritta, non accettando il risultato delle primarie e abbracciando quelli che lo avevano sempre contrastato…pur di diventare sindaco…il saltimbanco appunto. Due, perché su Giuseppe Fiasconaro c’e’ sempre stato quel dubbio di legame con il sindaco che, agli occhi di molti, non lo rendeva del tutto credibile. Cosa diversa per gli altri componenti del direttivo del Pd, liberi e lontani dalle avance del sindaco. Ecco, io credo che da qui si possa ripartire, da questa lettera che mette chiarezza, dai toni che sono stati utilizzati, contro quelli volgari del primo cittadino. Da una visione della politica pulita e onesta contro quella arrogante. C’e ancora molto da fare, dopo anni di populismo e pressappochismo, come quelli di tumminello. Ecco, se si facessero da parte mario cicero e antonio tumminello, la strada sarebbe più’ semplice, in caso contrario, la affronteremo lo stesso.
Anche io sono e sono stato libero da avance. Della coerenza nel mio percorso politico ne ho fatto un valore ed un agire con trasparenza e lealtà, pagandone pure il prezzo delle mie convinzioni (giuste o sbagliate che fossero). La credibilità me la sono guadagnata giorno per giorno. Il resto sono illazioni prive di fondamento.
Sulla questione, non trasmessa finora da questo sito, e’ intervenuto il capogruppo dei democratic, dalla sua esposizione si evince il SUICIDIO POLITICO di un politico rampante.
con questo monologo a carnevale Il capogruppo avrebbe fatto ridere molto di più. Ancora una volta ha dimostrato di non avere be chiaro in quale luogo dovrebbe fare ridere
Dopo la lettera del pd, il capo si è guardato intorno e non ha trovato nessuno che potesse difenderlo. A ragion veduta aggiungo, sparita anche la
fisata Silvia. Così, il giovane capogruppo, che è stato in silenzio per tre anni, anche quando si doveva togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini, (lui che sparge patenti di sinistra ha questa onta enorme), si è fatto comandare dal capo. Una lettera che ribadisce, in modo più elegante di quella del suo capo, gli stessi concetti. Stizza, sono pochi ecc gli argomenti trattati. Il capogruppo è giovane e crede ciecamente al suo capo. Una lettera che potevamo fare a meno di ricevere, inutile politicamente e si dimostra anche come un banale tentativo di giustificare l’ingiustificabile. Fatto sta, che neanche hanno avuto il coraggio di pubblicarla in questo blog, per evitare bene i commenti negativi ( tutti i democratici pronti a correre a metterebbe mi piaceva al
Post nella pagina Facebook. Ma si può essere così infantili?). Al capogruppo non resta altro che passare gli ultimi due anni di consiliatura a fare scena muta facendosi surclassare dal più preparato e furbo consigliere Puccia.